Recensione: One Of Them
Il sound diretto, la convinzione di picchiare duro e non rimanere ancorati all’etichetta grind sono gli elementi principali che i Cadaveric Crematorium usano per dare seguito all’acclamato “Grindpeace”.
A distanza di quattro anni cambiamenti di line-up e stilistici hanno accompagnato in giro per il Mondo il combo, che si rinnova sostituendo il batterista Parla con Gerro e non rimpiazzando il chitarrista P.jad, diventando in pianta stabile un quartetto. L’affilatissima chitarra di Willi si sobbarca un’enorme mole di lavoro, sia in zona riffing che in fase solistica, dettando andamenti e atmosfere durante tutto il percorso concept di “One Of Them”.
Il bagaglio tecnico del quartetto bresciano gli permette di spaziare su più fronti e non precludersi nessuna possibilità; durante l’intero platter possiamo seguire diverse soluzioni, sempre determinate dal ‘cadaveric sound’, caratterizzato da un amalgama che va oltre i sedici anni passati insieme on the road. La miscela dei Nostri è di quelle che incendiano: batteria e basso dettano tempi e sezioni creando terreno fertile sul quale Dr. può esprimersi al meglio. Il suo ampio range vocale è sicuramente l’arma in più – con le escursioni dai brutali bassifondi fino allo screaming schizoide – che rende il sound aggressivo, ma allo stesso tempo paranoico e folle.
L’intro “Alfa” è solo un assaggio per la vera opener “Smiling And Farting” che recita: «abbandonate il campo adesso o sarà troppo tardi per fuggire sotto la raffica di colpi fusi tra grind e death metal». Se siete sopravvissuti, eccovi una dose di radiazioni “Beta”, di cui siamo tutti responsabili, che surriscaldano l’aria nella tiratissima “Supercharged Sun”. Sirene, chitarra in feedback e una conversazione walkie-talkie sono l’intermezzo “Gamma”, che apre le porte a “The Protected”, dove regnano stop‘n’go, cambi di tempo, scambi tra gli strumenti che conducono a una sezione centrale di stampo ethnic/ambient su tempi dispari, prima di riprendere la folle corsa verso il finale. “Delta” accoglie la chitarra acustica di Willie tra arpeggi e armonici, mentre un esercito marcia verso “WWIII”, altro ottimo esempio di coesione d’intenti tra i quattro, che insistono nel matematico gioco dei tempi dispari in “The Mutants” e in “Genetic Corruption”, dove emerge l’ottimo lavoro in fase solistica della chitarra, tra sweep e scale micidiali, cui si contrappone la grave voce di Dr. Il basso solo di Necrom in “Theta” termina con un urlato «shut in the head» e un colpo che dà il via a “They’re Back”, dove Dr. mette ancora in mostra il suo lato più brutale, degno concorrente dei più acclamati vocalist sulla scena. “Lambda” e “Omicron” fanno da sandwich a “It’s Enough”, che riporta i Cadaveric Crematorium sull’amato terreno grind, spezzato ancora una volta da ritmiche dispari e riffing killer. “Infected Scientist” è intrisa di death metal dall’inizio alla fine, con cambi di tempo e ritmiche mozzafiato, che si fonde nella melodica “Sigma”, dove un bicchiere frantumato fa da sfondo a una chitarra acustica che accompagna un banchetto culinario. Il banchetto termina in “Zombies Will Dominate”, i cui caratteristici intermezzi swing conducono all’outro “Omega”, che nel vocabolario ‘cadaveric’ rappresenta la fine dell’uomo vivo.
Convincente prova per i Cadaveric Crematorium, che dimostrano ancora una volta di essere tra le più ispirate realtà nostrane, che possono continuare a entusiasmare i loro fan, tenendo testa a storiche blasonate band con il loro ‘cadaveric sound’, che comprende – oltre a tutte le cose descritte – un elevato e caratteristico livello di demenza.
Vittorio “VS” Sabelli
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Tracce:
1. Alfa 1:06
2. Smiling And Farting 3:25
3. Beta 0:23
4. Supercharged Sun 2:47
5. Gamma 1:29
6. The Protected 4:53
7. Delta 1:16
8. WWIII 3:22
9. The Mutants 4:19
10. Genetic Corruption 3:28
11. Theta 1:03
12. They’re Back 2:16
13. Lambda 0:10
14. It’s Enough 3:48
15. Omicron 0:12
16. Infected Scientist 4:59
17. Sigma 0:57
18. Zombies Will Dominate 2:40
19. Omega 0:52
Durata 43 min.
Formazione:
Dr. – Voce
Willi – Chitarra
Necrom – Basso
Gerro – Batteria