Release Party: Node – “In the End Everything is a Gag”

Di Nicola Furlan - 10 Febbraio 2010 - 13:28
Release Party: Node – “In the End Everything is a Gag”

Per Truemetal.it ha presenziato Lucia Cal

Venerdì 22 gennaio: foschia, asfalto e birra. Premesse per una serata d’ordinaria follia al Rock Pub Centrale sito in Lurago d’Erba, antro loscamente amato fra tutti gli appassionati di extreme e non solo, crocevia di artisti e fan di generi differenti apprezzato per scambiare due parole e un’onesta bevuta tra riffs e blast beat.
No, non è del tutto esatto. Lo si percepisce tra gli sguardi trepidi e l’accento lievemente impaziente usato dai presenti, battute e schiamazzi assieme a teste che si voltano di continuo, aspettando di veder realizzate le proprie attese. La serata infatti prevede il Release Party dei Node in occasione dell’uscita di “In the End Everything is a Gag”  per Scarlet Records, i nostri 666% Pure Italian Motherfuckers che, al quinto studio album e una carriera costruita a partire dal 1994, han bisogno di poche presentazioni.

La folla agli inizi pare contenuta, tranquillamente assorta nella propria serata sulle tavolate al centro del locale, tranne qualche entusiasmato habitué che racconta con trasporto il fatto di aver preso un posto d’onore dopo essersi catapultato direttamente dal lavoro ed essere arrivato con due ore d’anticipo rispetto all’inizio dell’evento, avendo tutto il tempo di godersi una cena  direttamente al Centrale.
L’ambiente col trascorrere dei minuti si riempie di vecchi e nuovi volti, diventa difficile spostarsi all’interno del locale, mentre serpeggiano voci di chi avrebbe già intravisto qualche membro della band nelle più disparate circostanze. La tensione è palese, e tra gli spostamenti di coloro i quali di concedono qualche tiro di paglia, raggruppati nel viale che conduce all’ingresso, e chi ricorda con nostalgia quanto hanno spaccato i Node l’ultima data live cui ha assistito, fino a quando le voci diventano certezza. “E’ arrivato Gary!”.

Ore 23:45: sorrido, più che altro nel vedere negli occhi di tutti i presenti la passione instillata dai Node e che brucia accesa dalle note di questi musicisti, formidabili nella loro modestia e nel loro sentimento di calorosa vicinanza verso ogni singolo fan.
E’ arrivato il momento, bando alle confezioni e si scarta quello che sembra essere un lavoro davvero ispirato: dopo una breve introduzione,  a base di saluti da parte dei membri presenti, facezie e doverosi ringraziamenti, ci schiaffano a piena potenza il primo brano 100% Hate e accade l’inverosimile.
Il Centrale non è un live pub, ma un punto di ritrovo di “aficionado” in cui la musica, onnipresente, rappresenta comunque una semplice cornice del tutto.
E quando la cornice diventa tela e capolavoro principale che arrivano le soddisfazioni: silenzio. Riverente, scrupoloso silenzio accompagna la riproduzione della prima canzone, come se una qualunque parola potesse deturpare la grinta spietata del quintetto. Momento d’estasi reverenziale durato pochi istanti, non appena il pubblico si ridesta vedendo Mr Gary d’Eramo (chitarra) e Marco (batteria) piazzarsi al tavolo dove verranno distribuiti copie non solo dell’ultimarelease ma anche dei titoli precedenti, assieme ai gadgets e birra per tutti.
Insomma, i primi quattro pezzi scorrono  meraviglia, il banco è preso letteralmente d’assalto tra ragazzi che cercano d’ottenere quante più copie possibili, fanciulle che a stento si reggono in piedi nello stringere la mano a Gary, chi non riesce a staccarsi nemmeno dopo l’ennesimo autografo e chi si gode la schietta thrashin’ attitude con cui i Node hanno saputo presentarsi lanciando alla grande il loro ultimo lavoro.

Dopo la riproduzione delle prime quattro anteprime, si assiste a un momento di pausa riservato alla stampa, momento ideale per scambiare due parole con i veri protagonisti della serata; incredibile l’atmosfera che hanno saputo creare, la semplicità con cui si sono dedicati a ogni singolo fan, e la sobrietà di un clima in cui regnava la complicità che si instaura fra persone che vivono per la musica.
Carica da veri professionisti e simpatia travolgente, il biglietto da visita dei Node: una commistione di gentilezza e disponibilità che unite all’energica deflagrazione di “In the End Everything is a Gag” hanno realizzato un’incontro davvero particolare, annullando il tradizionale distacco tra palco e pubblico, e mettendosi in gioco continuamente senza la minima presunzione. 
“La passione è il motore che porta alla felicità, perché come diceva Cronin “la felicità non arriva col successo, ma è il successo che arriva con la felicità”. Dopo aver passato sedici anni a mietere vittime sia in locali pieni che in locali vuoti (e quelli vuoti fino ad ora sono stati di più, ahahaha), la felicità si vedeva anche nei nostri fidati(…); per presentare quest’album non volevamo perdere l’atmosfera di calore e amicizia che ha da sempre contraddistinto il rapporto tra noi e chi ci segue da sempre”.
Ecco le parole di Gary a coronamento di una serata che, in conclusione della seconda parte della presentazione della release, può dirsi perfetta; attendiamo dunque il 13 febbraio allo Zoe Club di Milano, data che segnerà il “calcio d’inizio” del live tour, esperienza che con queste premesse può tranquillamente definirsi imperdibile. 

Lucia Cal