Recensione: Come Somewhere
La questione King’s X è sempre risultata piuttosto altalenante alle mie orecchie: da un lato i detrattori della band dall’altra quelli che affermano l’incredibile influenza che ha avuto il seminale gruppo texano su tutta una generazione di musicisti degli anni ’90 (Pearl Jam in primis, ma anche SoundGarden e Creed).
Aldilà di riconoscere i giusti meriti ad un buon gruppo che ha fatto un lavoro continuo su sonorità heavy-rock dal gusto inglese ma molto personale, mi risulta piuttosto difficile riconoscergli tali paternità musicali, specie perchè la scena musicale degli anni ’90 americani ha saputo evolversi in direzioni piuttosto differenti. Ciò non toglie che restano uno dei gruppi più sottovalutati di sempre e a torto.
Jerry Gaskill era l’unico dei tre King’s X a non aver ancora realizzato un album solista o ad aver messo su side-projects fantasiosi quanto piuttosto inutili: il chitarrista Ty Tabor si era cimentato recentemente con i Jelly Jam, i Platypus ed i Jughead, mentre il bassista-cantante Doug Pinnick aveva trovato la sua strada nel progetto Poundhound. Logico quindi che Gaskill avrebbe fatto qualcosa, e questo qualcosa risponde al nome di Come Somewhere.
E con grande sorpresa è proprio un lavoro che sorprende. Sorprende per le raffinatezze che è capace di partorire la mente di Jerry, che si dimostra song-writer poliedrico, ma anche performer dotato e di gusto, in grado di suonare più strumenti e colpire per una bella voce che ben si adagia sulle armonie molto beatlesiane del disco. Non ci sono i tecnicismi batteristici che i vari batteristi in libera uscita dai gruppi principali ci propongono solitamente nei loro dischi solisti, ma ottime canzoni rock per lo più modellate su delle belle sonorità acustiche. Ci sono anche come nella prima traccia The Kids, accostamenti particolari di chitarre acustiche a chitarre elettriche distorte che producono un inusuale gamma di colori e suoni. Jerry ricorre parecchio volentieri a questo sostituire chitarre elettriche a chitarre acustiche, ed il risultato è sempre notevole come in Gallop. Le melodie sono gradevoli, studiate nei minimi dettagli, le attenzioni riposte nei particolari arrivano al maniacale, c’è grande cura per gli arrangiamenti. Non si eccede mai in suoni particolarmente pieni, il tutto è magistralmente calibrato tra arpeggi cristallini ed un buon lavoro di drumming. Alcuni episodi, maggiormente quelli più malinconici ed introspettivi, rimandano inevitabilmente ai compianti Alice in Chains, in particolare quelli del periodo di Dirt. Stupendamente strutturati anche i cori di Jhonny’s Song che per certe progressioni vocali riportano alla mente il bel prog-rock di un gruppo come i Gentle Giant.
Il bello di Come Somewhere è il suo non porsi apertamente come album per intenditori o per palati raffinati, perchè carico essenzialmente di idee semplici ed immediate, ma che riesce comunque ad appassionare anche l’ascoltatore più esigente, proprio perchè estremamente variegato e fresco.
Ascoltate ad esempio Crazy, sembra che gli A Perfect Circle si siano incrociati in studio con dei Radiohead non proprio in forma a causa degli acciacchi di stagione.
Anche Walk Alone, per quanto parta come una ballata ruffiana, cambia pelle sul ritornello con delle chitarre elettriche trascinanti che lanciano verso aperture vocali inaspettate.
Come tutte le produzioni InsideOut, Come Somewhere è splendidamente registrato e prodotto. Gaskill si è rivelato una gradita sorpresa, proponendo un album senza alcuna pretesa esagerata se non quella di contenere 15 belle canzoni. Se volete avvicinarvi alla dialettica King’s X non è affatto un cattivo acquisto, anche se è particolarmente indicato per chi è in cerca di qualcosa per staccare la spina dai soliti ascolti.
Francesco “madcap” Vitale
Tracklist:
1.The Kids 3:39
2.She’s Cool 3:22
3.Johnny’s Song 2:24
4.No Love 4:29
5.L.A.Flight 2:24
6.Faulty Start 3:13
7.All the Way Home 3:29
8.Crazy 3:18
9.Garden Stroll 1:25
10,Walk Alone 3:33
11.Every Day 2:53
12.Gallop 3:06
13.Hello Mrs. 2:40
14.I Saw You Yesterday 3:53
15.Face the Day 3:48