Recensione: Pins and Needles

Di Riccardo Angelini - 4 Aprile 2007 - 0:00
Pins and Needles
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Anno: 2007
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59

Sembra averci preso gusto. Dopo l’esordio solista avvenuto a inizio 2005 con il positivo “Faces” (corredato da CD extra ripubblicato pochi mesi più tardi col titolo “W.A.R.P.E.D.”), Chris Caffery torna sulle scene con il suo secondo album in solo. “In solo” per modo di dire, visto che “Pins and Needles” chiama a raccolta quasi una dozzina di ospiti per riprendere ed enfatizzare alcuni dei tratti peculiari già emersi nel predecessore: potenza ed eclettismo. Lo stesso Caffery, non pago delle sei corde, si ripropone dietro al microfono, imponendo la ruvidità del suo timbro su tutte e quattordici le canzoni presentate (bonus-track inclusa).

La tracklist si propone densa e ben nutrita, affidandosi a brani perlopiù contenuti tra i tre e i cinque minuti. La maggior parte di questi si affida a strutture talvolta anche ricercate ma sempre dirette e immediatamente fruibili, con riff massicci e potenti bene in evidenza, a cavallo tra un thrash e un power americano contaminati da qualche influenza alternative. La title-track rappresenta da questo punto di vista il manifesto dei contenuti dell’album: energica e massiccia, elegge le chitarre dominatrici incontrastate della scena, affidandole alla scorta di un cantato consapevolmente debitore di Jon Oliva. Resta comunque piacevole il timbro di Chris, decisamente migliorato sotto il profilo del controllo rispetto ai tempi di “Faces”. Tuttavia, già dal primo ascolto sorgono alcune perplessità. Innanzitutto non convincono del tutto le sonorità moderniste delle chitarre, cui forse avrebbe giovato un sound più schiettamente grezzo e viscerale. Inoltre paiono del tutto fuori luogo le timide tastiere, che non sembrano riuscire a trovare la loro dimensione nelle atmosfere sulfurea del brano, ritrovandosi così schiacciate e relegate sullo sfondo. Le cose non cambiano più di tanto né con la corpulenta “Sixty-Six”, nonostante il bridge rallentato promettesse bene, né con l’altalenante “Torment”, che rovina la buona sinergia voce/chitarra con un giro di keys a dir poco fuori luogo. Non resta molto spazio alla melodia, che si rifugia nell’ibrido hard rock/power metal “Chained”, non certo un capolavoro ma a conti fatti uno dei pezzi migliori dell’album, finalmente capace di trovare un buon equilibrio tra sei corde e tasti d’avorio.
I momenti migliori coincidono con i (pochi) brani in cui fa capolino l’ispirazione Savatage: estemporaneo quanto gradevole il binomio acustico-strumentale “Qualdio”/”The Temple”, intrigante nonostante il refrain un po’ scialbo l’orientaleggiante Metal East, da salvare anche la dirompente “Sad”, impreziosita da un assolo di Alex Skolnick, nonostante l’intervento (di nuovo inopportuno ma fortunatamente breve) delle tastiere.
Purtroppo però la scaletta prevede anche buchi nell’acqua quali la sguaiata “Ygbfkm” e l’insulsa “Worms”, che neanche un estemporaneo assolo al sax di Caffery riesce a riportare a galla. In effetti sembra che questa volta l’axeman di Savatage e Trans-Siberian Orchestra abbia tentato di prendere le distanze dalle band che lo hanno reso famoso, attingendo perlopiù dai Doctor Butcher e aggiungendo alla ricetta sprazzi jazz, funky, sinfonici o persino nu-metal. Il risultato finale avrebbe potuto anche riservare qualche sorpresa, ma la scarsa vena del songwriting non ha lasciato scampo.

È ancor più spiacevole trovarsi a dover giudicare severamente un simile disco, non solo per il rispetto che si porta al musicista, ma anche per la simpatia che si nutre verso il personaggio. Stima e rispetto tuttavia non bastano a garantire una piena promozione a “Pins and Needles”, che nonostante tutti gli sforzi e i buoni propositi finisce in breve tempo per annoiare. I fan dei Savatage si avvicinino con cautela, rischiano di rimanere scottati.

Riccardo Angelini

Tracklist:
01. Pins & Needles
02. Sixty-Six
03. Torment
04. Walls
05. YGBFKM
06. Sad
07. Chained
08. Worms
09. Crossed
10. The Time
11. Metal East
12. Qualdio
13. The Temple
14. Once Upon A Time (bonus track)

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