Live Report: Wolfmother a Segrate (MI)

Di Giacomo Cerutti - 10 Luglio 2014 - 12:02
Live Report: Wolfmother a Segrate (MI)

WOLFMOTHER + DEAP VALLY

Circolo Magnolia@Segrate (MI) – Martedì primo luglio 2014

 

 

 

Live report a cura di Giacomo Cerutti, con la collaborazione di Roberto Gelmi.
Foto a cura di Michele Aldenghi.

 

Gli amanti del rock psichedelico, martedì primo luglio, hanno fatto tappa in quel di Segrate per il ritorno dei Wolfmother, forti della pubblicazione del terzo album, New Crown, pubblicato quest’anno. Quando si aprono i cancelli, sono presenti solo una trentina di persone, che in tutta tranquillità attraversano l’area verde raggiungendo il palco. La struttura del Circolo Magnolia è molto accogliente, così durante l’attesa la maggior parte della gente si accomoda nell’area ristoro per cenare e godersi la partita di calcio tra Argentina e Svizzera proiettata su mega-schermo.

Alle 20:30 precise, la platea si è riempita, le luci si spengono, ed entrano in scena le DEAP VALLY, duo femminile nato nel 2011, proveniente dalla San Francisco Valley. L’accoglienza è molto calorosa, in particolare quella del pubblico maschile alla vista delle due sexy cowgirl sbrilluccicanti di lustrini e paillettes, che, dopo un rapido saluto, partono con “Raw Material”, dando un assaggio del loro stoner rock ereditato dagli White Stripes, con sfumature grunge e garage rock. La cantante-chitarrista Lindsey Troy esprime tutto il suo potenziale aggredendo i presenti con una voce corposa e graffiante, e destreggiandosi alla chitarra per creare atmosferici riff distorti. Non è da meno Julie Edwards, che sfodera una notevole grinta picchiando su piatti e pelli, oltre ad accompagnare Lindsey alla voce. Riproducono interamente il debut album Sistrionix uscito l’anno scorso: i brani sono molto apprezzati, in particolare la scalmanata “Gonna Make My Own Money”, l’incalzante “Baby I Call Hell” e la ballad “Six Feet Under”. Tra la bionda e la rossa c’è un grande affiatamento, il pubblico le acclama a gran voce e con “End of the World”, concludono una performance energica e dinamica, dimostrando che, oltre a essere belle, sono perfettamente in grado di calcare il palco, con energia e passione, riscaldando a dovere l’audience in vista dell’headliner di serata.

Vedi il Photo Report completo delle Deap Vally

Setlist:

01. Raw Material
02. Gonna Make My Own Money
03. Bad For My Body
04. Ain’t Fair
05. Creeplife
06. Baby I Call Hell
07. Lies
08. Grunge Bond
09. Six Feet Under
10. Walk of Shame
11. End of the World
 

 

 

Durante il cambio di band la tensione cresce, il pubblico aumenta ancora e inizia a intonare i consueti cori “Wolfmother, Wolfmother!”. A un tratto le luci si spengono e il trio australiano, capitanato da Andrew Stockdale, fa capolino sul palco tra urla e applausi, accendendo la platea con “Dimension”, per poi farla definitivamente esplodere con “New Moon Rising” e “Woman”. I nostri non si sono risparmiati, con un inizio in grande stile che ha animato i fan, i quali iniziano a cantare, saltare e spintonare sin dalla prima nota. La band si sente a suo agio sprigionando grande vitalità, l’iper-riccioluto Andrew Stockdale sciorina riff e assoli senza sosta, la sua voce squillante trasmette grinta, passione e forza di coinvolgimento. Al suo fianco c’è Ian Peres che arricchisce la sezione ritmica con fluide linee di basso, inoltre si destreggia abilmente alla tastiera, dando alle canzoni una marcia in più o creando atmosfere psichedeliche: in entrambi i casi è tanto scatenato che a volte suona pure con i piedi! Infine, dal fondo dello stage rimbombano i colpi di Vin Steel alla batteria, vero e proprio motore propulsore. Attingono dal nuovo album sei pezzi che riscontrano grande successo, in particolare “I Ain’t Got No”, “How Many Times” e la titletrack; per il resto ogni canzone del passato è un successo fino alla conclusiva “Colossal”.

Durante la pausa dalla folla parte il coro spontaneo “Jocker, Jocker, Jocker,…”, il trio australiano non si fa attendere e rientra per l’immancabile cavallo di battaglia “The Joker And The Thief”, terminando uno show come sempre di notevole impatto. L’unica grande pecca sono stati i suoni impastatati per entrambe le esibizioni, ma fortunatamente la cosa non è parsa importare troppo al pubblico, che si è scatenato dall’inizio alla fine dell’evento, sommergendo di urla e applausi le due californiane e i Wolfmother, che dopo i saluti di rito si congedano a testa alta.

 

Vedi il Photo Report completo dei Wolfmother!

Setlist:

01. Dimension
02. New Moon Rising
03. Woman
04. I Ain’t Got No
05. White Unicorn
06. How Many Times
07. Apple Tree
08. Minds Eye
09. Feelings
10. California Queen
11. Heavy Weight
12. New Crown
13. Vagabond
14. Tall Ship
15. Love Train
16. Colossal

Encore:

17. The Joker And The Thief