Alternative Metal

Live Report: Lacuna Coil @Fabrique, Milano – 15/10/2022

Di Davide Sciaky - 17 Ottobre 2022 - 16:45
Live Report: Lacuna Coil @Fabrique, Milano – 15/10/2022

Lacuna Coil
@Fabrique, Milano – 15/10/2022

Qui puoi vedere le nostre foto del concerto.

Non succede spesso che l’Italia diventi un centro di interesse a livello mondiale per quanto riguarda il Metal. Siamo abituati a sentire di concerti speciali a Londra, a Los Angeles, a New York, in diverse parti del mondo, ma se il nostro Paese ospita ogni anno tantissimi concerti, è raro che qualcuno di questi abbia un’attrattiva particolarmente superiore rispetto ad altre date di tour internazionali.

I Lacuna Coil hanno cambiato tutto ciò sabato 15 ottobre quando hanno deciso di celebrare il ventesimo anniversario di “Comalies” a Milano, la loro città.
Qualche anno fa i nostri avevano scelto Londra come luogo dove celebrare vent’anni di attività parlando di motivi logistici, essendo Londra meglio collegata con tutto il mondo (in particolare con l’America dove negli anni hanno trovato grande fortuna), ed essendo la città quindi facilmente raggiungibile dai fan sparsi per il globo.
Per questa nuova celebrazione i Lacuna hanno deciso che, va bene venire incontro ai fan internazionali, ma giocare in casa ha un altro sapore.
E’ quindi il Fabrique di Milano ad ospitare questa nostra eccellenza italiana e le migliaia di spettatori accorsi a vederli, tra i quali troviamo anche numerosi fan internazionali.

Nessuna band di supporto li accompagna, questa sera è tutta dedicata ai Lacuna Coil che alle 20.30 salgono puntuali sul palco in mezzo al boato che sale dal pubblico.
Si inizia con “Blood, Tears, Dust”, ottimo pezzo tratto dal penultimo album, “Delirium”, che funziona benissimo per aprire le danze con l’alternarsi del growl di Andrea Ferro e la meravigliosa voce di Cristina Scabbia che in un crescendo di intensità conquistano la sala.
Andrea si rivolge subito al pubblico ringraziando le persone accorse da tutto il mondo e indicando bandiere e persone riconosciute dal meet & greet del giorno prima, fan cileni e americani, inglesi e da un po’ ovunque che non si sono fatti scoraggiare dalla distanza pur di assistere allo show dei loro beniamini.
Si continua con “Reckless”, brano dell’ultimo disco, “Black Anima”, da cui verranno suonate diverse canzoni, prima di entrare nel vivo con il protagonista di questa serata, “Comalies”.
Il terzo disco dei Lacuna è stato quello del grande salto con il quale i nostri conquistarono gli Stati Uniti imponendosi come una potenza nel Metal a livello internazionale. Quindi, oltre all’indubbio valore artistico della musica, il disco ha un posto speciale nel cuore della band dato che si trovano nella posizione in cui si trovano oggi anche grazie a “Comalies”.
Prima di avventurarsi in questo album, Cristina si rivolge al pubblico spiegando, mezzo in italiano e mezzo in inglese, come questa sera parleranno in un mix delle due lingue per farsi capire da tutti i fan che non parlano italiano venuti al Fabrique, così come dagli italiani che non parlano l’inglese. Curiosamente i due cantanti finiranno per parlare più in inglese che altro, forse anche per abitudine, dato il gran numero di concerti che suonano ogni anno in giro per il mondo.

Arriviamo quindi al momento clou della serata con l’esecuzione di “Comalies” per intero, ma non sono le canzoni che ben conosciamo da vent’anni, o meglio, sono loro con un “twist”, come direbbero gli inglesi. I Lacuna Coil, infatti, hanno deciso di celebrare l’anniversario pubblicando “Comalies XX” che vede le canzoni risuonate e arrangiate in maniera inedita, ed è questa nuova versione che la band suonerà questa sera.
I brani non sono diversi al punto da non riconoscerli, ma è interessante sentire questa versione rivista e aggiornata di classici, e meno classici, e non possiamo che apprezzare il coraggio di una band che ha scelto di mettersi in gioco rimettendo le mani su un disco che per qualche fan potrebbe essere un “album intoccabile”.
Così, tra una “Self Deception” e una “Entwined”, abbiamo il piacere di riascoltare in questa nuova veste canzoni che abbiamo consumato per anni, tra cui “The Prophet Said” che, come specificano i cantanti, non era mai stata suonata prima dal vivo. Il disco non viene suonato tutto di seguito, e tra i brani di “Comalies” possiamo sentire anche “Trip to Darkness” e “Our Truth”, “Delirium” e “Apocalypse” insieme a diversi altri pezzi che rendono la setlist variegata e speciale.
Nel mezzo non mancano i momenti memorabili, come quando Cristina chiede al pubblico di sedersi, non per una qualche trovata scenica particolare, ma per permettere a tutti di vederla mentre scende in mezzo ai fan a cantare “The Ghost Woman and the Hunter” (anche se poi scherzerà, “Anche se siete seduti rimango comunque la più bassa qua in mezzo”).
Questo momento è sicuramente tra i più alti dello show con una Cristina visibilmente emozionata dal calore che si percepisce dagli spettatori che la circondano e a cui distribuisce saluti e sorrisi. Non manca neanche l’ironia, e mentre la cantante torna verso il palco a qualcuno che le chiede un autografo risponde, “Adesso vuoi l’autografo? Sto lavorando!”.
Una volta tornata sul palco il concerto procede intensissimo, e la band macina brani che coprono un po’ tutta la carriera, anche se con meno focus sui pezzi più vecchi che non ci sarebbe dispiaciuto sentire.
Da professionisti consumati i musicisti sono abilissimi a coinvolgere il pubblico, che sia con uno sguardo, un cenno della testa o con le interazioni dei cantanti con il pubblico. E i fan non si fanno pregare per dare il massimo: prima di “Our Truth” Cristina intona la prima parte dei vocalizzi che aprono la canzone e il pubblico risponde continuandoli alla perfezione, potenti e intonati lasciando la cantante stessa stupefatta.
“Onestamente pensavo che avreste fatto schifo e che avrei dovuto dirvi che potete fare di meglio ma… è stato fottutamente perfetto” dice Cristina estasiata, poi cerca di passare la parola a Maki che si tira via fingendosi scontroso, “Non ha ancora mangiato, per quello ha questo umore”, spiega la cantante.
Tutti questi scambi rendono il clima familiare e amichevole, come se i membri della band fossero dei vecchi amici ritrovati dopo tempo. Ed in un certo senso è così, soprattutto per chi li segue da anni e ha visto questo gruppo di amici con un sogno crescere e diventare una band sempre più grande. Oggi quei ragazzi tagliano un traguardo importante, vent’anni dall’uscita del disco che li ha catapultati nella scena internazionale e, nonostante i successi, nonostante abbiano fan disposti ad attraversare mezzo mondo per venire a vederli a casa loro, quegli amici non si sono dimenticati da dove provengono e hanno scelto di celebrare a casa questo momento.

Con “Enjoy the Silence”, cover dei Depeche Mode immancabile in scaletta, e l’inno “Nothing Stands in Our Way”, i Lacuna Coil chiudono un concerto bello, emozionante, importante. Dal palco non smettono di ringraziare i fan, che ricambiano con un lungo applauso.
A mente fredda, a voler cercare il pelo nell’uovo, possiamo dire che avrebbero potuto osare qualcosina di più per un concerto speciale, magari invitando sul palco quegli ex membri che vent’anni fa registrarono “Comalies”, ma in fin dei conti lo show è stato ottimo anche così, e anche solo l’emozione nella voce dei cantanti ha reso questa serata un po’ più speciale del solito.
Il successo della band nel mondo è noto, ma una cosa è conoscere questo fatto in maniera astratta, diverso è ritrovarsi fianco a fianco con fan accorsi da tutto il mondo per vedere i Lacuna Coil, e questa sera ci ha permesso di capire meglio che mai quello che questi ragazzi di Milano hanno realizzato in venti e passa anni di carriera. Qualcosa che nessun altro gruppo Metal italiano ha mai ottenuto ad un livello così alto. Non possiamo che essere felici ed orgogliosi di avere un gruppo così a tenere alta la bandiera del Metal italiano nel mondo.

Setlist:

Blood, Tears, Dust
Reckless
Swamped XX
Self Deception XX
Apocalypse
Layers of Time
Entwined XX
Unspoken XX
Trip the Darkness
Sword of Anger
The Ghost Woman and the Hunter XX
Humane XX
Daylight Dancer XX
Heaven’s a Lie XX
Angel’s Punishment XX
Our Truth
Now or Never
My Demons
The Prophet Said XX
Delirium
Comalies XX
Veneficium

Encore:

Aeon XX
Tight Rope XX
Enjoy the Silence
Nothing Stands In Our Way