Recensione: Killing On Adrenaline

Di Stefano Risso - 9 Febbraio 2007 - 0:00
Killing On Adrenaline
Band: Dying Fetus
Etichetta:
Genere:
Anno: 1998
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
80

Il 1998 non era certamente un periodo felice per il death metal americano e
mondiale. I grandi act della prima parte del decennio avevano interrotto da un
pezzo di produrre capolavori a raffica, altri erano giunti a un tragico
capolinea, e la scena registrava un preoccupante stagnamento, sorretta
unicamente da band più o meno valide che non riuscivano a raccogliere i successi
che sicuramente gli sarebbero stati attribuiti se solo fossero esplose nel
periodo d’oro. Ma non tutto era perduto, giovani musicisti stavano ponendo le
basi per un nuovo folgorante corso, ripartendo dalle radici più violente del
genere, facendo proprie ed estremizzando ulteriormente le lezioni impartite dai
“big”, dando vita a una scena che rimarrà sempre entro i confini
dell’underground, ma che fu importantissima nel colmare il periodo di assenza
dell’ultima parte degli anni 90.

In questo sottobosco di band emergenti stavano (e stanno tutt’ora, purtroppo)
i Dying Fetus, giunti con questo Killing On Adrenaline al
secondo full-length. Una band che ha dimostrato di possedere sin dagli esordi
una personalità fortissima, definendo un modo di concepire il brutal che ha
pesantemente influenzato i numerosissimi proseliti che da qualche anno a questa
parte stanno saturando il panorama estremo. Uno stile che si mantiene inalterato
da più di dieci anni, e che di volta in volta stupisce per fantasia e capacità
tecniche, un immobilismo sonoro che non tende ad autocompiacersi (grande piaga
del death odierno) ma a perfezionarsi sempre più.

La ricetta vincente dei nostri rimane un marchio di fabbrica ineguagliato di
brutal death fatto di riffoni cadenzati dal groove incontenibile, ovvie
ripartenze a tutta velocità, con importanti commistioni hardcore e thrash metal,
unite a una padronanza strumentale e compositiva di prim’ordine, in grado di
rendere i brani estremamente coinvolgenti e catchy, nonostante la violenza
riversata a fiumi. Killing On Adrenaline è un disco che mantiene
ancora il fascino del prodotto underground, con chitarre ribassate e sature, con
il caratteristico suono secco del rullante e un basso bello pieno. Un feeling
che purtroppo si è perso con i seguenti album dopo il grande salto su Relapse,
che ha permesso alla band produzioni praticamente perfette, mettendo in risalto
i progressi strumentali di cui sono stati capaci questi musicisti.

Da quale lato vogliate osservare la medaglia, potete star sicuri della
qualità della musica che i Dying Fetus regalano ad ogni uscita,
noncuranti dei cambi di lineup che hanno costantemente falcidiato l’integrità
della band, con il solo John Gallagher a fare da collante per i nuovi
arrivati. Il capolavoro assoluto arriverà con il successivo
Destroy the
Opposition
, ma in Killing On Adrenaline le premesse per un
disco col botto c’erano tutte, bisognava solo dare tempo al tempo. Infatti in
quest’album si possono apprezzare diverse soluzioni ritmiche verranno
perfezionate due anni più tardi, sciorinando brani praticamente perfetti come la
coppia iniziale Killing On Adrenaline e Procreate The Malformed
(quasi una suite coi suoi interminabili sette minuti di continue variazioni una
più bella dell’altra), entrambi molto complessi nelle strutture ma
incredibilmente accattivanti. Tra sweep picking, blasting libidinosi, e
tecnicismi vari, si alternano frangenti dalla carica devastante in
Fornication Terrorists
, We Are Your Enemy e Intentional
Manslaughter
, con le ugole gutturali di Gallagher e di Jason
Netherton
a darsi il cambio di continuo, senza rinunciare a brani più
semplici e diretti come Kill Your Mother / Rape Your Dog e Judgement
Day
.

Il drumming di Kevin Talley non ha ancora raggiunto i livelli
mostruosi di Destroy the Opposition (fornendo comunque una prova di tutto
rispetto), così come le chitarre di Gallagher e Brian Latta sono
ancora un po’ grezze rispetto a quanto sapranno fare in seguito –Latta
però abbandonerà la band subito dopo la pubblicazione dell’album-, ma questo non
toglie nulla a un disco di fattura superiore, studiato minuziosamente in tutti i
dettagli, complesso, violentissimo, e per giunta “orecchiabile”. Un disco dei
Dying Fetus
insomma…dovrebbe bastare questo a dire tutto.

Stefano Risso

Tracklist:

  1. Killing On Adrenaline
  2. Procreate The Malformed
  3. Fornication Terrorists
  4. We Are Your Enemy
  5. Kill Your Mother / Rape Your Dog
  6. Absolute Defiance
  7. Judgement Day
  8. Intentional Manslaughter

Ultimi album di Dying Fetus

Band: Dying Fetus
Genere:
Anno: 2012
82
Band: Dying Fetus
Genere:
Anno: 2007
83