Recensione: Dead Roses Parade

Di Alessandro Calvi - 21 Dicembre 2002 - 0:00
Dead Roses Parade
Band: Necroart
Etichetta:
Genere:
Anno: 2002
Nazione:
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80

E’ veramente un piacere per me presentarvi il secondo demo dei Necroart, gruppo di death melodico proveniente dalla zona di Pavia e provincia. Il gruppo gode di un nutrito seguito grazie ai diversi anni di gavetta fatti dai componenti del gruppo suonando nella zona, prima con altri gruppi e ora con i Necroart.

La musica da loro proposta è fondamentalmente di stampo Death con alcune influenze Thrash, il tutto impreziosito da un ricorrente uso delle tastiere che danno al tutto un suono particolare e personale e che ricordano a tratti il black sinfonico. La prima traccia del disco, Suicidal Karma, è esplicativo di quanto appena detto difatti inizia con un intro sinfonico e imponente su cui si incastonano chitarre distorte, basso e batteria. Il proseguo della canzone è all’insegna della violenza e della melodia con accellerate furiose e stacchi di chitarra acustica e durante la quale fa anche la sua comparsa la voce pulita.

La seconda canzone è Dead Roses Parade, la titletrack del demo. Song più aggressiva e rude della precedente che lascia maggiore spazio alle chitarre che alla tastiera comunque sempre presente anche se in questo caso con un ruolo secondario nella melodia del brano. Interessante poi il ritornello secondo me molto azzeccato anche se corto e che si stampa subito in mente.

One Night Till the End è il terzo brano del demo ed è forse anche quello più classicamente Death, le tastiere sono quasi assenti e il ritmo è anche più rallentato rispetto agli altri pezzi. I riff sono più duri e Max, il cantante, si cimenta con tipi diversi di cantato growl passando da quello più cupo a qualche accenno di scream e duettando nel finale della song anche con la voce pulita. A fare da contraltare alla song forse più cupa dell’album il finale della stessa è un giro lento e molto melodico di chitarra acustica.

Come quarta traccia troviamo Black Bleeding Light, la canzone forse più elaborata del demo con i suoi continui cambia di tempo. Il brano inizia infatti velocissimo e potentissimo, pieno di furia, furia che però va come spegnendosi dopo la prima strofa quando la musica comincia a rallentare sempre più per trasformarsi in un lungo intermezzo di chitarra acustica di sapore gothic. La chitarra va come spegnendosi e dopo un istante di silenzio si ricomincia a pestare sull’accelleratore. Prima della fine della canzone però c’è ancora tempo per un altro paio di cambi di tempo e che rendono questo pezzo un ottimo esempio della maturità del song writing del gruppo.

Infine a chiudere il demo c’è Denied By Joy, un lungo pezzo strumentale in cui a essere vera protagonista è la tastiera e che lungo il brano trova il tempo per regalarci qualche momento vagamente medioevaleggiante.

Per concludere un ottimo secondo demo che è stato capace di prendere il buono del primo e di aggiungerci qualità ed esperienza oltre a una ulteriore dose di personalità. Anche dal punto di vista della produzione non si riscontrano grossi errori o una eccessiva rudezza e il suono mantiene una buona pulizia. Unica pecca quando la voce va sul growl più cupo viene un po’ coperta dagli altri strumenti perdendo di comprensibilità. Infine un disco consigliato a tutti gli amanti del genere e soprattutto a coloro che hanno sentito suonare i Necroart dal vivo, bravissimi dal vivo non perdono in aggressività su disco ma rendono meglio le parti puramente melodiche.

Contatti:
Gabriele Besostri
via A. De Gasperi, 12
27051 Cava Manara (PV)
tel: 0382 554205
cell: 3389101054
e-mail: necroart@libero.it

Tracklist:
01 Suicidal Karma
02 Dead Roses Parade
03 One Night Till the End
04 Black Bleeding Light
05 Denied by Joy

Alex “Engash-Krul” Calvi

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