Recensione: Indomable

Di Paolo Beretta - 7 Maggio 2003 - 0:00
Indomable
Band: Tierra Santa
Etichetta:
Genere:
Anno: 2003
Nazione:
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78

I Tierra Santa sono diventati una realtà importante nel panorama dell’Heavy Metal europeo più classico che si rifà, in particolar modo, ai grandi Iron Maiden. Indomable è il quinto full lenght degli iberici; un album degno successore del buon Sangre de reyes dove viene posta più attenzione al lato melodico e immediato senza per questo motivo disdegnare la potenza delle chiatarre gemelle come al solito molto prodighe a dilettarci con solos puliti e avvincenti. Temevo che con la fama acquisita i Tierra Santa avrebbero abbandonato uno degli elementi che a mio parere rende unico il sound della band: l’uso dello spagnolo. Per fortuna non è stato così e anche in Indomable si sente Angel cantare nella sua bellissima e calda lingua natale che secondo me dal punto di vista musicale, ma questi sono gusti, non ha nulla da invidiare rispetto a quella inglese.
L’opener è una canzone semplice che grazie a melodie curate e ad un ritmo incalzante ci introduce, come meglio non si potrebbe, a sonorità solari, calde e “spagnole” che ben si immedesimano nella figura dell’immortale fenice ( Alas de fuego ) evocata dalla band. Mentirei se vi dicessi che quest’album dei Tierra Santa è vario: è innegabile, infatti, che la title track, Hamlet e Las Walkirias sono quantomeno simili. Brani che anche se poco originali e per certi versi scontati sono comunque di ottimo livello; scorrono con facilità trasportati da un fulmineo lavoro di basso e batteria e vengono arricchiti senza forzature da riff e assoli potenti e di qualità.
Tuttavia i pezzi che mi hanno fatto innamorare di Indomable sono altre track. Come non citare la maidenina Azote de Dios, una song dove le chitarre di Angel e Arturo si sfidano in assoli delicati e lenti che mi hanno ricordato la prima parte di Afraid to shoot strangers ( cfr. Fear of the dark ). Eccezionale il canto falso, bastardo e incantatore delle sirene che sembra essere innocuo e che invece ha in serbo per l’ascoltatore un paio di riuscitissime e originali sfuriate. Epica ed eroica El corazon de guerreros che canta con pathos ( in particolar modo nel chorus pomposo come non mai ) la stoica e leggendaria resistenza degli aztechi all’invasione sanguinaria dei messicani. Di livello anche la conclusiva e pazza cavalcata Las puertas del inferno dove mi è piaciuto il cantato pulito e chiaro di Angel nelle strofe veloci e impetuose.
Quien llora hoy por ti si discosta invece dalle sonorità allegre e melodiche del disco per tuffarsi in un tristissimo lento di sicuro impatto. Una marcia inesorabile e potente che grida con strofe “pesanti” ( che anch’io pur non sapendo quasi una parola di spagnolo ho capito ) alla miseria e alla povertà che colpisce il mondo.
Se non conoscete i Tierra Santa e vi piace l’Heavy metal che non disdegna le buone melodie questo Indomable sicuramente non vi deluderà! Altro lavoro di livello per la band spagnola.

TRACKLIST
1. ALAS DE FUEGO
2. INDOMABLE
3. QUIEN LLORA HOY POR TI
4. HAMLET
5. EL CANTO DE LAS SIRENAS

6. CORO DE GUERREROS
7. LAS WALKIRIAS
8. EL CORAZON DE GUERRERO
9. AZOTE DE DIOS
10. LAS PUERTAS DEL INFERNO.

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