Recensione: Guardians Of The Flame

Di Enzo - 9 Giugno 2003 - 0:00
Guardians Of The Flame
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Genere:
Anno: 1983
Nazione:
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90



We are the guardians of the flame
Masters of the ancient rites
Our duty was ordained
To protect the realm of light

(Guardians Of The Flame)

“Guardians Of The Flame” è il secondo album da studio della band di DeFeis nonchè ultimo lavoro che vede il talentuoso Jack Starr alla chitarra e alla composizione. I Virgin Steele sono diventati, a posteriori, una delle principali realtà della scena Epic Metal. Caratterizzati dalle loro fini e ricercate melodie hanno rappresentato sempre la più “raffinata” parte dell’ Heavy Metal music d’intenzione epica. Lo spettacolare “Guardians of The Flame” segnava un decisivo passo in avanti nel songwriting del gruppo rivelandosi un disco tanto epico e romantico quanto all’insegna del più infiammato hard’n heavy!

Il platter era inaugurato dalla pomposa Don’t Say Goodbye (Tonight), song epica nel suo cromato incedere nonché scandita da quelle atmosfere che hanno reso inconfondibile il suono di questo grande gruppo. La seguente Burn The Sun si rivelava essere invece era una fast song che raggiungeva il suo fulcro intorno allo stupendo ed epico assolo ad opera di uno Starr in stato di grazia, mentre la successiva e bellissima Life Of Crime, dal priestiano incedere, era invece accompagnata da un bellicoso drumming ad opera del talentuoso Joey Ayvazian che ne scandiva addirittura gli infuocati ritmi!
Terminato il trio di canzoni iniziali si veniva introdotti a quello che era il cuore del disco, il punto più alto dell’intero lavoro e intorno al quale questo intero masterpiece era incentrato, un cuore musicale composto dalle epiche The Redeemer e Guardians Of The Flame, a mio modesto parere, tra i più bei brani che tutto il movimento glorioso dell’Epic Metal ci abbia mai regalato. E così, tra pompose ed “imperiali” melodie, aveva inizio la superba The Redeemer dove la voce di Defeis si snodava in una maniera a dir poco magistrale sul meraviglioso tappeto tessuto dai riff raffinati e metallici sprigionati dalla chitarra di Starr e dal basso di Reilly.
Dopo questo inno all’Epic Metal seguiva la strumentale e brevissima Birth Through Fire che anticipava l’altra hit epic song Guardians Of The Flame, mistico brano introdotto da un possente drumming. La canzone in questione si caratterizzava per i suoi testi stupendi e per un muro sonoro leggermente più granitico e potente rispetto alla precedente “The Redeemer”. Il brano fu reso celebre proprio in virtù del suo ipnotico refrain (avvolto nei suoi magici chorus) e forse creato appositamente per risvegliare davvero i “guardiani della fiamma” che arroventano i nostri cuori (di sicuro rimarrà per sempre scritto nelle pagine più belle dell’Heavy music).
La seguente Metal City si rivelava una rasoiata metallica intenta a ripercorrere le leggende dell’US Heavy Metal (!) mentre Hell Or High Water e Go All The Way (mitica fast song!) formavano un duo di puro metallo pesante (at its best!) marchiato Virgin Steele. L’album si concludeva con la bellissima e tutto sommato semplice ballad A Cry In The Night, una dei più romantici lenti che la storia dell’Heavy music ricordi e che poneva il sigillo finale a questa autentica saga musicale.
Vincenzo Ferrara

Tracklist:
1. Don’t Say Goodbye (Tonight)
2. Burn The Sun
3. Life Of Crime
4. The Redeemer
5. Birth Through Fire
6. Guardians Of The Flame

7. Metal City
8. Hell Or Highwater

9. Go All The Way
10. A Cry In The Night

BONUS TRACKS versione cd:
11. I AM THE ONE
12. GO DOWN FIGHTING
13. WAIT FOR THE NIGHT
14. INTERVIEW
15. BLUES DELUXE OREGANATA (I MIGHT DROWN) – live 1990

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