Recensione: Phantomime [EP]

Di Antonio Miele - 25 Maggio 2023 - 2:02

I Ghost tornano sulle scene a un anno di distanza dal bellissimo “Impera” e lo fanno con l’ennesimo EP. Continua la ‘tradizione’ di Tobias Forge, alias Papa Emeritus, di far uscire EP di cover dopo ogni album. L’ha fatto nel 2013 con “If You Have Ghost”, nel 2016 con “Popestar” (ad eccezione dell’inedita “Square Hammer”) e nel 2019 con “Seven Inches Of Satanic Panic”. Stavolta è il turno di “Phantomime”, in cui troviamo canzoni di artisti parecchio diversi tra loro come Television, The Stranglers, Genesis, Iron Maiden e addirittura Tina Turner!
Si nota subito una certa continuità con “Impera” dalla copertina che, appunto come sull’album dello scorso anno, raffigura un Papa Emeritus in versione ‘Terminator’. E poi si percepisce la stessa atmosfera permeata di anni ’80 grazie anche ai musicisti (i Nameless Ghouls) che accompagnano Tobias ormai da “Prequelle” e che hanno elevato i Ghost a fenomeno sempre più internazionale grazie alla loro bravura. Ma veniamo alla musica.
L’EP parte con “See No Evil” dei Television contenuta nell’album del 1977 “Marquee Moon”. In realtà si tratta del brano meno riuscito; da salvare la produzione e l’assolo che comunque era bello anche nella versione originale.
Si prosegue con “Jesus He Knows Me“, il livello più alto e il classico caso della cover che suona anche meglio dell’originale. Non sorprende affatto la scelta di questa canzone dei Genesis che è una satira del televangelismo americano. È stata infatti originariamente pubblicata in un periodo nel quale molti telepredicatori come Tilton, Bakker, Lea e Hinn erano sotto inchiesta con l’accusa di estorsione ai propri fedeli, dietro la promessa della “salvezza eterna”.
Un inizio molto ‘doorsiano‘ apre “Hanging Around” che Forge ha dichiarato di aver scelto perchè nel testo si cita Cristo… furbacchione! Molto bello l’assolo di chitarra e in generale l’equilibro di tutti gli strumenti.
E si arriva alla nota dolente per i metallari vecchio stampo che hanno sempre mal digerito i Ghost. Ve li immaginate alle prese con la cover di un brano degli intoccabili Iron Maiden? Ecco fatto! Parte una bella versione di “Phantom Of The Opera“: strumentalmente ineccepibile, con la cavalcata di basso alla Harris riprodotta fedelmente, risulta ovviamente diversa nel cantato. Il buon Paul Di’Anno si metta l’anima in pace, a noi è piaciuta anche cantata così, dopo più di quarant’anni.
L’EP si chiude con “We Don’t Need Another Hero“, scritta da Tina Turner per la colonna sonora del film “Mad Max” del 1985. Il brano ha una chiara impronta hard rock; sembra la classica canzone da portare nelle arene e negli stadi che probabilmente sono la direzione dove vogliono andare gli svedesi.
E rifacendosi al titolo, non abbiamo bisogno di un altro eroe perchè l’eroe l’abbiamo già e si chiama Tobias Forge!

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