Recensione: Greed.Filth.Abuse.Corruption

Di Stefano Risso - 3 Aprile 2008 - 0:00
Greed.Filth.Abuse.Corruption
Etichetta:
Genere:
Anno: 2008
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
70

Ai Burning Skies va assegnato il mio personale award di “band a cui
non avresti dato due lire e che invece torna con un disco che ti ha fatto
zittire – 2008″
. Non lo nego, quando ricevetti il nuovo disco del quintetto
di Bristol non ho prontamente fatto salti di gioia, ricordandomi del precedente
lavoro,
Desolation
, ennesimo esempio di metalcore un po’ più metallizzato del
solito, senza particolari spunti d’interesse.

Invece per questo Greed.Filth.Abuse.Corruption, i nostri si
sono messi a suonare “seriamente”. Non che prima coverizzassero Gigi D’alessio,
ma evidentemente i Burning Skies si sono ricordati di essere connazionali
di gente come Shane Embury e Barney Greenway, facendo un ripassone
di quello che è stato il grind che fu, del thrash metal d’antan, ampliando
ulteriormente la componente death gia presente nel disco precedente. Il
risultato è un album che pare scritto da una band quasi completamente diversa,
con musicisti che hanno incattivito oltremodo il proprio sound, abbandonando i
classici tempi cadenzati e riff catchy metalcore, ipervitaminizzando tutto
quello che poteva essere “pompato”, dalle chitarre, alla prestazione vocale, che
passa dal growl gutturale allo scream, apportando cambiamenti anche nelle
strutture dei brani.

Greed.Filth.Abuse.Corruption è composto infatti da canzoni
veloci, incredibilmente trascinanti, a volte dei veri e propri fiumi in piena,
retti da una sessione ritmica incessante e un riffing che si fa apprezzare alla
grande per precisione, compattezza e dinamismo. Non a caso, appena ho inserito
il disco per la prima volta nel lettore, al solo attacco di Warhate ho
letteralmente fatto un salto sulla poltrona, e cosa più importante, è come se
non fossi riuscito a stare fermo per tutta la mezz’ora scarsa del lavoro, tanta
è l’energia che i Burning Skies hanno profuso, per un album non di certo
innovativo, ma godibile e immediato come pochi.

Non erano brocchi prima, e non sono fenomeni adesso, ma un miglioramento di
questa portata è da accogliere con grande piacere. Non indispensabile, ma
Greed.Filth.Abuse.Corruption
è un scarica di energia contagiosa. Merita
un ascolto.

Stefano Risso

Tracklist:

1. Warhate 02:10
2. You Don’t Have To Be Dead To Be In Hell 03:16
3. Y.G.F.F. 02:34
4. Rounding Up The Cattle 02:59 (mp3)
5. Abuse To Confuse 02:31
6. To Be The Man Who Has To Beat The Man 02:51
7. Spat Out And Stamped On 02:35
8. It’s Hard To Breathe With A Bag On Your Head 01:19
9. Slashed, Thrashed And Fucked Up Beyond 02:35
10. Emocalypse 02:39
11. Sticky Richard 02:48

Ultimi album di Burning Skies

Genere:
Anno: 2006
60