Recensione: The Shining Harmony of Universe
I Niobeth son un gruppo spagnolo che giunge, grazie alla Molusco Discos, all’esordio discografico con questo “The Shining Harmony of Universe”. Il genere da loro proposto? Probabilmente quello più inflazionato, negli ultimi cinque o sei anni, da band clone. Mi riferisco al gothic metal con voce femminile mutuato con elementi power e melodici, senza dimenticare una spruzzata di pop per rendere qualche ritornello più orecchiabile.
I Niobeth non fanno eccezione a quanto appena scritto. La loro proposta ruota principalmente attorno alla prestazione della cantante Idea Benedicto. Brava, ma che sembra non del tutto a suo agio sulle linee vocali di questi brani e, per questo, potrebbe apparire tecnicamente un gradino o due sotto ad alcuni mostri sacri della scena.
Attorno alla voce gli strumenti intessono canzoni che per melodie, songwriting e certe soluzioni, ricordano, forse fin troppo, i Nightwish degli inizi, pur con qualche semplificazione. Di loro i Niobeth ci mettono il tentativo di inserire qualche strumento folk, come flauti e violini, o qualche passaggio dal sapore maggiormente sinfonico. Nulla di particolarmente originale o che non si sia già sentito altrove, anche se il tutto è gestito, almeno, con buon gusto.
Questa ricerca di originalità si esplica al suo meglio, per assurdo, in una cover. “The Magic Flute – Queen of the Night Aria” che riprende, modifica e ripropone il Flauto Magico di Mozart, è forse uno dei punti più alti del disco. E, sicuramente, la prestazione migliore della cantante Idea, che qui dimostra appieno di cosa sarebbe capace. L’impegno del gruppo catalano è comunque vanificato, almeno in parte, dalla produzione. Piuttosto confusionaria, incapace di decidere, a seconda del momento, cosa valorizzare e cosa nascondere. Così si finisce, spesso, per penalizzare gli assoli, strumentali o vocali, abbassandone il volume rispetto a ritmiche e basi. Di certo non il modo migliore per dimostrare cosa si è in grado di fare.
Per concludere questo “The Shining Harmony of Universe” è un disco che, a un primo ascolto, risulta del tutto inutile. La produzione non eccelsa, inoltre, nasconde le poche cose buone di questo gruppo che, per canto suo, preferisce seguire le orme di chi è venuto prima piuttosto che osare. A un secondo e più attento passaggio nello stereo qualche elemento da salvare sembra emergere, ma ancora troppo poco per riuscire a farsi davvero notare nel panorama gothic-power con voce femminile odierno. Aspettiamo il prossimo album con la speranza di ascoltare qualcosa di più personale.
Tracklist:
01 The Whisper of Rain
02 Secrets
03 Tell Me Lord
04 A Frightening Shiver
05 My Silence Within
06 Requiem for Imogen
07 Dance of Tragedy
08 Reflected Light´s Garden
09 Rhyme for My Gone Beloved
10 Musician´ Soul
11 The Magic Flute – Queen of the Night Aria (W.A. Mozart cover)
12 The Awakening
13 怖さに震えて (Kowasani Furuete) [bonus track]
Alex “Engash-Krul” Calvi
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