Recensione: Demo 2006

Di Giorgio Vicentini - 2 Maggio 2006 - 0:00
Demo 2006
Etichetta:
Genere:
Anno: 2006
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72

Non ho molte notizie in mano dei Demonic Laughter, quartetto black metal del quale è possibile intravedere l’immagine molto classica dalle foto black & white di Demo 2006

La mancanza di notizie però, non mi sconvolge, anzi direi proprio che al momento posso bellamente fregarmene perché a parlare per loro c’è un demo che sprizza una delle cose più importanti nel black metal: l’essenza. Questo è uno di quei prodotti che si ingrassano di una produzione Black Metal con le iniziali maiuscole, cioè fetida, offuscata sì da una patina che copre i suoni, ma che si nutre di questo presunto limite restituendoci il senso di sporco, rozzo ed old style, insomma l’aroma vecchio stampo. Perfino una confezione del tutto casalinga, fotocopiata, con certi presupposti prende tutt’altro sapore.

Demo 2006 raccoglie un set di pezzi diretti, “thrashettoni”, che accostano i Ns. ai Mayhem di primo pelo, dei quali viene proposta, non casualmente, la cover dell’immortale “Deathcrush” quasi a segnare idealmente di quali Mayhem si stia parlando. 
Dei Demonic Laughter mi sono piaciute molto le vocals, uno scream acuto del quale viene esaltata la profondità mediante l’effetto eco onnipresente, il riffing cattivo, mai eccessivamente veloce e spesso heavy, ma soprattutto l’atmosfera bastarda di un demo convincente, suonato con la cognizione di cosa sia stato un certo tipo di black metal degli albori.

Capita di ascoltare dischi che sembrano fatti con lo stampino, che indossano la casacca nercroblack sempre più di moda per vezzo, efficaci ma privi di emozione. Questo la sa trasmettere, fa venire voglia di dare una bella smanettata alla manopola del volume per far uscire le note e per sottolineare la crudezza dell’opener “Notte di Oscure Visioni”, con testo in italiano e “The Ancient Sabbath“, la migliore del lotto. Seguono degnamente “Necromadness” e “Dark Shadows In The Old Forest“, zaffate di puzzo primordiale e corrosivo, vascelli sui quali salire per tornare con la memoria ai primi anni ’90, quelli del facepainitng e delle magliette strappate disseppellite prima di salire sul palco. Non mi convince invece “Interludium“, intermezzo atmosferico ad opera di Ratzel dei Cold Moon che, se pur classico ed oscuro, non mi trasmette particolari emozioni soffrendo la stessa produzione che impreziosisce gli altri pezzi.

Demo 2006 mi è proprio piaciuto, non insegna niente a nessuno, ma lo consiglio a chiunque apprezzi questo stile. L’avrei visto positivamente anche stampato professionalmente, perché le idee ci sono, serve qualche aggiustamento nel songwriting come almeno una coppia di pezzi per rimpolpare la tracklist, ma il materiale inciso ha quelle qualità che non si possono insegnare: il feeling e l’attitudine.

Tracklist:
01. Notte di Oscure Visioni 
02. The Ancient Sabbath 
03. The Awakening Of Medieval Legions 
04. Necromadness 
05. Interludium 
06. Dark Shadows In The Old Forest 
07. Deathcrush [MayheM cover]

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Anno: 2006
72