Recensione: Four Finger Fist Fight

Di Leonardo Arci - 31 Marzo 2008 - 0:00
Four Finger Fist Fight
Band: Shenaniganz
Etichetta:
Genere:
Anno: 2008
Nazione:
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68

I tedeschi Shenaniganz sono una giovanissima band piuttosto nota nei confini nazionali grazie ad una serie di partecipazioni a varie competizioni che li hanno visti imporsi come una delle migliori band emergenti in ambito hard rock. Con il disco qui recensito giungono alla loro prima release ufficiale in virtù di un contratto siglato con la neonata Silverwolf Productions di Mario Lochert, già bassista degli Emergency Gate.

Questi quattro ragazzi, la cui età media si aggira intorno ai 20 anni, sono autori di un energico ed accattivante sleaze rock che in più punti sconfina verso sonorità punk, discostandosi quindi da quell’hard rock patinato che sembra essere tornato tanto di moda negli ultimi anni. Gli Shenaniganz ripropongono invece quell’attitudine selvaggia e rude dell’hard rock più intransigente ed ortodosso che si traduce, musicalmente, in un aggressivo susseguirsi di riff di chitarra che sprigionano una potenza (“Punk That Rocks”, “Jesus Was A Rock ‘N’ Roller”) che tuttavia non rimane fine a se stessa in quanto ben arricchita da componenti melodiche, ora qualche apprezzabile assolo della lead guitar (“Social Misfit”), ora le liriche piuttosto immediate ed orecchiabili dell’ottimo singer Raig Georg (“Andy Warhol”, “25 Years Ago”). Non manca tuttavia qualche episodio meno riuscito, quelli che personalmente considero degli evitabilissimi passi falsi che non aggiungono nulla al valore complessivo del CD e che appaiono come semplici filler (“Ordinary Dreams”, abbastanza insipida con quel refrain forzato e per nulla ispirato, e “Pissing In The Wind”, che ripropone un riffing trito e ritrito che alla lunga finisce per stancare l’ascoltatore nonostante il break centrale).

In conclusione, “Four Finger Fist Fight” è un album complessivamente ben confezionato, capace di mettere in risalto le doti esecutive di buon spessore dei singoli membri ed un songwriting non sempre ispirato ed originale ma pur sempre apprezzabile considerata l’inesperienza del gruppo. Ottima la produzione, che riesce ad esaltare in pieno l’anima sporca e rude del sound degli Shenaniganz.

Leonardo Arci

Tracklist:
01.Punk that rocks
02.Andy Warhol
03.25 years ago
04.Hangin’ with the boys
05.Pissing in the wind
06.Jesus was a rock ‘n’ roller
07.Why?
08.Hobo slide
09.Social misfit
10.Can’t await the moon
11.Ordinary dreams
12.The frankey commercial song

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