Recensione: Trust Me

Di Nicola Furlan - 18 Agosto 2011 - 0:00
Trust Me
Band: No Reason
Etichetta:
Genere:
Anno: 2011
Nazione:
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78

Dopo un decennio è arrivato.
Il full-length di esordio dei triestini No Reason vede finalmente la luce. Dopo anni d’infuocata attività live underground, è giunto il momento di incidere i migliori brani fin qui composti e di dar così vita al debutto, intitolato “Trust Me”.

Sconosciuti ai più, i giuliani hanno da tempo infuocato la scena del Nord-Est, proponendo un sound accattivante identificato da un songwriting diretto e senza fronzoli, così come le ispirazioni dell’attuale concezione del metal stanno infondendo nei giovani musicisti.
Certo non è mai elegante, né propriamente professionale citare nomi a paragone, ma tanto per darvi un’idea di massima la proposta può esser sintetizzata come il connubio tra quanto di meglio hanno pubblicato di recente gruppi come All Shall Perish, All That Remains e Whitechapel; il tutto infarcito con qualche arcigno stacco groove che tanto ha identificato lo stile della scena post-hardcore newyorkese d’inizio nuovo millennio.
La differenza sostanziale rispetto i nomi citati è che la voce fendente non è del classico ‘maschietto incazzoso’, ma di Alice, talentuosa screamer in grado di sferrare, corroborata dalla turbolenta bufera di questi dieci brani, fendenti diretti all’orecchio dell’ascoltatore… senza contare i gutturali growl in grado di dar corpo e profondità ai riffing più oscuri.  

“Trust Me” è veemente, a tratti ossessivo. Le composizioni ben focalizzano ogni idea, la enfatizzano con squisiti arrangiamenti; la maggior parte dei quali interpreta, con puntuale tocco, ogni singolo riff, ogni break. Ottimo il drumming che trasforma ogni apertura melodica stile swedish in una bufera di giavellotti melodici pronti ad accogliere l’urlo aggressivo di Alice, pronta come sempre a interpretare al meglio l’entrata del cantato.
Il disco è inoltre caratterizzato da un parco suoni e da un missaggio di tutto rispetto. In particolare, le chitarre suonano acide, estreme come raramente se ne sentono in artisti devoti a questa corrente artistica. I lavori si sono svolti presso i Real Sound Studios di Parma mentre il processo di masterizzazione è stato portato a termine da Troy Glessner, che qualcuno saprà esser già stato a servizio di August Burn Red, Norma Jean e Underoath.

Ottimo esordio, quindi.
“Trust Me” è un album suonato con precisione chirurgica, ma lontano dall’asettico approccio commerciale di chi ancora abbraccia l’ondata vincente concepita dai grandi maestri avvezzi allo swedish classico piuttosto che al (passatemi l’ibrido termine) metal/deathcore.
Davvero non resterà che darci un’occhiata on-stage… ma a quel punto resteranno ben pochi dubbi.  

Nicola Furlan
 

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Track-list:
1. The Beginning Of Apocalypse 3:50
2. Black Blood 3:41
3. Human Value 3:00
4. Keep Your Memory 5:20
5. Rape 4:34
6. Your Ignorance Is Our Shame 4:23
7. I Wanna Be A Loser 3:27
8. Fuck Italy 4:37
9. Your Space 4:40
10. Devil’s Song 5:02  

All tracks 42 min.  

Line-up:
Alice – Vocals
Alessandro – Guitar
Christian – Bass
Marco – Drums

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