Recensione: Window Dressing

Di Onirica - 14 Luglio 2004 - 0:00
Window Dressing
Band: Tiles
Etichetta:
Genere: Prog Rock 
Anno: 2004
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
85

Questa è musica in progressione e che significato ha il progresso se non quello di proseguire nella propria strada senza voltarsi, bastano le orecchie per ascoltare gli insegnamenti dei grandi maestri o sbaglio? Il gruppo di Detroit torna alla ribalta con un disco che deve essere necessariamente accostato alla vostra collezione di dischi se siete amanti del neoprogressive rock perchè fondamentali sono le componenti che la costituiscono. Un disco da leggere, sottolineare e studiare: sono sufficienti poco più di sessanta minuti per racimolare le scartoffie raccolte in quarant’anni di rock. Siamo di fronte ad un gruppo molto giovane quindi le influenze sembrano riferirsi più alla seconda parte di questo periodo, non possono quindi mancare riferimenti ai Rush elettronici di ultima stampa insieme ad Extreme e King Crimson del decennio passato, Genesis e Yes. Questo è tutto quello che si può trovare nella discografia dei Tiles ma la cosa che più mi fa impazzire è la straordinaria capacità della band americana di inserire tutto questo materiale in un discorso personale coerente e adulto. Questa caratteristica tocca l’apice proprio in questo album dove ormai lo stile sembra aver assorbito tutti gli elementi caratteristici del genere musicale sopra indicato, non si cerca più riparo in sonorità la cui efficacia è stata già testata tempi addietro ma i quattro girano tutte le carte a disposizione della loro coscienza artistica e ci presentano un lavoro nuovo, che porta avanti la musica favorendo la progressione. Dovendo essere sincero all’inizio non credevo alle mie orecchie, non riuscivo a smettere di ascoltare la suite in prima posizione ad esempio, ma forse ho affrontato il primo ascolto con troppa superficialità dimenticando che si trattava dello stesso gruppo che nel 1999 ha scritto le pagine di un album geniale offerto nelle vesti di un cervello infiocchettato.

Paul Rarick – Vocals
Chris Herin – Guitar
Pat DeLeon – Drums
Jeff Whittle – Bass

Una vetrina ricca che non fa sconti quella proposta dalla formazione statunitense, abilità come queste costano un occhio della testa. Partirei proprio con la descrizione della sezione ritmica per presentare il contenuto strumentale: il batterista che nelle precedenti edizioni sfoggiava ritagli del gigantesco Neil Peart questa volta abbassa la testa e martella le pelli ad un ritmo incalzante e continuo tanto che quella del bassista può considerarsi una vera e propria impresa, questi due elementi sono i principali rifinitori di un disco denso di contenuto che sicuramente non vi lascerà a stomaco vuoto una volta concluso l’ascolto. Per quanto riguarda la voce del nostro caro amico Paolo è consolante sapere che ci sia ancora qualche cantante che sembri tenere in considerazione l’originalità del proprio timbro, il registro sonoro di questo frontman si estende e si aggroviglia su se stesso come farebbe se appeso ad un elastico, invenzione decisamente apprezzata da un amante delle novità ben pensate come il sottoscritto. Resta la chitarra di Chris Herin a chiudere la cornice di questo lavoro d’alta scuola, fonte unica della melodia e stretta collaboratrice del basso elettrico durante le parti vocali, rappresenta il grande talento artistico del gruppo con un songwriting ottimo da qualsiasi punto di vista lo si guardi ovvero tecnica, scelta dei suoni e melodia. Non questo disco ma l’intera discografia deve essere vostra.

Andrea’Onirica’Perdichizzi

TrackList:

01. Window Dressing
02. Remember To Forget
03. All She Knows
04. Capture The Flag
05. Tear-Water Tea
06. Stop Gap
07. Unicornicopia
08. Paintings
09. A.02
10. Slippers In The Snow
11. Spindrift

Ultimi album di Tiles

Band: Tiles
Genere: Progressive 
Anno: 2016
75
Band: Tiles
Genere: Prog Rock 
Anno: 2008
80
Band: Tiles
Genere: Prog Rock 
Anno: 2004
85