Recensione: December Moon

December Moon

DECEMBER MOON (1987)

Su nessun sito italiano che tratta di recensioni di album metal ho mai visto questa perla oscura. È un peccato, perchè nonostante abbiano pubblicato ufficialmente solo un EP di quattro canzoni dalla durata di poco superiore ai 17 minuti, i Morbid per il sottoscritto e poche altre persone sono una band leggendaria.

Inizio dicendo che ho scritto black metal per definire la musica in questione visto che l’atmosfera che si respira è oscura e profonda, e la voce è uno scream che ispirerà molti cantanti del metallo nero ma strumentalmente è un death/thrash che essendo il primo EP di una band è poco grezzo e molto maturo. Purtroppo la band non è riuscita a pubblicare nient’altro (senza contare le raccolte uscite di recente) vista la morte del fondatore Per Yngve Ohlin, più noto come Dead, ma di questo ne parleremo dopo. Il resto della formazione corrisponde alle due chitarre con gli pseudonimi di Gehenna e Napolean Pukes, Dr. Schitz al basso e Drutten alla batteria.

L’EP inizia con il classico riff di My Dark Subconscious, la voce di Dead entra in azione poco dopo. Se si può definire “voce”, è un sospiro malefico che esce dalle più profonde tenebre, fa venire i brividi e sicuramente è il punto forte della musica dei Morbid. Dopo 4:30 minuti di oscurità subentra Wings Of Funeral che inizia con un bellissima intro melodica di chitarra, poi accompagnata dagli altri strumenti fino a scatenarsi in un death/thrash potente. I riff sono molto ispirati e la produzione è molto buona considerati gli scarsi mezzi. From The Dark è molto thrasheggiante, aperta da un riff lento si scatena poi in parti veloci, un bel assolo e una parte dove la chitarra esegue una melodia inquietante e sinistra e Dead contribuisce a rendere il tutto più malato. Disgusting Semla parte subito veloce ed è incredibile quanta maturazione abbia questa band essendo solo il loro primo piccolo lavoro. Verso la fine un riff lento precede il celebre “lalala” di Dead dove si respira un’aria incredibile di morte, da ascoltare assolutamente.                     

“Nightsky, death awaits

I fall to die, wings of funeral”

A mio parere un lavoro immenso che ha ispirato molti gruppi, December Moon merita di essere ascoltato come si deve da chi è un seguace del black metal e vuole scoprire uno dei gruppi responsabili della nascita della seconda ondata. Penso che sappiamo tutti come è andata a finire poi…Dead entrò Mayhem dove la sua voce, i suoi testi e le sue gesta diventeranno leggenda ma non sciolse mai i Morbid, anzi, pare che nel 1990 tentò di riformarli ma un anno dopo la leggenda si suicidò. Il motivo vero non lo sapremo mai, se per la sindrome di Cotard di cui soffriva (che lo faceva credere morto), se per i poser che secondo lui stavano infestando la scena metal, se per depressione, ma resta il fatto che probabilmente era l’unico vero estremista che non faceva il tutto per attirare attenzione. 

Concludo dicendo che per essere il primo EP di una band è incredibilmente maturo e riesce nel suo intendo di avvolgere l’ascoltatore nelle tenebre, senza contare l’incredibile valore che ha storicamente. Il voto non è al massimo per essere obbiettivi, ma per me questo capolavoro è sopra ogni cosa, o quasi. 

RIP Per Yngve Ohlin