Recensione: High Live

Di Paolo Beretta - 16 Gennaio 2003 - 0:00
High Live
Band: Helloween
Etichetta:
Genere:
Anno: 1996
Nazione:
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69

High Live è stato registrato durante il tour del più che buono The Time Of The Oath nel 1996 a Milano, Pamplona e Girona. Questo doppio album, nonostante il suo titolo, non mi ha mai fatto impazzire. Sebbene la scaletta sia notevole la produzione l’ho trovata un po’ troppo approssimativa. Il risultato è che il sound delle chitarre, in particolar modo, durante lo show si sovrappone più volte alla voce soffocandola. Paradossalmente il primo cd, che contiene 4 capolavori assoluti del Power Metal, è stato meno appassionante del secondo. Il motivo va ricercato nel cantato di Deris. Con questo non voglio dire che Andi sia un incapace: Io l’ho sempre difeso e continuerò a farlo! Ciò non toglie che in questo Live Deris abbia esagerato (un po’ come quando Blaze soleva cominciare i Live con Aces High) male interpretando con la sua voce rude 3 canzoni dell’era Kiske. La bellezza solare e liberatoria di Eagle Fly Free (fatta di acuti inarrivabili), così facendo, si perde. E’ come se a quell’aquila in volo verso la libertà venissero tarpate le ali! Anche in Future World Andi non mi è sembrato impeccabile ed è decisamente più godibile l’interpretazione del folletto Kai Hansen in Alive ’95 (Gamma Ray). Che dire poi di Chance? Non so quale sia stato il recondito motivo che abbia spinto Deris ad andare a incastrarsi in una song, così difficile dal punto di vista canoro, che rappresenta forse uno dei punti più alti di sua maestà Kiske. Fare il parogone, tra la versione di Chamaleon e questa, è imbarazzante e ingeneroso e quindi passo oltre. In Dr. Stein invece Andi è a suo agio e la Hit diventa davvero travolgente. Il secondo cd, al contrario del primo, scivola con più facilità. I brani, tutti ripresi da Master Of The Rings e The Time Of The Oath, vengono eseguiti con sicurezza e forza dai “nuovi Helloween” che sono quasi perfetti. Deris si trasforma e dimostra di saper essere un buon frontman riuscendo ad esaltare e coinvolgere la platea specialmente con la superba e immediata Power. Anche la conclusiva Steeltormentor con il suo riffing possente e deciso è un pezzo che esprime al massimo il suo potenziale in sede Live al pari della fulminea (con Kusch e Grosskopf sugli scudi) Before The War. In conclusione questo Live nella sua totalità è più che sufficente e dimostra la voglia di riscatto, e di “ri-emergere”, dei nuovi Helloween caricati a dovere dopo la pubblicazione del buon The Time Of The Oath. Peccato che alcune canzoni storiche delle zucche alle quali io (e non solo immagino) sono legato a doppio filo non siano state onorate al massimo.

CD 1   
1. We Burn
2. Wake Up The Mountain
3. Soul Survivor
4. The Chance
5. Why
6. Eagle Fly Free
7. The Time Of The Oath
8. Future World
9. Dr. Stein

CD 2

1. Before The War
2. Mr. Ego (Take Me Dawn)
3. Power
4. Where The Rain Grows
5. In The Middle Of A Heartbeat
6. Perfect Gentleman
7. Steel Tormentor.
   
 

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