Recensione: The Book Of Burning

Di Enzo - 14 Gennaio 2002 - 0:00
The Book Of Burning
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Anno: 2002
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65

I Virgin Steele sono stati uno dei più valenti gruppi del movimento epic nei primi anni 80 in USA. Hanno impreziosito questo genere musicale con capolavori come Guardians Of The Flame, Age Of Consent o il grande Noble Savage e molti altri. Certo durante questi ultimi anni il loro Heavy Metal ha assunto toni più, come dire, pomposi che han deluso molti vecchi fans, cosa sbagliata perchè sia i nuovi che i vecchi Virgin Steele hanno dato, stanno dando e daranno sempre molto all’Heavy Metal più genuino e sincero. A 20 anni di onorata carriera giunge questo album in onore di questa storica band, destinato in particolar modo ai fans più accaniti, e perchè no, a chi vuole farsi un’idea generale sui Virgin.

In The Book of Burning troviamo per la maggiore una raccolta di canzoni
provenienti dai 2 primi lavori e che rimasero solo registrate su vinile, come ad esempio la
bellissima I’m The One, un brano motivo di vanto per tutti i fortunati possessori dei vecchi dischi magnetici, e finalmente ora motivo di vanto
anche per chi comprerà questo cd. Questo lavoro quindi renderà stracontenti tutti i fans privi di vinile, i quali potranno finalmente assaporare le note di una Minuet in G Minor e di tanti altri pezzi fino ad ora appannaggio di pochi.
Inoltre nel lavoro vi è la riproposizione di alcuni classici della loro discografia risuonati e
riregistrati per l’occasione, canzoni dunque che acquistano in parte lo spirito della nuove sonorità della band, come ad esempio Children of the
storm
presa dal loro primo lavoro. Davvero un ottimo acquisto per soddisfare tutti gli heavy metallers che amano questa storica band.

Tirando le conclusioni questo lavoro per celebrare il ventennio della band (insieme al parallelo Hymns To Victory) è tutt’altro che una mossa commerciale a cui molti
avevano gridato ancor prima che uscisse…anzi! I Virgin non ci hanno regalato il solito best of celebrativo, no, sono andati oltre,
scrivendo su cd pezzi che nessuno conosceva e che erano appannaggio di pochi regalandoci quasi un “nuovo” cd se mi passate il termine, saziando la fame dei fans e dei collezionisti più incalliti. E hanno regalato a chi non conosce la
band un album che ripercorre tutte le tappe della loro carriera musicale (vedi Hymns To Victory)…c’è roba per tutti dunque.Tutti i
fans e tutti i defender non possono lasciarsi scappare questa fetta di heavy metal, che oggi come oggi, vale oro.

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