Recensione: Guardiani di Frontiera

Di Enzo - 15 Luglio 2005 - 0:00
Guardiani di Frontiera
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Anno: 2005
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78

Ho sempre apprezzato e continuo ad apprezzare le band che hanno il coraggio e l’interesse nel cimentarsi in canzoni scritte nella nostra lingua madre, e, se tutto ciò è anche supportato da un reparto sonoro (la cosa fondamentale alla fin fine) degno di nota allora ciò non può che suscitare la mia assoluta attenzione. E’ questo il caso dei “Guardiani di Frontiera”, band che è riuscita a produrre un disco davvero di pregevole fattura. L’Heavy Metal che i nostri ci propongono affonda le sue radici in profonde influenze targate Iron Maiden e Judas Priest in primis con qualche capatina in un US Power Metal dei tempi migliori (Sword, Armored Saints) velato da un flavour addirittura epicheggiante che permea in tracce come il must “Jedi”. Ma andiamo con ordine.
L’album è inaugurato da La veste Nera che mette subito in chiaro la musica proposta dalla band, Heavy Metal d’intenzione Iron Maiden (meets Judas Priest!). La song, aggressiva nel suo incedere fa, risaltare le buone doti tecniche di ogni elemento del combo. I testi in italiano, cosa fondamentale per non scadere nel ridicolo, sono ben composti risultando gradevoli da ascoltare e tutt’altro che noiosi (anche se avrei preferito tematiche più “originali” sulla falsariga di quelle apparse su song come “Jedi”). La voce del cantante Gellera, anche se leggermente penalizzata dalla produzione, si rivela essere caratterizzata da discrete abilità tecniche. Sulle stesse coordinate stilistiche si muove la successiva title track Guardiani di Frontiera dal mitico riff portante e la seguente Inganno (bello il suo assolo) mentre con la ballad Sotto le Stelle la band è intenta a rievocare, grazie a dolci ed avvincenti melodie, antiche storie provenienti addirittura da una sorta di fantastica fiaba medievale. La breve e strumentale Alba dai sapori classici, è un lento intermezzo sonoro che ci prepara alla battaglia di riff che saranno sprigionati nella cupa Elfo Oscuro che, portata in auge da un potente muro chitarristico eretto dal duo Elli/Puleo, si rivela essere davvero una song vincente. Tuttavia, cari ragazzi, il capolavoro assoluto dei Guardiani di Frontiera, che si pone davvero un livello al di sopra di tutte le song dell’album, arriva con la successiva traccia, parliano di Jedi, lunga ed epica suite tematicamente incentrata nientemeno che sulla saga di “Guerre Stellari”. Il pezzo in questione, che si rivela essere portatore di un fiero Heavy Metal d’intenzione addirittura epica, è un concentrato di calibrata potenza, ritmi travolgenti, riff vincenti e bellissimi quanto affascinanti testi portati in auge dall’eroica prestazione vocale del singer (il tutto condito da un songwriting che si rivela essere fresco e quanto mai coinvolgente). Chiudono il lavoro la fast song Viridiana e un epilogo parlato.

In conclusione i “Guardiani di Frontiera” riescono a confezionare un prodotto davvero distinto. La produzione in futuro dovrà essere ulteriormente migliorata (magari dando maggior risalto alla costruzione strumentale, a volte, leggermente offuscata dalle linee vocali). Immagino bene i “Guardiani di Frontiera” cimentarsi in una sorta di concept album incentrato sulla saga di Star Wars o abbracciare tematiche storico/mitologiche (abbandonando l’abusato e scontato “fantasy”) che calzerebbero benissimo alla musica proposta dal gruppo magari con una concentrazione maggiore su canzoni addirittura dal flavour epico come la già citata Jedi, perché credetemi, sono canzoni come queste che meriterebbero davvero di essere portate ai livelli più alti dell’Heavy Metal tricolore.
Vincenzo Ferrara

Per contatti: info@guardianidifrontiera.it

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