Recensione: Inferno – The Last In Live

Di - 4 Settembre 2004 - 0:00
Inferno – The Last In Live
Band: Dio
Etichetta:
Genere:
Anno: 1998
Nazione:
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92

Disco 1 (a cura di Vincenzo Ferrara).
Nella folta discografia di una delle più grandi band Heavy Metal della storia, i Dio di Ronnie James Dio, quello che mancava era proprio la presenza di un live album. Live album che tuttavia giunge solamente nel tardo 1998. Diciamoci la verità, “The Last In Live” non è un semplice live, è un’opera monumentale che immortalerà per sempre come un mistico documento la grandezza della band di Ronnie su palco e darà un saggio a tutti noi delle strepitose performance live dello storico singer.
Il doppio disco in questione, tuttavia, non è solamente un semplice album dal vivo della band ma può essere anche considerato come una specie di documentario, un excursus dell’intera carriera di Ronnie in quanto lo storico singer ha ben pensato di includere anche pezzi facenti parte dei suoi passati discografici nei Black Sabbath o Rainbow (vedi disco 2) risuonati per l’occasione.
Ma torniamo a parlare dei contenuti di questo lavoro, lavoro aperto da una calda Intro che da il via a Jesus Mary & the Holy ghost, opener di “Strange highways”, e qui ancora una volta riproposta come opener eseguita con grande carisma e preciisone. Si cambiano completamente binari con il trittico di canzoni successive provenienti dal capolavoro assoluto “Holy Driver”. Ed è così che si snoda in tutta la sua carica emotiva Straight through the heart, con i suoi possenti ed immortali riff qui interpretati in maniera impeccabile dall’ottimo Tracy Grijalva, che certo non sarà Campbell, ma dal vivo, vi assicuro, poteva vantare un feeling davvero non secondo a nessuno. Un malinconico arpeggio reso immortale dalla voce di Ronnie così emotiva e commovente da inizio alla splendida Don’t Talk To Strangers, arpeggio che ben presto cede il passo alla velocità dei riff sovrastati dall’eroica prestazione di Ronnie che mette ancora una volta in evidenza le sue immensi doti di frontman grazie alla carica che riesce a trasmettere sul pubblico, e ciò traspare benissimo da questo disco. Segue un brano che non ha certo bisogno di presentazioni, ovvero Holy Driver un concentrato di potenza sonora, che va a chiudere il primo trio di canzoni provenienti dall’omonimo disco. Se ancora qualcuno non si fosse accorto delle ottime prestazioni dietro la batteria di Vinny Appice, ci pensa la prossima traccia, Drum Solo, eterna testimonianza della caratura di musicisti con i quali Ronnie soleva circondarsi!
C’e spazio anche per il capolavoro dei capolavori, proveniente direttamente dall’era “Back Sabbath”, parliamo dell’apocalittica Heaven And Hell, uno dei pilastri dell’Heavy Metal di tutti i tempi, la song qui si snoda come di consueto in tutta la sua carica epica composta da riff trascinanti e melodie senza tempo, incredibilmente accompagnata da un pubblico assolutamente partecipativo ed in assoluto stato di grazia, pubblico che fa da eco ed accompagna la maestosa prestazione di Ronnie ad eterna testimonianza di questa musica immortale, musica che non può non diventare magia quando è proprio una canzone come “Heaven And Hell” che ci viene posta innanzi!
Ed ora è il turno delle sonorità di “Angry machines” con Double monday, rocciosa nel suo incedere per poi ritornare ancora all’anno 1983, anno di Holy Driver, con la sanguigna Stand Up And Shout e con i suoi diretti e metallici chorus. Il disco uno è chiuso con un altro brano proveniente da Angry Machines ovvero Hunter of the heart che pone così fine al primo episodio di questo storico live.
Vincenzo Ferrara(enzo@truemetal.it)

Disco 2 (a cura di Daniele Cecchini).
Ronnie James Dio, una serie di tre parole che, disposte nella giusta sequenza, acquistano caratteri di assoluta imprescindibilità, nel mondo dell’ Heavy Metal e del rock di ogni epoca. Un artista dal carisma ineguagliabile e che ha fatto storia, per via delle sue doti tecniche, che lo hanno reso famoso ai rockers di ogni angolo del mondo: stiamo parlando infatti di una delle voci più calde ed espressive della storia del rock hard ‘n’ heavy. Sul palco poi, un vero showman: tanta è stata la sua abilità di trascinatore di folle, da risultare quasi dannosa alla sua persona ed alla sua carriera. Basti pensare la serie di conflitti avuti, per via proprio della grande attrattiva del personaggio-Dio, con Iommi e Butler al tempo dei Black Sabbath, conclusisi sempre e comunque, con la dipartita del singer di Portsmouth.

A dimostrazione di queste grandi doti di uomo da palcoscenico, ecco fare capolino sugli scaffali dei negozi, un doppio CD in live, che viene quasi più facile definire “antologia”, che racconta tutta la carriera artistica di questo grande musicista e uomo, di cui ho avuto l’onore di poter curare il secondo dei due platter.

Ricordiamo, per i più disattenti, come questo live sia un mix fra dei concerti tenutisi a Chicago, Schaumburg, New York, Brema e Tokyo.

In particolare, nel CD numero due, che consta di otto pezzi, è presentata una suggestiva escursione che ci guida, a partire dagli esordi di Ronnie James, con ben tre brani estratti dal repertorio dei Rainbow ( “Mistreated”, “Man On The Silver Mountain” e “Long Live Rock ‘N’ Roll” in rigoroso ordine di tracklist ), passando per alcuni pezzi presi in prestito dalla sua discografia solista, come “The Last In Line”, “Rainbow In The Dark” e “We Rock”, finendo in bellezza con uno dei suoi ultimi successi al microfono dei Black Sabbath, ovvero “Mob Rules”.

Tracklist molto breve, ma non per questo poco completa dunque.

L’escursus, come abbiamo detto, è di sicuro effetto, ma la resa musicale poi, è superiore a qualsiasi aspettativa: l’ormai inimitabile Dio-style, anche in sede live si dimostra fantastico. Commentando nell’ insieme il secondo cd di questa straordinaria gemma di heavy metal, non si può non far caso a come esso sia strutturato per sembrare, all’ orecchio dell’ ascoltatore, un vero e proprio spettacolo unico, come uno show televisivo insomma. In sede di montaggio quindi, è stato fatto un ulteriore ottimo lavoro.

Ma il bello viene comunque, inserendo il compact disc nel lettore ed iniziando ad ascoltare la prima canzone, “Mistreated”, risalente, come abbiamo detto, al periodo in cui Dio cantava nella band di Ritchie Blackmore, i Rainbow, e più precisamente allo storico live, On Stage. Eseguita veramente in maniera impeccabile dalla band tutta, specie poi dal contestatissimo Tracy G, che in questa sua performance non fa rimpiangere assolutamente lo storico chitarrista della band, Vivian Campbell.

Specie nel pezzo successivo, un interlude di chitarra che prende proprio il nome di “Guitar Solo”, in cui Tracy da mostra di qualità invidiabili, specie nella pulizia d’esecuzione, dote questa, accentuata ancora di più dal contesto live in cui il disco si colloca.

Per non scadere nel banale e nel ripetitivo, daremo solo il giusto tributo ad un altro grande pezzo della discografia solista di RJ Dio, e che per l’occasione è inserito a chiusura dell’ album, “We Rock”, pezzo facente parte originariamente di uno dei colossi della band di Dio, “The Last In Line” e che è qui eseguito addirittura con più cattiveria ed energia che non nel disco vero e proprio, dove pure brillava per queste caratteristiche. Tutto questo ovviamente a riconferma della grandi capacità che questa band riesce a mettere in mostra anche dal vivo: non un tempo sbagliato, riffs perfetti e battute eccellenti, cosa chiedere di più da un live.

Gli altri cinque pezzi, di cui non abbiamo fatto menzione, sono tutti racchiudibili in una particolare sezione che possiamo definire come il “cuore” del secondo cd del live di Ronnie James Dio, e che fanno da chiosa ad un’ opera indescrivibile, che evidenzia come la carriera di questo grande artista sia costellata da un’ infinità di grandi successi ed è dunque impossibile immaginare un live scadente o solo discreto.

Dunque è inevitabile che, data la levatura artistica dell’ opera, questo disco vada a collocarsi di diritto, nell’ elite che spetta solo ai migliori live della storia dell’ Heavy Metal, soprattutto perché chi l’ha composto fa certamente parte della ristretta cerchia delle divinità del rock ‘n’ roll mondiale.

Disco 1
01) Intro
02) Jesus Mary & Holy ghost
03) Straight through the heart
04) Don’t talk to strangers
05) Holy diver
06) Drum solo
07) Heaven and hell
08) Double monday
09) Stand up and shout
10) Hunter of the heart

Disco 2
11) Mistreated – Catch the rainbow
12) Guitar solo
13) The last in line
14) Rainbow in the dark
15) The mob rules
16) Man on the silver mountain
17) Long live rock and roll
18) We rock

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