Recensione: Guardian Angel

Di Nadia Giordano - 6 Maggio 2014 - 7:30
Guardian Angel
Band: Rustless
Etichetta:
Genere: Hard Rock 
Anno: 2014
Nazione:
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80

A quattro anni di distanza dal loro “Silent Scream”, i nostrani Rustless tornano con il terzo full-length dal titolo “Guardian Angel”, recentemente uscito per Buil2Kill Records.
Per chi ancora non li conoscesse, questa band è capitanata da tre vere e proprie colonne portanti dell’heavy metal italiano ed ex-membri degli storici Vanadium, ovvero Stefano Tessarin, Ruggero Zanolini e Lio Mascheroni, accompagnati in questa nuova esperienza dall’ abile voce del singer Roberto Zari.
Questa volta, oltre ad un cambio di line-up, che vede la sostituzione della bassista Daniela Marelli con il valente Emanuele Panza, assistiamo ad un vero e proprio ampliamento nella formazione, con l’entrata delle due coriste Mery Macchi e Judie Galbiati. Degno di nota anche il lavoro della violinista Katija di Giulio, presente come special guest in quasi tutte le tracce dell’album.
Rispetto ai lavori precedenti, quello che affiora in questo nuovo album è la variabilità compositiva non solo tra singoli brani, ma anche all’interno di una stessa traccia. Un esempio lo si ha nella strumentale “No Frontiers”, dove iniziali armonie purpleniane crescono via via che il brano scorre, sfociando in un sound più prog, che a tratti richiama i Rush di “2112”. Ma in questo “Guardian Angel” sono presenti anche brani più immediati che, sebbene presentino un ritornello molto più orecchiabile, manifestano una profonda ricercatezza nelle parole da parte del singer ed autore dei testi Roberto Zari. Giusto per citarne alcuni:
 

“So I run and hide and tear
myself apart
losing my brain
I run and hide and disappear again.
So I run and fly and tear myself apart
losing my soul
I run and hide and disappear again”

                                                                           – A New Beginning –

“Can you hear me I’m falling
and screaming
through fire and rain
the summer rain.
No more lies no more pain
learn to smile”

                                                                         – The Summer Rain –

 

Fino ad arrivare alla malinconica e toccante title-track

“What’s tomorrow without your love?
Can you see me in this silent world?
Crying out for the last time
There’s no turning back
I won’t cry, no I won’t dad,
I’ll be strong.”

                                                                             – Guardian Angel –

Complessivamente possiamo considerare “Guardian Angel” una prosecuzione del precedente “Silent Scream”, ma senza ridondanti riferimenti ai Vanadium che furono, chiaro segno che i Rustless non hanno più bisogno di rievocare i propri trascorsi, ma sono pronti ad affrontare il nuovo cammino consci di una già acquisita maturità. Il passato è passato, ora è il momento di lasciare un segno nell’Olimpo dell’hard rock italiano.

Globalmente la produzione è buona e presenta un corretto equilibrio tra strumenti e voce. L’unica pecca si riscontra nella gamma bassa che purtroppo risulta essere un po’ leggera. Questo lascia lievemente in secondo piano il lavoro di Emanuele Panza e causa una mancanza di corpo nella cassa di Lio Mascheroni. Il tutto si traduce in un ascolto gradevole e ricco di sfumature che fa percepire la ricerca posta nella scelta degli strumenti, ma fa perdere quel piacevole punch tipico delle sonorità hard rock.

Nonostante questo, spezzo una lancia in favore di Mascheroni, che ha adottato, per questo disco come per i precedenti lavori, una batteria totalmente acustica e non triggerata – come va molto di moda oggi – che si fonde perfettamente con le differenti chitarre usate da Stefano Tessarin e le tastiere di Ruggero Zanolini, conferendo, all’insieme, una performance di alto livello. Come di alto livello è la voce di Roberto Zari che, efficacemente accompagnato dalle coriste, offre una linea vocale ricca ed omogenea, in grado di valorizzare al meglio i testi.

Ho volutamente tralasciato la descrizione di ogni traccia per lasciare libero sfogo alla fantasia di ognuno. Detto questo, non vi resta che prendere l’album , metterlo nel vostro lettore e lasciarvi trasportare dalle emozioni.

Nadia “Spugna” Giordano

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Sito Ufficiale: http://www.rustless.eu/rsl/Home.html

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