Recensione: Holy Murder Masquerade
Gli Impious sono una band indubbiamente sottovalutata e da premiare anche solo per la perseveranza che dimostra: a quanto pare capaci di sfracelli veri e propri dal vivo (se è vero che la Metal Blade li ha messi sotto contratto dopo che uno dei responsabili ha assistito ad un loro show), su disco la formula death/thrash è sì avvincente a tratti, ma troppo “già sentita” per spingere a considerarli immancabili. E questo per un gruppo al quinto album e con tale abilità nel songwriting, è indubbiamente un peccato.
La band, formatasi ormai ben 13 anni fa al di fuori di una scena ben definita,
almeno geograficamente, in Svezia, non ha mai brillato per particolare
inventiva: la critica l’ha sempre sottolineato, tanto che i membri del gruppo,
memori dei commenti ricevuti negli anni all’interno delle recensioni, ha deciso
di tentare qualcosa di “nuovo”: ma non dove davvero doveva, e cioè
nel songwriting.
Le analogie con gli ultimi The Crown e a dire il vero con molti altri gruppi del settore
infatti non sono poche, ma se vogliamo considerare, com’è giusto che sia, Holy Murder Masquerade in modo del tutto indipendente dobbiamo dire che il songwriting è più che buono: catchy nei ritornelli, spesso adattissimi ad una situazione live per la loro ‘orecchiabilità’. Passano quindi velocemente brani come
The Confession, Bound To Bleed (For A Sacred Need) (uno dei chorus migliori dell’album) e
Bloodcraft, mentre altri pezzi scivolano via senza lasciare troppe tracce di sé (un esempio è l’anonima e thrasheggiante
T.P.S.).
Insolita e decisamente azzeccata l’idea di costruire l’intero concept – quello no, purtroppo non è originale – intorno ad un fumetto inserito nel bel booklet a sostituire i testi dei brani tramite le classiche vignette in stile Marvel Comics. Peccato che, come accennavo, l’idea intorno a cui ruota l’intera storia sia quella del solito serial killer dalla paranoia pseudo-religiosa, un tema cui la narrativa thrille/horror americana ci ha ormai abituati sino alla saturazione, influenzando per forza di cose anche alcuno sottogeneri metal tra cui, guardacaso, proprio il death melodico e influenzato dal thrash.
Non male, ma non basta a dissipare qualche dubbio di troppo: per gli Impious c’è ancora qualche passaggio da superare, prima della definitiva consacrazione. Sperando che arrivi.
Alberto ‘Hellbound’ Fittarelli
Tracklist:
1. The Confession 04:05
2. Bound To Bleed (For A Sacred Need) 03:10
3. T.P.S. 02:52
4. Bloodcraft 03:22
5. Holy Murder Masquerade 05:20
6. Death On Floor 44 02:42
7. Slaughtertown Report 00:42
8. Three Of One 03:47
9. Everlasting Punishment 02:39
10. Purified By Fire 03:22
11. Dark Closure 05:29