Recensione: Sum of Our Shadows
Gli All of My Shadows sono una band italiana che si affaccia sulla scena metal con il demo “Sum of Our Shadows“, tre brani che servono da dichiarazione d’intenti. Fin da subito emerge una forte personalità stilistica: il sound affonda le radici nel melodic death metal, ma si arricchisce con innesti groove e tratti di modernità che non passano inosservati.
Una modernità che si traduce in creatività e originalità, grazie a un mix ben calibrato di death tecnico, metal classico e post-thrash, il tutto amalgamato da un gusto melodico sofferto che richiama alla mente i Dark Tranquillity della fine degli anni ’90.
Il growl è potente e ispirato: ruggente, a tratti brutale, con un timbro che ricorda Benton, capace di vestire i brani d’oscurità e creare piacevoli contrasti nei momenti più cadenzati. Le parti soliste si fanno notare soprattutto in “Adamantine“, con qualche spunto sparso negli altri pezzi, lasciando comunque intravedere buone potenzialità anche sul fronte chitarristico.
La produzione, seppur grezza, risulta funzionale all’obiettivo del demo: presentarsi al mondo metal e dire “ci siamo anche noi, e questo è solo un assaggio di ciò che possiamo fare”.
“Sum of Our Shadows” è una demo di tutto rispetto che rivela una band con abilità compositiva, conoscenza della musica e delle varie correnti artistiche che l’hanno caratterizzata, idee chiare e personalità, capace di costruire momenti introspettivi, inattesi ed espressivi. Un bel risultato!
Teneteli d’occhio: promettono molto.