Recensione: Master Of Evil/Turn On The Power [MC Reissue]

Di Stefano Ricetti - 1 Giugno 2023 - 11:27
Master Of Evil/Turn On The Power [MC Reissue]
Etichetta: Jawbreaker Records
Genere: Heavy 
Anno: 2020
Nazione:
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72

Fra il 2019 e il 2020 la label svedese Jawbreaker Records in collaborazione con Turborock Productions pubblica l’accoppiata Master Of Evil/Turn On The Power dei Mindless Sinner in musicassetta.

Rispettivamente il debutto su Ep e il primo full length del combo di stanza a Linköping, Östergötland, sempre in terra di Svezia.

Il primo lavoro originariamente vide la luce nel 1983 e il secondo lo seguì tre anni dopo, nel 1986, sebbene fosse stato registrato nel 1984. Queste ristampe, per risultare più accattivanti, contengono entrambe del materiale aggiuntivo. Su Master Of Evil sono presenti sei tracce risalenti a un demo del 1983 appositamente remixate per l’occasione. Turn On The Power viceversa annovera nove bonus track: quattro versioni alternative dei pezzi ufficiali usciti sul full length a suo tempo e cinque canzoni tratte da un demo inciso nel 1986.

Un insieme di materiale interessante per chi non si accontenta mai di andare a riscoprire tutto quanto faccia parte della storia dell’heavy metal mondiale. I Mindless Sinner fanno infatti parte di quel novero di band da culto che non è mai riuscito a raggiungere i livelli di fama di Heavy Load, Torch e Axewitch, tanto per citare altre tre band di colleghi svedesi permanendo in ambito ortodosso.

Già, perché proprio queste due uscite oggetto della recensione incarnano il periodo full heavy metal del gruppo, che poi, a partire da Missin’ Pieces del 1989 abbracciò sonorità legate all’hard rock di stampo commerciale cambiando addirittura il proprio nome nel più semplice Mindless. Per la cronaca, comunque, i Mindless Sinner sono ancora attivi e non perdono occasione per esibirsi, prevalentemente nel loro Paese, tanto che saranno protagonisti sul palco dello Sweden Rock 2023 che si terrà in questo mese di giugno. Su full length poi uscirono, tornando alle varie pubblicazioni, The New Messiah nel 2015 e Poltergeist nel 2020, entrambi a nome Mindless Sinner, segnando una sorta di ravvedimento postumo.

Entrando più nel merito delle due pubblicazioni Jawbreaker Records, sia Master Of Evil che Turn On The Power sono chiaramente figlie della stessa attitudine 100% metallara del periodo. Le influenze british si sprecano, all’interno delle musicassette, così come quelle legate all’HM di stampo tradizionale made in Usa, traducendo in musica un credo inossidabile, marchiato Mindless Sinner, anche a livello di line-up, inalterata per 4/5: Christer Göransson (voce), Magnus Danneblad (chitarra), Jerker Edman (chitarra), Tommy Johansson (batteria) con Christer Carlson che rimpiazza il defezionario Anders Karlsson al basso.

Si passa dalle scoppiettanti “Broken Freedom”, “Screaming For Mercy”, “Live and Let Die”, “Here She Comes Again” alle cavalcate (“Master Of Evil”) a brani più ragionati quali “Left Out on my Own” senza che manchi la robusta ballatona di turno, nel caso specifico “Tears of Pain”.

Il metallo dei Mindless Sinner è quanto di più tradizionale si possa immaginare in quel momento, ossia a cavallo fra la metà degli anni Ottanta. A tratti acerbo ma fottutamente ficcante, per chi non ha la puzza sotto al naso. Sonorità e produzioni che ricordano molto da vicino certune uscite dello stesso periodo made in Italy, per intenderci. Premesso questo, Master Of Evil e Turn On The Power sono quindi in grado di non deludere le moltitudini di fan dediti e fedeli a quelle sonorità, oggi come allora.

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti

 

 

 

 

 

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