Recensione: In This Silence
Primo di una serie di EP degli ungheresi Meteora, uscito ad inizio agosto, oggi parleremo di “In This Silence”; si tratta di un disco composto da sole 4 tracce (come gli altri due che verranno dopo, ad ottobre 2025 e gennaio 2026), per la durata totale di 18 minuti esatti, dotato di un artwork alquanto minimale ed anche non molto affascinante. Come consuetudine nel sound dei Meteora, lo strumento principale sono le tastiere di Atilla Király, mentre sempre troppo poco spazio viene concesso alle due chitarre, che curano solo riff e groove, ma non si lasciano praticamente mai andare a parti soliste. Ci sono poi le tre voci, quella lirica dell’affascinante Noémi Holló, il fastidioso growl cavernoso del bassista Máté Fülöp e le clean vocals non proprio esaltanti del già citato Király. Si parte con “In This Silence”, canzone discreta che non fa impazzire, ma che tutto sommato non dispiace e che ricorda alquanto i Nightwish più recenti (fatti i dovuti paragoni a livello qualitativo!). Dopo la title-track che, come consuetudine dei vari EP della band, viene posta in apertura (solo con l’EP “Dissonance” questa tradizione verrà interrotta), arriva “Rebirth”, forse tra i brani migliori scritti dai Meteora, grazie anche ad una maggiore attenzione per le melodie. Si tratta però di un fuoco di paglia, in quanto arriva poi “Free” a spezzare l’incantesimo ed a riportarci sui terreni consueti del gruppo ungherese, con il growl gutturale del bassista ad incattivire ed appesantire il tutto; personalmente non avrei optato per questo pezzo per la realizzazione di un video, ma la band ha evidentemente pensato diversamente.
Si chiude con “Ghosts”, struggente ballad per piano e voce femminile (quasi sussurrata in alcuni passi), con l’ingresso degli altri strumenti solo nella seconda metà del brano; è anche il primo pezzo in cui finalmente si ascolta una breve (ma intensa!) parte solista di chitarra, cosa inusuale, almeno per le più recenti produzioni del gruppo ungherese. Per il futuro ritengo che i Meteora debbano partire proprio da quest’ultima canzone, dimostrazione di quanto possa accrescere le potenzialità del sound avere anche una chitarra solista; personalmente ridimensionerei pesantemente anche le parti canore maschili, dando più risalto alle capacità della cantante Noémi Holló, ma immagino che i due leaders del gruppo non condividerebbero questa mia idea. “In This Silence” dei Meteora è un discreto EP, non dei migliori nell’affollato panorama del symphonic metal, ma si lascia ascoltare senza particolari problemi, meritando sicuramente la sufficienza.