Heavy

Il brano “Thunderstruck” degli AC/DC impiegato nella lotta contro il cancro

Di Marco Giono - 3 Aprile 2016 - 4:11
Il brano “Thunderstruck” degli AC/DC impiegato nella lotta contro il cancro

Secondo quanto riportato dal sito d’informazione The Lead South Australia, le vibrazioni generate dalla musica rock sono state impiegate per aumentare la finestra terapeutica di un farmaco creando una sorta di rivestimento in Teflon nelle microparticelle utilizzate per la somministrazione di farmaci per sconfiggere il cancro.

I ricercatori della University of South Australia hanno impiegato “Thunderstruck” degli AC/DC per far si che le micro-particelle di silicio poroso rimbalzassero in aria, la qual cosa ha permesso all’intera struttura di essere rivestita con una sovrapposizione di polimero al plasma.

 Il professor ricercatore Senior Nico Voelcker ha spiegato che rivestire completamente le micro particelle è molto difficile, ma è essenziale per garantire che la quantità ottimale di un determinato farmaco venga consegnato alla cellula tumorale.

I ricercatori hanno riempito le micro particelle con un farmaco chemioterapico chiamato camptothecin e hanno scoperto che quando viene rivestito con le vibrazioni della musica rock vi è un rilascio marcatamente più lento del farmaco citotossico. 

Questo effetto correlato positivamente con i tempi di rivestimento del polimero plasma, che aumentano del doppio fino a 100 volte di più, portano ad un significativo ritardo nella morte cellulare.

Il professor Voelcker ha dichiarato che se la tecnica è stata finora utilizzata con farmaci anti-cancro, potrebbe potenzialmente essere usata anche in altri trattamenti e ha inoltre aggiunto 

Abbiamo fatto un po’ di lavoro con le cellule e ora ci si spostiamo alla prossima fase della ricerca.

Il professor Voelcker ha dichiarato inoltre che l’impiego della canzone  “Thunderstruck” della rock band australiana AC/DC è stato intenzionale in quanto era una in una certa misura perfetta per lo studio a causa del suo ritmo veloce e a causa del titolo della stessa.

Il plasma è il quarto stadio della materia, si tratta di un gas ionizzato,” ha detto il prof Voelcker.

Abbiamo utilizzato un plasma freddo, ma un esempio di plasma caldo sarebbero i raggi del tuono. Infine abbiamo deciso di usare ‘Thunderstruck’ perché ci è piaciuto come lega i tuoni e il gas plasma.”

Il testo dimostrativo è stato redatto dai co-autori Dr. Steven McInnes e Thomas Michl presso la University of South Australia Future Industries Institute.

L’articolo intitolato “‘Thunderstruck: Plasma-Polymer-Coated Porous Silicon Microparticles As a Controlled Drug Delivery System” è stato pubblicato dall’American Chemistry Society e si trova a questo link.

N.B.: Nonostante il fatto che la relazione originale sia stata pubblicata il 1° aprile, è stato confermato da Will Venn, il pr ufficiale di collegamento per la University of South Australia (UniSA), e il ricercatore professor Nico Voelcker che la storia è vera.