Recensione: Parallaxe

Di Eugenio Giordano - 7 Marzo 2004 - 0:00
Parallaxe
Band: Parallaxe
Etichetta:
Genere:
Anno: 2004
Nazione:
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66

I francesi Parallaxe sono la vera rivelazione in ambito prog metal di questi primi mesi del 2004, questa band è composta da quattro musicisti straordinari e ispirati che hanno firmato un album strumentale di massimo valore tecnico e con un potenziale espressivo innegabile. I Parallaxe non sono semplicemente autori di una musica raffinata e ambiziosa ma certamente sono dei musicisti dal grande gusto compositivo, capaci di generare emozioni in chi li ascolta senza limitarsi a eseguire esercizi tecnici come fanno tante altre band progressive oggi in attività.

Non è facile esordire con un lavoro come questo “Parallaxe”, in un’ora di musica strumentale i nostri francesi hanno concentrato melodie efficaci, passaggi graffianti e aggressivi, una sezione ritmica cambievole e coinvolgente oltre ad essersi spinti in sperimentazioni musicali di grande caratura compositiva che non deluderanno gli amanti del genere. I Parallaxe possiedono una personalità artistica matura e convincente che li avvicina sensibilmente allo stile delle band progressive americane degli ultimi anni, su tutti i Liquid Tension Experiment del primo lavoro, ma non mancano contaminazioni provenienti da altri generi, come il blues o il jazz. La componente principale della musica dei Parallaxe è identificabile nelle chitarre melodiche e nelle parti di tastiera che generano un connubio sonoro avvolgente ed elegante senza mai risultare prolisse o ripetitive. Certo questo “Parallaxe” non è un disco facile da comprendere e richiede una serie di ascolti per poter essere apprezzato in pieno, innegabilmente il gruppo francese ha poco a cui spartire con gli ascolti medi di un metallaro come il sottoscritto, con questo non voglio togliere nulla all’energia e al dinamismo di questi ragazzi. In ogni caso vi consiglio di avvicinarvi a questo lavoro solamente se siete degli amanti del progressive e se già possedete una certa esperienza in merito, altrimenti rischierete di annoiarvi molto ascoltanto questi francesi. I Parallaxe non sono ancora accasati presso nessuna label europea e hanno scelto di produrre “in casa” il loro primo disco, questo non significa che il risultato sia tecnicamente inferiore a quanto prodotto nel circuito discografico ufficiale, il debutto dei Parallaxe è un cd molto professionale e competitivo che non ha nulla a cui spartire con il livello sonoro medio delle demo e delle autoproduzioni. Il disco si apre con “Acousmatique” una raffinata composizione progressiva che alterna parti ritmiche molto tecniche e un gusto melodico innegabile, gli otto minuti di durata non guastano assolutamente la riuscita del brano che si dimostra fruibile e snello in ogni suo passaggio. La seconda composizione “Paradoxe” si rivela molto ambiziosa ed elaborata, questo brano mostra l’anima progressiva della band francese e richiede certamente una serie di ascolti per poter essere apprezzata in pieno, il talendo dei Parallaxe emerge in maiera netta in ogni frangente del brano. La successiva “In extremis” presenta un interessante equilibrio compositivo tra sperimentazione e melodia, i quattro francesi sanno dosare con gusto la tecnica senza rinunciare all’emozione necessaria per coinvolgere chi ascolta. Il disco prosegue con “y2k” una composizione articolata e complessa dove i nostri si muovono con sapienza tra parti melodiche e rapidi cambi di tempo, gli spunti progressivi non mancano e il brano si rivela tra i più ispirati del disco. Bellissima “Bwv fantasie” lascia spazio a evidenti contaminazioni classiche nelle parti di tastiera, qui i Parallaxe dimostrano di conoscere perfettamente la muscia classica del novecento e in particolare mostrano una capacità compositiva veramente sconcertante, non si tratta di un brano semplice ma da solo sazierà anche gli ascoltatori più esigenti. In conclusione viene proposta “Indian” una composizione di diciassette minuti, decisamente ambiziosa e complessa, dove i Parallaxe inseriscono contaminazioni e atmosfere indiane di grande gusto artistico. In breve il pezzo si rivela un vero disco nel disco mostrando ancora una volta l’ispirazione della band francese unita a una competenza tecnica assolutamente indiscutibile.

Vi consiglio di fare un salto sul sito della band per ascoltare alcuni estratti del disco, se siete interessati a questo lavoro potete chiedere informazioni presso parallaxemusic@free.fr ,la band distribuisce il disco direttamente tramite il sito. In ogni caso credo che un lavoro come questo sia dedicato a chi ama il prog metal nella sua veste più elaborata e tecnica, quindi se non siete abituati a soluzioni ambiziose e sperimentazioni sonore credo non troverete molto interessante questo lavoro.   

1 Acousmatique

2 Paradoxe

3 In extremis

4 Y2k

5 Bwv fantasie

6 Indian

 

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