Recensione: Arcana

Di Simone Scavo - 13 Maggio 2003 - 0:00
Arcana
Band: Edenbridge
Etichetta:
Genere:
Anno: 2001
Nazione:
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72

Sabine Edelsbacher: Voce e cori
Lanvall: Chitarra solista, ritmica ed acustica, tastiere
Kurt Bednarsky: Basso
Roland Navratil: Batteria
Andreas Eibler: Chitarra solista e ritmica

Dopo il successo inaspettato del precedente debut “Sunrise in Eden” (più di 20.000 copie vendute che sono valse un tour europeo di supporto ad Axxis e Pink Cream 69), tornano sul mercato dopo un solo anno gli austriaci Angelic metallers “Edenbridge”, capitanati dal leader e compositore Lanvall, pronti per stupirci con il loro secondo lavoro “Arcana”. Registrato nell’estate del 2001 presso House of Audio Studios in Germania il nuovo album segna un netto passo avanti sia a livello di produzione che soprattutto a livello di songwriting.
Per quanto riguarda la produzione, grazie al budget disponibile in seguito alle vendite del precedente lavoro, si ha un suono pulito e di grande qualità anche perché il lavoro è stato mixato dall’esperto Dennis Ward (già bassista dei Pink Cream 69) .
L’album è un perfetto mix tra power, atmosfere sinfoniche, sognanti e pompose grazie al sapiente utilizzo delle tastiere e chitarre (entrambe suonate dal leader Lanvall) e soprattutto alla dolce voce di Sabine Edelsbacher a tratti eterea.
L’album si apre con “Ascending”, un’intro musicale sinfonica che ci introduce nel magico mondo “arcano” degli Edenbridge. Ad attenderci ci sono le sinfoniche “Starlight Reverie” e “The Palace”, due power metal song in cui le tastiere si fondono abilmente con le due chitarre. Buono il lavoro di batteria così come la chitarra a tessere ammalianti melodie che cambiano in continuazione riff sino a giungere agli assoli di egregia fattura. Con “A Moment of Time” veniamo trasportati in un luogo dove regna la tranquillità della chitarra di Lanvall che diventa acustica per duettare con Sabine: una canzone in crescendo che emozionerà.
Si torna a “volare” con “Fly On A Rainbow Dream” che accelera nuovamente i tempi verso un power metal melodico e sinfonico così come con la successiva “Color my sky”, molto vicina allo stile dei Nightwish sempre con un gran lavoro di tastiera.
Con “Into the Light” le atmosfere si fanno sognanti, quasi un sussurro, una dolce canzone riflessiva che esalta le capacità espressive della giovane singer austriaca che in così poco tempo è riuscita a migliorare il proprio stile e la propria tecnica.
“Suspiria” ci riporta ad un metal sinfonico abbastanza sostenuto, ma la dolcezza torna con “Winter Winds”, dal ritmo cadenzato e dal chorus ammaliante.
Chiude il lavoro la lunga title track, “Arcana”, un pezzo bellissimo, completo e che molto deve ai Royal Hnnt, che ci porta direttamente in un luogo lontano dalla realtà (leggete il testo…), forse quello rappresentato nella sognante copertina realizzata da Markus Mayer.
In definitiva un album consigliato, soprattutto a chi ama un sound vicino ai Nightwish o Royal Hunt (band alle quali gli Edenbridge devono molto), molto ben suonato ed altrettanto ben prodotto. Non aspettatevi cavalcate epiche, qui troverete chitarre (anche dure) che si fondono con tastiere in un cocktail di sinfonia. Gli Edenbridge mi hanno stregato …

Tracklist:

Ascending 1:07
Starlight reverie 4:12
The palace 6:55
A moment of time 4:05
Fly on a rainbow dream 4:41
Color my sky 4:33
Into the light 5:21
Suspiria 5:09
Winter winds 4:41
Arcana 9:48

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