Live Report: Lynyrd Skynyrd a Vigevano

Di Daniele Peluso - 29 Giugno 2012 - 12:00
Live Report: Lynyrd Skynyrd a Vigevano

Anche quest’anno Barley Arts ha organizzato una serie di concerti all’interno del Castello Visconteo Sforzesco di Vigevano, portando diversi nomi importanti a suonare in questi mesi estivi. Ecco com’è andata la serata.

Report e foto di Michele Aldeghi.


L’evento è stato inaugurato dal rock sudista dei “Lynyrd Skynyrd” supportarti dai “Molly Hatchet”, ma a preriscaldare gli animi ci ha pensato una band italiana i “Betta Blues Society”.
La location è davvero suggestiva nel prato all’interno delle mura del Castello, ma quello che stupisce maggiormente è l’acustica che risulta davvero ottima. Diversi stand con birre artigianali, salumi tipici, e bancarella a tema rock fanno da degno contorno all’evento; da segnalare anche la presenza di una piccola mostra “MEMORABARLEY” con la raccolta di pass, biglietti, poster e dischi d’oro raccolti durante gli anni.
Ma veniamo alle bands, i Betta Blues Society sono una piccola blues band italiana che ha calcato il palco per poche canzoni, ma che ha anche avuto un ottimo riscontro col pubblico presente.  Non sono un estimatore del genere, ma è stato davvero piacevole sentirli oltre che vederli suonare mettendoci davvero il cuore.

 

Dopo una breve pausa per il cambio palco ecco apparire le “grosse” sagome dei Molly Hatchet , i ragazzi americani sono davvero big, con gli anni hanno aumentato enormemente il loro giro vita tanto che quasi non gli stanno gli strumenti al collo e qualcuno cammina a malapena col bastone, ma tutto questo non gli ha impedito di scaricare la loro energia Hard Southern Rock sul numeroso pubblico presente partendo a raffica con Whiskey Man, Bounty Hunter e Gator Country, veri e propri storici cavalli di battaglia presi dai primi album. La scaletta sembra una vera e propria raccolta dei loro migliori brani, solo pochi pezzi vengono presi dalla loro ultima fatica “Justice” uscita nel 2010.
Questi non più giovani ragazzi della florida nonostante la loro staticità sul palco e la pioggia battente che ha praticamente continuato fino alla fine del concerto sono riusciti ad infiammare il pubblico inchiodandolo sotto al diluvio.

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Setlist:
01. Whiskey Man
02. Bounty Hunter
03. Gator Country
04. American Pride
05. Fall Of The Peacemakers
06. Justice
07. Drum Solo
08. Beatin’ The Odds
09. Been To Heaven Been To Hell
10. The Creeper
11. Jukin’ City
12. Dreams I’ll Never See
13. Flirtin’ With Disaster

 

 

Ma ecco finalmente il momento tanto atteso. Si accendono le luci e appaiono i Lynyrd Skynyrd, la band di Jacksonville decimata negli anni per le ormai famosissime sfortunate vicissitudini, ora vede il potente Johnny Van Zant alla voce, fratello dell’originario membro fondatore Ronnie. L’unico membro originario della band rimasto, Gary Rossington, assieme a Rickey Medlocke e Mark Matejka forma un potentissimo muro di chitarre, capaci di interagire fra loro in modo estremamente coinvolgente. Durante la serata si sono alternati nell’esecuzioni degli assoli riempiendo l’aria di un rock sudista denso e corposo. Completano la formazione il recente acquisto Johnny Colt al basso, Peter Key alle tastiere che sostituisce l’unico vero membro storico della band Billy Powell deceduto nel 2009, il bravissimo Michael Cartellone alla batteria e le avvenenti anche se non più giovani coriste Dale Krantz Rossington e Carol Chase.

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La band saluta velocemente il suo pubblico e non perde tempo attaccando con Workin’ for MCA, I Ain’t The One, Skynyrd Nation, canzoni sparate una dietro l’altra che infiammano letteralmente il pubblico e forse anche il cielo vuole tributare il guisto onore alla band, interrompendo l’incessante pioggia. Il concerto continua con pezzi storici eseguiti in maniera spettacolare: l’impressione è quella di assistere ad un vero e proprio ‘best of’ in sede live con canzoni  prese dai primi e più sentiti album della band.
Veri e propri pezzi della storia del Rock come Simple Man, Tuesday’s Gone, Gimme Three Steps, Call me the Breeze hanno accompagnato il pubblico in un delirio di ovazioni e sventolio di bandiere confederate sudiste, per poi passare alle tanto attese icone come Sweet Home Alabama e Freebird, pezzi che hanno fatto entrare la band nella Rock and Roll Hall of Fame.
Lo spettacolo è letteralmente volato via in poco più di un ora e mezza in cui la band si è spremuta fino all’ultima goccia di sudore: è valsa assolutamente la pena di esserci. Peccato per chi non ha potuto assistere ad un evento unico come questo: speriamo di rivederli presto!

 
Setlist:
01. Workin’ for MCA
02. I ain’t the one
03. Skynyrd Nation
04. What’s your name
05. Down South Juckin’
06. That Smell
07. I know a little
08. Saturday Night Special
09. Simple Man
10. Bullets Whiskey
11. Rock n’ Roller
12. Needle and Spoon
13. Tuesday’s Gone
14. Gimme three Steps
15. Call Me The Breeze
16. Sweet Home Alabama
17. Freebird