Recensione: CyberHuman
Ci sono album che non meriterebbero neanche di essere considerati dei demo e
demo che invece superano la maggior parte degli album in più punti:
quest’ultimo è il caso di CyberHuman dei DeliriumXTremens,
una band veneta di grandi speranze che arriva con questo 5 pieces al suo
debutto.
Ma di debutto non si sospetterebbe neanche da lontano se non si fosse letta
la biografia del giovanissimo combo, dato che il prodotto in questione è
assolutamente professionale e presenta una band matura su molteplici aspetti: da
quello ‘superficiale’, relativo alla presentazione grafica (ottima, elaborata ed
elegante), alla produzione, semplicemente perfetta per il genere proposto, per
arrivare ovviamente alle capacità compositive del gruppo, ancora un po’ da
rifinire ma già più che sufficienti ad una release ‘ufficiale’.
Un demo che quindi presenta diversi spunti da approfondire: ogni singolo
pezzo si inserisce in un complesso del tutto organico, studiato e presentato nel
migliore dei modi; la prima 1000 Wolves ci attacca subito con
delle vocals ringhianti, ben pompate, per strutturare poi la sua aggressione su
tempi medio-lenti (come del resto tutto il dischetto) e squadrati: per i suoni
di chitarra e certe ritmiche schizoidi il rimando immediato sembra essere quello
degli ultimi Meshuggah, quelli asfissianti e catacombali di Nothing.
Cosa che però sfuma scorrendo la tracklist, con una diversificazione del
materiale che non fa però perdere di vista il trademark dei DeliriumXTremens,
e questo già la dice lunga sul livello raggiunto dal gruppo.
La band sceglie intelligentemente di spezzare la tensione con uno strumentale
acustico di buon effetto a metà dell’ascolto: Delirium 9991 ha il
risultato di ingannarci per un attimo sulle connotate del loro sound, per poi
lasciarci in pasto ai pezzi migliori del demo, …. Inside Me e la
title-track. Accoppiata vincente, che sceglie una formula meno
monolitica del binomio d’apertura per variare maggiormente i tempi, le ritmiche,
e raggiungere l’apice dell’arrangiamento con la succitata CyberHuman,
un pezzo complesso, solo ogni tanto un po’ sottotono, ma nel complesso
perfettamente riuscito.
Una sorpresa che spero si tramuti prestissimo uin una solida realtà, quindi,
i DeliriumXTremens: una sorpresa come ormai sempre più spesso ci
arrivano da coloro che hanno capito su che binari si è incamminato il metal
estremo odierno, e sanno precederlo.
Alberto ‘Hellbound’ Fittarelli
Contatti:
sito – www.deliriumxtremens.com
e-mail – info@deliriumxtremens.com
Tracklist:
1. 1000 wolves
2. Science
3. Delirium 9991
4. ….Inside me
5. CyberHuman