Recensione: Temporal

Di Lorenzo Bacega - 20 Dicembre 2008 - 0:00
Temporal
Band: Shadrane
Etichetta:
Genere:
Anno: 2008
Nazione:
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82

Era l’inverno del 2001 quando Vivien Lalu, tastierista francese di belle speranze nonché figlio di musicisti dediti al prog rock settantiano, inizia a dare forma al progetto Shadrane (inizialmente con monicker Kharma) in seguito allo scioglimento dei suoi Mind’s Orchard: con l’aiuto del vocalist Hubi Meisel (ex Dreamscape), del chitarrista Joop Wolters e del batterista Anders Johansson (Hammerfall, Y.J.Malmsteen) inizia a registrare alcuni demo (che avrebbero dovuto essere parte integrante di un disco, poi accantonato, dal titolo Neurastasia) da inviare a varie etichette discografiche nella ricerca di un contratto. Con il passare del tempo Vivien ha collaborato a numerose uscite discografiche (Mind’s Eye, Tomorrow’s Eve, i due album solisti di Hubi Meisel giusto per citarne alcune), ha pubblicato un album solista nel 2005 (Oniric Metal) ed ha raggiunto una discreta notorietà in patria come compositore di alcune produzioni per il piccolo e il grande schermo. A distanza di sette anni dalla nascita del progetto Shadrane, dopo numerosi annunci, ritardi e improvvise cancellazioni, vede finalmente la luce il tanto atteso debutto discografico intitolato Temporal.

Accanto a Lalu, tastierista e principale songwriter del gruppo, ritroviamo ancora una volta il chitarrista olandese Joop Wolters, membro fondatore e colonna della band. La sezione ritmica è invece composta dagli americani Matt Bissonette (Joe Satriani, David Lee Roth) al basso e Gregg Bissonette (Steve Vai, David Lee Roth) alla batteria, mentre alla voce si alternano gli svedesi Göran Edman (Y.J. Malmsteen, Karmakanic), Henrik Båth (Darkwater) e Björn Jansson (Beyond Twilight, Ride the Sky). Accanto a questa solida line up si vanno inoltre ad aggiungere numerosi ospiti di spessore che per l’occasione si sono prestati al progetto, impreziosendolo ulteriormente. Il genere proposto da questi Shadrane è un progressive metal di ampio respiro caratterizzato da melodie sempre suggestive, abbastanza semplici e di facile presa: nonostante il livello tecnico dei musicisti coinvolti sia di primissimo livello le composizioni infatti non si lasciano mai andare in esasperate divagazioni e virtuosismi fini a sé stessi. Il concept che viene affrontato in questo Temporal (l’intera storia è presente in maniera più dettagliata direttamente sul sito della band) racconta la storia d’amore, ambientata durante la seconda guerra mondiale tra il 1940 e il 1942, tra un ufficiale americano, il capitano Jack Daker in carica sul sottomarino Morpheus, e Madoka Okuyama, una bella ragazza di origine giapponese conosciuta alle Hawaii durante una libera uscita. Scelta più o meno discutibile, la tracklist non segue la vicenda in ordine cronologico, motivo per cui una non attenta lettura dei testi potrebbe precludere la comprensione a qualche ascoltatore distratto.

Tutte le composizioni presenti sono davvero di alto livello, scorrevoli e accattivanti al punto giusto: le tastiere di Lalu, sempre in primo piano ma mai eccessivamente invadenti, si intrecciano con le fitte trame scaturite dalla chitarra di Wolters, creando un tappeto sonoro sul quale si appoggiano le linee vocali perfettamente interpretate da Edman, Båth e Jansson. Si passa da momenti più tirati e aggressivi come l’opener Temporal, She Writes, la strumentale Betrayal o Morpheus all’atmosferica e poppeggiante Rainy, alla leggera Consider It, passando per l’orientaleggiante Lanterns Dance. Un discorso a parte per la conclusiva bonus track Gallery 2008, che altro non è che una nuova edizione di Gallery of Creation, pezzo scritto da Lalu anni addietro e che sarebbe dovuto comparire su Neurastasia. La produzione, curata personalmente da Vivien Lalu, è perfetta sotto ogni punto di vista, potente quanto basta ma allo stesso tempo cristallina.

In definitiva questo Temporal è un disco ottimamente suonato, con un’ottima produzione che mette in risalto le capacità compositive del mastermind francese e la sua maniacale cura per i dettagli. Le quattordici tracce a disposizione scivolano via orecchiabili (ma mai banali), grazie anche all’abbondante dose di melodia racchiusa all’interno di ogni brano, rendendo questo lavoro assai apprezzabile anche a un orecchio non avvezzo a queste sonorità. Un acquisto consigliato a tutti gli amanti della buona musica.

Lorenzo “KaiHansen85” Bacega

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Tracklist:

01. Temporal [04:20]
02. Madoka [04:04]
03. Requiem For A Rose (instrumental) [01:09]
04. I Remember [04:06]
05. She Writes [04:26]
06. Rainy [03:51]
07. Lanterns Dance [05:02]
08. Betrayal (instrumental) [03:29]
09. Morpheus [04:56]
10. Consider It [04:02]
11. Manzanar [03:45]
12. Babies In The Bath (instrumental) [02:26]
13. Dance Of Solitude [04:07]
14. Gallery 2008* [05:22]

Line Up:

Vivien Lalu: Keyboards
Joop Wolters: Guitars
Matt Bissonette: Bass
Gregg Bissonette: Drums
Göran Edman : Vocals
Björn Jansson : Vocals
Henrik Båth : Vocals

Guests:

Marco Sfogli: Guitar
Alex Argento: Keyboard
Gary Wehrkamp: Keyboard
Virgil Donati: drums
Martin LeMar: Backing Vocals

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