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The Red Chord (Mike McKenzie)

Di Angelo D'Acunto - 10 Gennaio 2010 - 0:16
The Red Chord (Mike McKenzie)

Tornano sul mercato i Red Chord con il nuovo
Fed Through
The Teeth Machine
, un disco decisamente più maturo e ispirato già
rispetto al precedente Prey For Eyes. Occasione più che buona per scambiare qualche
parola con il chitarrista Mike McKenzie riguardo a quest’ultima release.
Buona lettura.

Ciao Mike e benvenuto sulle pagine di TrueMetal.it
Che ne dici di introdurre la band a chi ancora non vi conosce?

Io sono Mike, e suono la chitarra nei “The Red Chord”. Siamo una band chiassosa,
tecnica e altrettanto veloce proveniente da Boston.

Da dove nasce l’idea per il moniker “The Red Chord”?

Il nome della band trae ispirazione dal “Wozzeck”, un’opera di Alban Berg dove un
uomo, in un momento di pazzia, taglia la gola della sua amata per poi tornare
lucido e chiederle “Amore mio, cos’è quella linea rossa che attraversa il tuo
collo?”.

Puoi parlarmi di come si sono svolte le fati di composizione per il nuovo
disco?

Per tutti i pezzi seguiamo solitamente il seguente schema: io e Greg scriviamo
un qualsiasi pezzo da soli, lo registriamo in una versione demo e mandiamo tutto
ai restanti componenti della band. In un secondo momento, gli altri ragazzi
imparano a suonarlo per poi applicare alcune aggiunte qua e là.

Quali sono, secondo il tuo punto di vista, le principali differenze con il
precedente “Prey For Eyes”?

“Fed Through The Teeth Machine” è decisamente ad un livello superiore rispetto a
“Prey For Eyes”. Penso che il disco precedente perdeva parte del suo mordente dopo
alcune tracce, mentre il nuovo disco è molto più diretto, pulito, insomma un
disco molto più idoneo alla personalità del nostro sound.

Possiamo quindi dire che si tratta della naturale evoluzione del vostro
sound?

Sì, credo proprio che sia esattamente così.

Chi si occupa di scrivere i pezzi e di cosa parlano?

Di solito è sempre Guy ad occuparsi dei testi. Però, in questo caso, sono
riuscito anche io a dare il mio contributo in fase di scrittura. Molti dei pezzi
ruotano intorno ad un argomento ben preciso, ovvero lo sfruttamento delle
persone. I brani parlano quindi di cose come la manipolazione, lo sfruttamento,
il fallimento e di amicizie finite male.

Ci sono pezzi che preferisci di più rispetto ad altri?

Su tutte potrei citare “Sleepless Nights In The Compound”, giusto perché lo
considero come un brano molto più cattivo e diretto rispetto agli altri. Per il
resto sono soddisfatto dell’intero lavoro, anche perché abbiamo lavorato
duramente per dare alla luce tutti i pezzi.

Avete avuto già modo di suonare alcuni nuovi brani dal vivo?

Abbiamo suonato un buona parte dei pezzi dal vivo, e devo dire che è andata
benissimo. Solitamente, quando proponi del nuovo materiale, la gente ci mette un
po’ di tempo in più per reagire come vorresti, però in questo caso i brani hanno
coinvolto il pubblico quasi istantaneamente.

The tipo di reazioni ti aspetti da parte di pubblico e critica dopo la
release di “Fed Through The Teeth Machine”?

Penso che il pubblico lo apprezzerà in pieno. Credo che chi ha comprato i dischi
precedenti, correrà ad acquistare anche questo.

I Red Chord propongono uno stile musicale che unisce metal, hardcore e altro
ancora. Quali sono le tue principali influenze come musicista?

Michael Jackson (soprattutto Thriller) e John Denver sono stati i primi ad
avermi fatto avvicinare al mondo della musica. Quando ero un ragazzo, ho
cominciato ad ascoltare gruppi come Metallica, Megadeth, Slayer, Testament.
Ricordo di esser riuscito a barattare il mio skateboard con la cassetta di The
Legacy dei Testament: questo disco in particolare, ha avuto un grande influenza
sul musicista che sarei diventato tempo dopo. Qualche anno più tardi ho
cominciato ad ascoltare roba più estrema come Cannibal Corpse, Death, Carcass e
altri, anche se ai tempi del liceo imparai a suonare la chitarra su pezzi di
artisti blues come Stevie Ray Vaughan, Muddy Waters, Lightning Hopkins. Al
momento ascolto un po’ di tutto, fino ad arrivare alle composizioni di Brahms e
Merzbow.

Quali sono i gruppi che preferisci di più rispetto ad altri all’interno della
scena metal attuale?

Mi piacciono la stragrande maggioranza dei gruppi metal attuali. Fra quelli che
seguo di più ci sono Ulcerate, Psycroptic, Nile, Decapitated, Suffocation e
altri ancora. Mentra alcuni anni fa ho sentito molti dischi di gente come Gnaw
Their Tongues, Rachmaninoff, Eldar Djangirov, El Perro del Mar, Shape of Despair,
Ulver, Deathspell Omega, A Camp, Secret Chiefs 3.

Avete già programmato le date del prossimo tour? Passerete anche dal nostro
paese?

Siamo stati in tour con Gwar e Job For A Cowboy in Canada e Stati Uniti.
Torneremo quasi sicuramente in Europa, e quindi anche in Italia, nel corso del
2010.

Fra tutte le band con le quali hai suonato, qual è la migliore con la quale
hai condiviso il palco?

Ci siamo divertiti tantissimo ad andare in tour con Between The Buried And Me,
The Black Dahlia Murder, Walls Of Jericho, Slipknot e Cannibal Corpse. Sono
state delle ottime esperienze, è impossibile sceglierne una in particolare.
Anche se vedere gli Ulver al Brutal Assault è stato uno dei momenti migliori
della mia carriera.

Che programmi avete in mente per il futuro?

Saremo in tour per ancora un altro anno. Sarebbe tutto perfetto se
riuscissimo anche a divertirci come si deve.

Ok, questa era la mia ultima domanda. Lascio a te le ultime parole per
concludere l’intervista.

Continuate a seguirci ed a supportarci come avete fatto fino ad ora. E magari
comprate anche i nostri dischi, in modo da darci la possibilità di registrarne
altri ancora!

Angelo ‘KK’ D’Acunto