Photo Report – SinHeresy a Trieste

Di Daniele Peluso - 14 Luglio 2012 - 7:00

In una tutto sommato fresca serata di luglio, nel piazzale antistante la sede centrale dell’università di Trieste, si è svolta la semifinale de “l’Opening Band Live Music 2012”, festival organizzato dall’Associazione Musica Libera. Fin dalla prima edizione del 2007, il festival si è posto un obiettivo lodevole e di grande valore culturale, cioè quello di mettere a disposizione delle giovani band emergenti un contesto professionale in grado di valorizzare le loro qualità artistiche altrimenti – spesso – relegate negli angoli più bui dell’underground. Dal 2007 ad oggi molte le band del Friuli Venezia Giulia hanno avuto la possibilità di proporre la propria musica ad una platea sempre più folta di appassionati della musica a trecentosessanta gradi. Manifestazione dal forte impatto sul tessuto sociale triestino con risvolti umanamente importanti come la menzione speciale per il miglior chitarrista del festival, riconoscimento attribuito in memoria di Gabriele Manfioletti, giovane chitarrista venuto a mancare dopo un tremendo incidente automobilistico di ritorno da un concerto a Roncade. In chiusura di serata, in qualità di ospiti, i triestini SinHeresy colorano la serata con forti tinte gotiche pescate prevalentemente dall’EP di debutto “The Spiders and the Butterfly”. Seguiti già da un piccolo gruppo di fedelissimi presenti ad ogni concerto, i SinHeresy offrono al pubblico presente uno spettacolo allegro, divertente, trascinante. L’affiatamento sul palco è evidente tant’è che la band ostenta già una presenza scenica davvero invidiabile non registrando mai cali di tensioni, incertezze o insicurezze.

Protagonista in senso quasi assoluto la talentuosa Cecilia Petrini, capace di monopolizzare occhi – ed obiettivi – di quanti si sono spinti fin sotto al palco per godere della musica dei SinHeresy. Attenzione che la cantante merita sicuramente visto l’indubbio talento che fa della sua voce, così malleabile e sicura, un’arma efficace sia in fase live che nelle registrazioni in studio. Se a ciò aggiungiamo una innata attitudine nel muoversi sul palco, il gioco è fatto. Ottima anche la prove dell’altra voce, Stefano Sain. Singer di grande personalità capace non solo di interpretare la parte in maniera pulita e precisa, ma anche di intervenire nel momento del bisogno, quando le cose non vanno esattamente nella direzione voluta.

Luci e suoni sono davvero ottimi, se consideriamo la portata dell’evento.L’organizzazione ha fatto quanto possibile per mettere band e spettatori nelle migliori condizioni possibili, e gli SinHeresy ne hanno aprofittato sfoderando una prestazione da manuale. Non ci resta che aspettare la release del primo album per vedere se un’ottima cover band sarà riusciuta a mutare come una crisalide, diventando una splendida farfalla. I presupposti ci sono tutti.

Setlist:
01. Intro
02. The Spiders And The Butterfly
03. Merciless Game
04. Lying Dreams
05. Center Of The Universe
06. Forever Us
07. Come In The Shadow
08. Temptation Flame
09. Wish I Had An Angel
10. When Darkness Falls

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