Recensione: The Silent Force

Di Ennio - 5 Agosto 2005 - 0:00
The Silent Force
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Anno: 2005
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75

Dall’ormai lontano 1996, anno in cui furono fondati dalle menti della cantante Sharon Den Adel e del chitarrista Robert Westerholt, gli olandesi Within Temptation ne hanno fatta di strada e giungono nel 2004 alla pubblicazione del loro terzo studio album, successore del fortunato “Mother Earth”, album che ha portato i nostri alla ribalta europea, grazie sopratutto all’ottimo singolo “Ice Queen”.
“The Silent Force”, questo è il titolo della nuova fatica marchiata Within Temptation, è un album che si snoda su coordinate leggermente differenti rispetto ai suoi predecessori, stavolta il gruppo ha scelto di optare per un gothic meno pomposo e più immediato, dal vago retro gusto Evanescence o Lacuna Coil per intenderci, senza però operare un deciso cambio di rotta ma miscelando sapientemente vecchio e nuovo stile.

Dopo una breve intro, il primo brano che ci viene proposto da Sharon e compagni è “See Who I Am”; qui lo stile è quello classico dei Whithin Temptation con cori maestosi che si alternano e s’intrecciano con l’inconfondibile voce della singer. Il brano ha un ritmo abbastanza sostenuto e parla di come non si debba mai rinunciare a rincorrere i propri sogni, cercando di realizzarli senza timori; frasi effimere o possibile realtà? Starà a noi scoprirlo.
Il pezzo seguente è “Jillian”, ed anch’esso si sviluppa su coordinate simili al precedente. Narra della triste storia di una donna che passa la sua esistenza a cercare di capire il significato della vita senza riuscirci, trovando la pace solo al momento della fine.
Con “Stand My Ground” si cambia, questo è un brano decisamente più leggero e meno intricato dei primi due. I cori vengono messi in disparte e la protagonista assoluta diventa la voce di Sharon sostenuta da pesanti riff di chitarra e accompagnata da una base di strumenti ad arco e a fiato, il tutto completato da un ottimo ritornello che rende questo brano immediato ed accessibile già al primo ascolto.
È con la quinta traccia che i Within Temptation raggiungono, a mio parere, l’apice di questo lavoro, “Pale” è sicuramente il pezzo più atmosferico dell’intero lotto. Mentre ci si libra tra le sue melodie sembra di venir trasportati sulle verdi distese irlandesi, all’imbrunire, mentre il sole tramonta e disegna nel cielo striature che vanno dal rosso fuoco al azzurro pallido, il tutto spolverato da una brezza che soffia leggera e muove l’erba come se fosse un  immenso mare verde. Pura poesia che si trasforma in emozione grazie alla splendida interpretazione di Sharon Den Adel.
La successiva “Forsaken” ci fa tornare alla normalità, il pezzo in se è buono ma non è certo destinato a lasciar tracce importanti nell’animo dell’ascoltatore.
Con “Angels” si torna nuovamente sognare. L’intro è da brividi con Sharon che con la sua voce ci trascina in un crescendo che sfocia in tutta la sua forza nel coinvolgente ritornello. Questo a mio parere è in assoluto il pezzo in cui vecchio e nuovo stile dei Wihtin Temptation si fondono al meglio.
Segue “Memories”, sottile intreccio di note e vocalizzi che ci porta ad “Aquarius”, questo è indubbiamente uno dei brani più accativanti del cd. I riff sostenuti delle chitarre della coppia Westerholt – Jolie, si fanno sentire in tutta la loro rabbia accompagnati ottimamente dalle tastiere di Martijn Spierenburg che ancora una volta ci dimostra come sappia utilizzare questo strumento con la giusta parsimonia senza mai sfociare nell’esagerazione.
“It’s the Fear” è un altro pezzo di facile assimilazione costruito intorno ad un ritornello orecchiabile che entrerà facilmente nelle vostre teste.
La successiva “Somewhere” è uno di quei brani in cui ti distendi e cominci a fantasticare, senza una logica o un perchè, lo fai semplicemente perchè e la musica stessa a chiedertelo, lo fai perchè stare ad ascoltare la magica voce di Sharon Den Adel è in se un esperienza fantastica.
Chiudono il disco due bonus track: “Dangerous Minds” e “The Swan Song”,  la prima aggressiva e coinvolgente, la seconda che rappresenta l’ennesima dimostrazione delle grandi capacità vocali e suggestionanti di cui è dotata la singer Sharon Den Adel e i Within Temptation in generale.

In definitiva questo “The Silent Force” è un ottimo album gothic, semplice ma mai banale, un pregevole lavoro da parte di una band che potrà darci ancora grandi soddisfazioni in futuro.

Tracklist:
01 Intro
02 See Who I Am
03 Jillian
04 Stand My Ground
05 Pale
06 Forsaken
07 Angels
08 Memories
09 Aquarius
10 It’s the Fear
11 Somewhere
12 Dangerous Minds (bonus track)
13 The Swan Song (bonus track)

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