Recensione: Shadows Of The Night [Reissue]
Dark Heart, da Northallerton, Inghilterra. Combo autore di un solo album, Shadows Of The Night, oggetto della recensione. Anno 1984, periodo Nwobhm. Come spesso accade la label polacca Metal Mind sforna chicche interessanti, nella fattispecie il disco per la prima volta esce in Cd: 1000 copie rimasterizzate e numerate, su supporto digipak.
La stranissima copertina – limitatamente ai prodotti HM -, viene riproposta tale e quale all’originale dell’epoca e il booklet non offre particolari spunti: quindi niente foto inedite e memorabilia varie ma di fatto solo l’ingrandimento del viso della signora ritratta. Curioso, ma non da urlo, il retro della cover cartonata, contenente la mini storia della band.
Nati dalle ceneri dei Tokyo Rose, musicalmente i Nostri si muovono su coordinate stilistiche associabili a contemporanei del calibro di Diamond Head, Savage, Jaguar, Sparta, Chariot e Satan. La voce del singer Phil Brown in alcuni passaggi rimembra tale Vincent Fournier, aka Alice Cooper, caratterizzando con un alone di oscurità tutto quanto proposto dal combo inglese.
All’interno dei nove brani proposti spiccano il potenziale singolo Don’t Break The Circle – probabilmente il pezzo che ha fatto intravedere al quintetto un minimo di luci della ribalta -, No Time For Turning, Turn Of The Tide (trasognata e sepolcrale) e l’inno Give It All For Love.
Successivamente a questo disco i Dark Heart si sfilacciano, subiscono sensibili cambi di line-up e nel 1987 vede la luce il misterioso singolo Straight From The Heart. Il successo è ancora lontano e lo split è inevitabile: più tardi nascono gli Holosade e il batterista Ian Thompson dà vita ai Battleaxe, ensemble che saprà ritagliarsi degli spazi sicuramente superiori al “Cuore Oscuro”.
Di certo non fondamentale, Shadows Of The Night rappresenta un mattone comunque importante all’interno della New Wave metallica britannica degli anni Ottanta. I Dark Heart non sono passati attraverso la leggenda come altre “One album band” a livello dei Mythra ma hanno contribuito a movimentare la fredda Inghilterra con un HM roccioso e per certi versi affascinante, da buoni comprimari. Un minimo di gloria postuma, obiettivamente, la meritano anche Loro.
Stefano “Steven Rich” Ricetti
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Tracklist:
1. Shadows of the Night
2. Dangerous Games
3. No Time for Turning
4. Teaser
5. Don’t Break the Circle
6. Shout It Out
7. Giving It All For Love
8. Coming Home
9. Turn of the Tide
Line-up:
Phil Brown – Vocals
Alan Clark – Lead Guitar
Steve Small – Rhythm Guitar
Colin Bell – Bass Guitar
Ian Thompson – Drums