Recensione: From your graves

Di Claudio Casero - 8 Novembre 2005 - 0:00
From your graves
Band: The Absence
Etichetta:
Genere:
Anno: 2005
Nazione:
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81

I The Absence escono finalmente nei negozi con il loro primo full-lenght intitolato “From your grave”. Il gruppo, formatosi nel 2001, dopo un notevole lavoro in sede live suonando come spalla a gruppi più blasonati come Cannibal Corpse, Immolation, Six Feet Under, Dark Tranquillity e tanti altri, decide di incidere un EP nel 2004. Visto il notevole riscontro del loro primo lavoro e, dopo aver firmato un contratto con la Metal Blade Records rientrano in studio per deliziarci con 10 brani di death metal melodico con chiare influenze nordiche.

Potenza e melodia sono le parole d’ordine del quintetto che riesce a trasmettere grazie alla loro musica un’energia notevole grazie a riff taglienti e granitici caratterizzati da una velocità quasi esasperata che lascia qua e là spazio a momenti più riflessivi e lenti. È questo il caso di “A breath beneath” in cui la chitarra di Patrick Pintavalle duetta in maniera magistrale con la voce di Jamie Stewart accompagnati da un ritmo di chitarra al fulmicotone che non brilla di certo per originalità ma che convince in tutte le sue parti.
In molti casi cono evidenti le influenze musicali della band, dai Dark Tranquillity di “The gallery”, influenza che si nota soprattutto in brani come “Necropolis” e “From your grave” sia per quanto riguarda la voce di Jamie che per le sonorità delle chitarre che alternano momenti ruvidi e cupi a parti caratterizzate da suoni decisamente più acuti e ad assoli “strazianti” di indubbio impatto e piacevolezza.
Con “Summoning of darkness” invece ci avviciniamo verso lidi più heavy per quanto riguarda il suono delle chitarre che, pur essendo estremamente potenti, non tralasciano mai l’aspetto melodico soprattutto per quanto riguarda le parti strumentali. In questo caso la voce è ancora più convincente e denota una notevole capacità sia dal punto di vista espressivo che per quanto riguarda la capacità di adattarsi perfettamente alla “pienezza” musicale creata dagli strumenti.
“My riun” è senza dubbio il brano migliore di tutto il cd; rispetto alle altre canzoni è infatti notevolmente varia e denota una personalità quasi assente nel resto del lavoro della band. Si passa senza il minimo imbarazzo o caduta di stile da un death metal classico alla Death ad un black metal alla Children of Bodom per poi ritornare ad un death metal melodico di chiara impronta Dark Tranquillità; il tutto mantenendo però quel qualcosa di personale che di certo non stona.
In “Seven demons” fa qua e là capolino una voce maschile pulita che duetta in maniera quasi perfetta con quella scream rendendo ancora più interessante un brano già molto bello sia per quanto riguarda la sua esecuzione che per l’indubbio impatto creato da un’ottimo livello del quintetto come strumentisti.

Questo “From your grave” è quindi un ottimo lavoro di death metal melodico che, pur facendo notevoli riferimenti a gruppi più blasonati, non pecca di certo di personalità. In tutto il cd non ci sono cadute di stile né mancanza di ritmo innalzando così il valore di un album già piacevole di per sé. Consiglio vivamente il cd agli amanti del genere e soprattutto ai fan dei Dark Tranquillity che potranno trovare in questi The Absence una valida alternativa al gruppo sopra citato.
Unica pecca di tutto il lavoro è l’increscioso fatto che, a parte qualche raro caso, le dieci canzoni si assomigliano un po’ tutte, difetto che però risulta assolutamente marginale.

TRACKLIST:
1. Intro
2. A breath beneath
3. Necropolis
4. From your grave
5. Heaven ablaze
6. Summoning the darkness
7. Shattered
8. I, deceiver
9. My riun
10. Seven demons

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