Recensione: Saga Of Darkness 1988-2018

Di Stefano Ricetti - 20 Novembre 2022 - 12:00
Saga Of Darkness 1988-2018
Etichetta: F.O.A.D. Records
Genere: Black  Hardcore  Punk 
Anno: 2020
Nazione:
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Ugo Scarsi era un entusiasta dell’heavy metal. Nel corso della sua militanza aveva abbracciato parecchi filoni della musica dura, riuscendo sempre a superare i momenti di impasse legati alle piccole e alle grandi delusioni che costellano il cammino artistico di qualsiasi band underground. Molti lo ricordano come leader degli Aspes, gruppo prevalentemente heavy metal che nel 1994 fece uscire un cd omonimo. Successivamente con gli Sluter, glam metal allo stato brado, autori di un 45 giri, Halloween ’75, uscito per Umbrella Records. In entrambe le esperienze, Scarsi si presentava col face painting d’ordinanza, per nulla obbligatorio ma retaggio di un oscuro passato, che la F.O.A.D. Records, sempre attentissima al lavoro di restauro dei frutti dell’archeologia metallica tricolore ha ben pensato di riportare a galla nel 2020, per il tramite di Saga Of Darkness 1988-2018, in doppio ellepì gatefold. Una succosissima operazione che prevede anche un inserto a libro di 21×30 centimetri di venti pagine contenente una breve intervista a Ugo seguita da una serie di foto, ritagli di giornale, appunti, testi di canzoni, copertine di demo, flyer, disegni. Insomma tutto quanto fece Sagatrakavashen, per l’appunto il nome di questo suo progetto primordiale.

Trattasi di una one-man band che Scarsi, con lo pseudonimo di “Pentacular”, mette in piedi nel 1988. L’isolazionismo diverrà poi una costante, nel suo cammino musicale, con qualche rara eccezione. Una brava persona, Ugo, sebbene piuttosto rigido su determinati aspetti, particolarità che gli precluderà parecchie possibilità. Forza Arcana è il primo vagito ufficiale di  Sagatrakavashen, nello stesso anno. Sei pezzi di proto black metal venato di punk, dal suono catacombale, a tratti cacofonico. L’anno successivo si assiste all’entrata in formazione di Simone “Satanic Drums” Della Bona e il prodotto del duo prende le sembianze del secondo demo, Sexual Lust. La leggenda narra anche di un concerto, l’unico della storia dei ’Saga, tenutosi nel marzo 1989 di fronte a poche manciate di persone, con Ugo in versione Quorthon in veste sia di mangiafuoco che ovviamente di musicista. Tornando alla musicassetta, essa contiene sette tracce delle quali due interpretate in lingua italiana in continuità con quanto espresso nella release precedente con l’aggiunta di un pizzico di vena hardcore. Riascoltare la title track oggi non può che rendere merito una volta di più a “Pentacular” per quanto precorresse i tempi. Per certi versi, infatti, il tiranese anticipò le trame di quella che sarebbe poi esplosa qualche tempo dopo e conosciuta come prima ondata del black metal norvegese.

La miscela musicale concepita all’interno delle oscure stanze della Crypt of Sagatrakavashen, meno prosaicamente la cantina di proprietà dello stesso Scarsi è infatti figlia bastarda di un mix fra Hellhammer, Bathory, Bulldozer e gli obbligatori Venom, con l’aggiunta di una carica di credo inaudita. Beninteso: la resa sonora è quella che è, tipica dei demo anni Ottanta, a essere buoni, nonostante la prosa roboante utilizzata per descriverne le caratteristiche. Lo spirito misantropico del team principal evidentemente colpisce ancora perché il terzo capitolo della saga, Borealis del 1991, torna a essere ad appannaggio di una one-man band. Rispetto ai predecessori prevale l’allure hardcore. Da segnalare la semi ballad “Marilou”, interessante se meglio curata ma decisamente fuori contesto, rispetto al resto del lotto. Per qualche anno calano le tenebre sui Sagatrakavashen e il risveglio ufficiale avviene solamente nel 2019 quando, sempre per Umbrella Records, esce il vinile Omega Lucerna Onirica. Otto tracce spalmate su due facciate fra le quali spiccano la cover di “Stakk Attakk” dei Wrathchild, band senza dubbio affine alle pulsioni glam rock del valtellinese e un’altra cover ipervitaminizzata, “Lucilla”, dei “suoi” Sluter. Scarsi, notoriamente avverso alla tecnologia, anche quella di semplice fruibilità, ha continuato i vari rapporti epistolari con alcuni addetti ai lavori per il tramite di lettere scritte a mano e telefonate da apparecchio fisso. Non stupisce più di tanto, quindi, che anche il materiale più recente, quello comparso su Omega Lucerna Onirica, sia stato inciso e realizzato con la sempiterna attrezzatura d’antan che diede vita a Forza Arcana.

Saga Of Darkness 1988-2018 racchiude l’intera produzione griffata Sagatrakavashen, con il tutto opportunamente rimasterizzato appositamente per essere poi cristallizzato su vinile. Un’uscita atta a fissare per sempre nonché celebrare sacrosantamente una delle più mostruose creature metalliche del nostro Paese, che nello stesso tempo contribuisce a restituire la convinzione che Scarsi fosse un anticipatore dei tempi, sebbene troppo spesso incompreso. Fautore di un duro do it yourself sino alla fine e a 360°, dalla promozione agli abiti di scena agli orpelli da concerto, in onore alle proprie influenze punk, che mai dimenticherà.

Ugo è purtroppo venuto a mancare il 30 giugno di quest’anno (2022), a soli 52 anni, per malattia. Che riposi in pace nella sua Tirano, in provincia di Sondrio, altissima Lombardia, terra che amava profondamente e che aveva ampiamente narrato per il tramite della musica dei Sagatrakavashen. A modo suo, ovviamente.

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti      

 

 

 

 

 

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