Recensione: Tell No Tales

Di Mauro Gelsomini - 4 Agosto 2002 - 0:00
Tell No Tales
Band: TNT
Etichetta:
Genere:
Anno: 1987
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
88

Personalmente considero l’AOR uno dei generi più difficili per un musicista, essendo un terreno battutissimo, considerato da molti la strada più facile verso il successo, grazie alle sue caratteristiche catchy. Oltretutto si tratta di un genere in cui sperimentare può a volte costituire un controsenso, ma è innegabile che il livello tecnico richiesto per suonare in una determinata maniera è proibitivo per una vasta fetta di aspiranti star. D’altra parte, i gruppi sottovalutati sono parecchi, a cominciare dai talentuosi TNT. Con un livello tecnico di assoluta eccellenza, la band norvegese bissa a distanza di tre anni l’ottimo debut (il più metallico “Knights Of New Thunder”) con questo “Tell No Tales”, che al botteghino ha un buon riscontro, non riuscendo però a sfondare nel mainstream, pur vantando una buona diffusione tra le emittenti radiofoniche americane e su MTV. La “colpa” di ciò potrebbe essere attribuita forse al marcato carattere europeo della musica dei TNT, che non ha fatto sufficientemente presa sul mercato statunitense, all’epoca dominato da mostri sacri come Europe e Scorpions.
La produzione risulta cristallina, quasi fredda, mentre il songwriting colmo di cliché macchia un po’ la prestazione del quartetto.
Ad impreziosire ulteriormente il pop-metal dell’album arriva Tony Harnell (chi ha detto Riot?), cantante dotato di una sorprendente estensione, timbrica a metà strada tra Joe Elliot e Ian Parry, che si affianca al funambolo della chitarra Ronni Le Tekro (miglior chitarrista dell’anno su molte riviste del settore). A completare il gruppo, Morty Black al basso e Diesel Dahl alla batteria.
Divenuto con gli anni un vero e proprio cult, “Tell No Tales” risulta l’apice toccato dalla vena compositiva dei TNT, che vantano una storia di ben 17 anni. Tra gli indimenticabili brani, imperdibili perle di pomp AOR sono “Everyone’s A Star”, “10,000 Lovers (In One)”, “As Far As The Eye Can See”, “Listen To Your Heart”, in cui gli influssi di band più note come Queen e Magnum sono palesi. Leggermente più oscura ma pur sempre orecchiabile nel chorus è “Desperate Night”. Sapphire è una strumentale neoclassica, con tanto di clavicembalo in Stratovarius-style, apprezzabile per non essere esagerata nella lunghezza (inutili davvero tante elucubrazioni sintetizzate…). E’ l’ora anche per la struggente e melensa Child’s Play, prima di arrivare alla meravigliosa “Northern Lights”, una delle più sognanti ballad mai scritte (provate ad ascoltarla e giurate di non averla mai sentita prima…). La title-track è una sferzata di power-metal neoclassico, invidiabile quanto, ahinoi, breve. Come tutto il disco, del resto (solo 30 minuti), che scorre via con una rapidità impressionante, un fulmine a ciel sereno che non potrà lasciarvi indifferenti.
Per quanto mi riguarda, è da avere ad ogni costo.

    1.   Everyone’s a Star
    2.   10, 000 Lovers (In One)
    3.   As Far as the Eye Can See
    4.   Sapphire
    5.   Child’s Play
    6.   Smooth Syncopation
    7.   Listen to Your Heart
    8.   Desperate Night
    9.   Northern Lights 
  10.   Incipits 
  11.   Tell No Tales

Ultimi album di TNT

Band: TNT
Genere: Hard Rock 
Anno: 2018
65
Band: TNT
Genere:
Anno: 2011
80
Band: TNT
Genere:
Anno: 2008
50
Band: TNT
Genere:
Anno: 1992
78
Band: TNT
Genere:
Anno: 1989
92
Band: TNT
Genere:
Anno: 2006
68