Recensione: Suffer And Die

Di Matteo Bovio - 19 Gennaio 2005 - 0:00
Suffer And Die
Band: Dysmorfic
Etichetta:
Genere:
Anno: 2004
Nazione:
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65

Seguo da non poco i Dysmorfic, una delle band dell’underground italiano più gettonata. I loro passati lavori, qui raccolti parzialmente, sono stati un ottimo biglietto da visita, che ha messo in mostra le loro potenzialità e la loro integrità sonora. Questo full-lenght non è una semplice raccolta di vecchio materiale: in apertura abbiamo infatti 15 tracce inedite, naturali prosecuzioni del sound che sin oggi li ha contraddistinti. Un album che dunque strizza l’occhio anche ai fan di vecchia data.

Da un breve ascolto delle canzoni inedite emerge la voglia del gruppo di continuare a tirare dritti per la propria strada: ancora una volta la formula si ripete, restituendoci un gruppo in forma e fedele a sè stesso. La scritta sul margine dell’inlay, “Epileptic Grind Terror”, non è poi tanto una pacchianeria, come ad un primo impatto potrebbe sembrare: caratteristica tipica del Grindcore dei nostri è infatti un certo modo di intendere i riff, schizzati e ricchi di dissonanze. La base ritmica è sempre molto veloce, e il sound complessivamente non brilla per potenza ma è molto secco.
Non vi aspettate miracoli dalla registrazione, ma devo dire che i suoni delle nuove canzoni non sono niente male: si adattano perfettamente al lavoro chitarristico e non appiattiscono lo slancio delle composizioni. Purtroppo l’esecuzione non è sempre precisa: se entro certi margini è possibile sorvolare su questo punto, in certi momenti la mancanza di coesione tra le varie parti smorza l’impatto globale del lavoro.

Qualche parola ovviamente anche sul vecchio materiale. Tolta “Party In Rome“, tratta dalla compilation Dradnaught, ho una certa familiarità con tutti gli altri brani presenti; i lavori proposti infatti non sono di reperibilità particolarmente ostica. E’ stato tuttavia una buona idea quella di raccogliere su un’unica uscita queste brevi immagini musicali del passato del gruppo.
In particolare lo split con gli Ulcerrhoea e l’ep Born To Be Fucked si rivelano molto affini alle nuove tracce. Lo stile è indicativamente lo stesso, anche se l’esecuzione si fa un po’ più scomposta e la registrazione è più rozza. Nel complesso si ha comunque modo di apprezzare il loro stile, pazzoide e allo stesso tempo d’impatto. Simpatica la cover dei Ramones.

Lo split con i Drogheda ci mostra invece un gruppo più legato per certi versi al Death Metal (suoni, accordature e cantato), con un riffing più regolare che scivola attraverso territori Crust / Grind e altri più tipicamente Metal. La registrazione tende ad appiattire i brani, e in linea di massima penso che questo lavoro non sia all’altezza del resto della produzione della band. Troppo approssimativo, troppo povero di mordente, troppo scostato dallo stile che rende personali i Dysmorfic.

Suffer And Die è dunque un buon lavoro, che spero dia un degno risalto a questa onestissima formazione. Miracoli ancora non se ne sono visti, ma questo nè smorza le aspettative per il futuro nè vuole sminuire quanto di buono ci hanno proposto sin ora. Un album che non suona certo come una raccolta campata per aria, destinato sia a chi già conosce il gruppo sia a chi è al primo approccio.
Matteo Bovio

Tracklist
01. Grey Nothingness
02. You Hate Me / You Don’t Know Me
03. Don’t Feed The Bastards
04. Imperialistic Fat
05. Wrong Your Rights
06. Feaders
07. Mistaken Judgements
08. Let Down Again
09. Bardcode
10. Walls To Self-Expression
11. I Disdain
12. You Disgust Me
13. Trust
14. Bite The Byte
15. Merda (Woytjla cover)
16. Assmouth
17. Fake
18. Short Story
19. Blind
20. I Can’t Stand
21. Cecità Mentale
22. Violence Is The Way
23. Fuck You, Idiot!
24. Blitzkrieg Bop (Ramones cover)
25. Forcefed
26. Nothing
27. Punk?
28. Ignorance / Lies
29. Party In Rome
30. Human Waste
31. Psychopathia Sexualis
32. Life
33. When You Die
34. Abomination
35. Beating The Dead

(Tracce 16-24 dall’ep Born To Be Fucked; tracce 25-28 dallo split Ep con gli Ulcerrhoea; traccia 29 dalla compilation Dradnaught; tracce 30-25 dallo split con i Drogheda)

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