Recensione: Circus Of Doom – Live in Helsinki 2023

Ci eravamo lasciati con i Battle Beast nel 2022, in occasione della pubblicazione del loro album Circus of Doom, con cui la band finlandese riprendeva un po’ di slancio dopo i due mezzi passi falsi precedenti.
A distanza di due anni, Noora Louhimo e soci lanciano ora sul mercato un disco dal vivo intitolato Circus Of Doom – Live in Helsinki 2023. Un live che vuole essere un punto della situazione dopo 17 anni di carriera, anche se su sei album pubblicati durante la loro attività, la scaletta di questo live è incentrata solo sugli ultimi tre. Registrato durante il tour di supporto a Circus of Doom, il disco immortala il concerto tenuto all’Helsinki Ice Hall di fronte a 3.000 persone. Un contesto, quello dal vivo, che per i Battle Beast è sempre stato un terreno di conquista, grazie a prestazioni energiche e coinvolgenti. Potrei citare come esempio l’esibizione travolgente che li ha visti protagonisti al Bang Your Head del 2016: in quell’occasione, nell’ora a loro disposizione, riuscirono a infiammare l’audience e ad attirare l’attenzione anche di chi non conosceva ancora la band.
Disponibile dall’11 aprile, Circus Of Doom – Live in Helsinki 2023 esce sotto il marchio della Nuclear Blast, etichetta con cui i Battle Beast hanno pubblicato anche i lavori precedenti, già a partire dal secondo album.
Dopo un intro, il concerto inizia con la cupa Circus Of Doom, a cui fa seguito la trascinante Straight To The Heart, una traccia che forse sarebbe stata più adatta al ruolo di pezzo d’apertura. Dopo i saluti al pubblico in finlandese, dai quali si riesce a capire solo la frase “heavy metal”, si passa alla easy listening Familiar Hell, prima di tornare all’ultimo album in studio con Armageddon. Il pezzo, che si era già rivelato uno dei più indovinati di Circus of Doom, fa sfracelli anche in sede live, confermando tutta la sua carica esplosiva. Tra i Battle Beast e il pubblico del Helsinki Ice Hall si instaura subito una buona intesa: Noora Louhimo, coadiuvata dai cori del bassista Eero Sipilä, riesce a coinvolgere e a rendere partecipi gli spettatori presenti, e anche il resto della band svolge il suo ruolo in modo preciso. La setlist da ampio spazio all’ultimo album Circus of Doom, dal quale vengono eseguiti ben otto dei quindici pezzi presenti nella scaletta. Si susseguono così il power ad alta velocità di Place That We Call Home, Eye Of The Storm e Where Angels Fear To Fly.
Dagli album del recente passato arrivano No More Hollywood Endings e Bastard Son Of Odin, che grazie al suo ritornello canterino risulta particolarmente efficace anche dal vivo. Da Circus vengono ancora estratti Russian Roulette e Wings Of Light, prima di lasciare spazio a No More Hollywood Endings con Eden, dove nello stacchetto centrale vengono coinvolti anche gli spettatori presenti in sala.
Un ultimo accenno a Circus of Doom con Master Of Illusion, prima di buttarsi nel rush finale con la radiofonica King For A Day e Beyond The Burning Skies, entrambe tratte da Bringer of Pain del 2017.
Guardando il lato pratico, con Live in Helsinki i Battle Beast si presentano in buona forma all’appuntamento del primo disco dal vivo della loro discografia, ma d’altronde chi ha potuto vederli in azione almeno una volta non avrà avuto dubbi a riguardo. La prova della band è precisa e i suoni sono ben equilibrati, forse un po’ troppo, tanto da fare sorgere il sospetto che qualche ritocco in studio ci possa essere stato. Suscita una certa perplessità la scelta di escludere totalmente dalla scaletta i primi tre album, dettaglio che avevo già notato durante il loro concerto al Live Club di Trezzo Sull’Adda nel febbraio 2020. Si può comprendere la volontà di voler puntare maggiormente i riflettori sulle composizioni più recenti, ma veramente non c’è più spazio nei concerti dei Battle Beast per brani come Out of Control, Cyberspace oppure Lionheart? Non mettiamo in discussione il fatto che per ogni artista dovrebbe essere fondamentale la promozione del nuovo materiale, ma è altrettanto vero che non si possono lasciare nel cassetto i brani che hanno contribuito a lanciare la carriera dei Battle Beast facendoli apprezzare dal grande pubblico. Se poi questa scelta venisse dettata solamente da una sorta di antipatia con l’ex chitarrista Anton Kabanen, oltre che poco sensato potrebbe rivelarsi anche dannoso per la band stessa.
Tirando le somme di tutto, possiamo dire che Circus Of Doom – Live in Helsinki 2023 è un buon live, anche se non imperdibile. Senz’altro un prodotto indicato ai fan più affezionati della formazione finlandese, soprattutto per quelli che hanno apprezzato in modo particolare le ultime tre uscite in studio della band.