Recensione: Walpurgis Night

Di Marco Sanco - 16 Luglio 2009 - 0:00
Walpurgis Night

Sono un ascoltatore di heavy dell’ultima ora. Faccio questa premessa perché è importante per sottolineare con forza quanto questo genere mi abbia colpito e quanto abbia arricchito il mio personale panorama musicale, prima composto, in gioventù, prevalentemente da thrash (in prevalenza teutonico) e death (in prevalenza scandinavo). Gli Stormwitch sono una band che merita. Concordo pienamente con le recensioni di loro dischi scritte in passato. Anche a mio parere dovrebbero essere headliner quando si esibiscono. Io fortunatamente li vidi come tali nel lontano 2002 qui vicino a casa mia, al Badia Rocks, per fortuna. Una delle migliori performances live cui io abbia mai assistito.

Veniamo ora al disco.
Walpurgis Night è un chiaro disco di matrice teutonica con enormi influenze NWOBHM, fratello non certo minore di altri suoi coetanei dell’epoca come Gates To Purgatory dei Running Wild o Heavy Metal Breakdown dei Grave Digger. Suoni scarni e diretti uniti a melodie impareggiabili, degne di MaidenAngel Witch agli esordi, oltre alla capacità di passare da mid-tempo estremamente orecchiabili a frustate di ritmo adrenalinico proprie dei Judas Priest. Per non parlare delle parti vocali, che per nulla sono inferiori al Michael Kiske degli esordi.

L’album si presenta subito per quello che è: heavy allo stato puro.
Cave of Steenfoll” è incalzante, fa immergere subito dentro le atmosfere degli Stormwitch, veloce, martellante, ruvida, chiaro manifesto del genere heavy di quei tempi. “Priest of Evil“, canzone leggendaria della band, altro non fa che continuare a trascinare dentro al disco, nonostante il suo mid-tempo, facendo ben comprendere perchè band moderne come gli HammerFall abbiano deciso di far rivivere il vecchio metal. In “Skull and Crossbones” compaiono più marcati riferimenti alla NWOBHM degli inizi. In essa sembrano fondersi gli Angel Witch coi Diamond Head e i Def  Leppard degli esordi (addirittura ricordando le prime demo di queste band), con  tanto di ritornello tutto da cantare a squarciagola.
 
Il trittico che segue fa entrare definitivamente dentro le atmosfere evocative degli Stormwitch. “Werewolves on the Hunt“, “Walpurgis Night” e “Flour in the Wind” continuano ad unire il caro heavy  teutonico alla più alta scuola NWOBHM. Sembra quasi vederle materializzarsi le figure descritte nelle parole cantate da Andy Mueck, come se si stesse ad ascoltare la musica nella foresta al chiaro di luna. Il trittico conclusivo (“Warlord“, “Excalibur” e “Thunderland“) riporta i ritmi a livelli decisamente più heavy, più veloci. La strumentale “Excalibur” è monumentale e in essa già possiamo trovare arrangiamenti che in futuro faranno la fortuna di questo genere, specialmente negli incipit strumentali di canzoni dei Running Wild degli anni a venire.

Walpurgis Night è una pietra miliare del metal in generale, per non parlare di quello teutonico. E’ assolutamente da sentire più e più volte per chi vuole davvero approfondire l’ascolto del metal anni ’80. Se mi ricapiterà la fortuna, non esiterò un istante a correre a rivedermi gli Stormwitch sul palco. Buon ascolto.

Marco “Dragar” Sanco

 

 

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Tracklist:
1. Cave of Steenfoll 
2. Priest of Evil  
3. Skull and Crossbones  
4. Werewolves on the Hunt  
5. Walpurgis Night  
6. Flour in the Wind  
7. Warlord  
8. Excalibur  
9. Thunderland  

Line-up:
Andy Mück
Harald Spengler
Stefan Kauffman
Ronny Gleisberg
Pete Langer