Recensione: Una rinascita nuova di zecca

Una rinascita nuova di zecca

Quest’album fuori tempo massimo da parte di una band rinata dalle proprie ceneri e che non aveva mai realmente debuttato,è stato una graditissima sorpresa e la conferma dell’enorme talento canoro del grande Andy Engberg(Lion’s Share,Twilight,Section A,Speaking to Stones,220 Volt,Therion etc).I brani sono essenziali e uno più bello dell’altro,una manna dal cielo per chi ama il classic sabbath sound dell’era Martin/Dio e i Candlemass più epici.Definire l’album solo doom è molto riduttivo,trattasi in realtà del sound evoluto dell’Epic Doom creato da tutta quella progenie svedese venuta dopo i seminali Candlemass(pensate a gente come Memento Mori,Abstrakt Algebra,Veni Domine,Hexenhaus,Tad Morose,Lion’s Share,Memory Garden,Fifth Reason e molte altre piccole realtà che mischiavano il doom epico della band di Edling con venature di volta in volta progressive,techno-thrash,melodic etc).Qui c’è solo una vena vagamente progressiva in alcuni brani più articolati e atmosferici come la title-track che riporta alla mente le melodic doom songs dei Lion’s Share come”Fall from Grace”o le parti centrali di”Exorcise the Demon”(fortemente filo”L’Esorcista”)e”Sumerian Script”grondanti mistero e fascino mistico,ma l’album in realtà si regge su un solido riff-rama sabbathiano e ossianico costruito dall’ex-Tiamat Johnny Hagel e dal chitarrista dei Therion Kristian Niemann,guitar-hero coinvolgente e capace di miscelare groove e tecnicismo oltre che oscurità,epicità e melodia,i tre ingredienti cardine della band.E’un album che evoca magnifiche visioni nordiche,esotiche e anche da horror metropolitano o gotico,tutto ciò che un vero fan dell’Heavy calssico cerca da sempre e sempre cercherà,visioni immaginifiche lontane dalla grigia realtà quotidiana.Evasione ma anche immaginazione ispirata con tratti mistici,ricerca interiore.La carismatica e trascinante voce di Engberg(che da sola vale l’acquisto dell’album) ci guida in questo viaggio fantasioso e onirico nelle oscure regioni infernali della nostra mente e credetimi ne vale la pena.Qui c’è tutta l’essenza magica della nostra amata musica.

Antonio Giorgio