Thrash

Intervista Assaulter (Enzo De Bartolomeo)

Di Giuseppe Casafina - 5 Giugno 2017 - 15:22
Intervista Assaulter (Enzo De Bartolomeo)

Anche per i thrashers nostrani Assaulter è arrivato il grande momento del debut album: è appena uscito sul mercato “Meat Grinder” quindi quale migliore occasione pèer beccarsi una simpatica chiacchierata con Enzo, frontman dei thrahsers tarantini? Un personaggio dall’attitudine precisa e senza peli sulla lingua!

La recensione del disco è disponibile a questo link.

Buona lettura,

Giuseppe “House” Casafina

 

Saluti Enzo, saluti Assaulter!

Benvenuto sulle pagine di TrueMetal.it!

Ciao Giuseppe e ciao a tutti i ragazzi e le ragazze che seguono TrueMetal.it! Prima di tutto vogliamo ringraziarvi per lo spazio e il grandissimo supporto che state concedendo agli ASSAULTER, tutto ciò ci rende fottutamente felici!

 

Gli Assaulter sono ormai una istituzione nell’entroterra meridionale ed in quello pugliese in primis, basti pensare che ogni metallaro tarantino ha sul suo gilet almeno una toppa o una spilla della vostra band! Purtroppo però la vostra formazione non è poi così conosciuta in tutto lo Stivale, presentacela nella maniera che ritieni più opportuna per i nostri lettori!

Cazzo se definisci gli ASSAULTER un’istituzione mi metti in imbarazzo, ahahahah! Comunque a parte gli scherzi vedere in giro tanti thrashers con il logo ASSAULTER sui loro gilet, chiodi, magliette e quant’altro ci rende a dir poco orgogliosi perchè posso tranquillamente affermare che i nostri supporters sono grandiosi e ci sono sempre e comunque vicini! \m/ Tutto questo ovviamente non riguarda solo il Sud Italia in quanto abbiamo molti sostenitori anche al Nord e all’estero in continuo aumento col trascorrere degli anni e tutto ciò è davvero positivo e ci fà comprendere che stiamo seguendo la giusta strada! Comunque sia ci sono tanti thrashers che ancora non conoscono gli ASSAULTER ed è doveroso da parte nostra presentarci a loro! Gli ASSAULTER provengono da Taranto e sono composti da 4 stronzi ovvero Enzo (voce e basso), Paolo (chitarra), GG (chitarra), Rudy (batteria). La band è stata fondata da me e Paolo 9 anni fa, abbiamo sempre amato il thrash metal e di conseguenza abbiamo iniziato a suonare ciò che ci faceva fare un fottuto headbanging ed è così ancora adesso!

 

La copertina del nuovo “Meat Grinder”

 

Sono passati ben 6 anni dal vostro EP di debutto “Crushed by Raging Mosh” (uscito nel 2011), rilasciato inizialmente in maniera indipendente e poi in seguito ripubblicato dalla messicana EBM Records: nuovo disco quindi, ma stessa etichetta! Descrivi il nuovo “Meat Grinder” nella maniera più adatta…that’s pure fu**in’ thrash metal!

In questi 6 anni trascorsi tra la pubblicazione di “Crushed by Raging Mosh” e “Meat Grinder” sono cambiate molte cose sia all’interno della band sia nella vita privata di ognuno di noi e purtroppo i tempi tra i due lavori in studio si sono notevolmente dilatati ma nel frattempo non abbiamo mai trascurato l’attività live che per noi ASSAULTER è irrinunciabile!  

“Meat Grinder” è il frutto di un lavoro che ci ha impegnati per tanto tempo, volevamo essere assolutamente sicuri di realizzare un album ASSAULTER al 100%, quindi fottutamente Thrash Metal, veloce, violento, estremo! Tutto ciò ci ha portati a premere ancora di più sull’acceleratore, rivedere le tematiche dei testi e realizzare un artwork più adatto al concetto di base. Anche per la pubblicazione di “Meat Grinder” abbiamo scelto la collaborazione della EBM Records perchè è stata la label che ci ha offerto delle condizioni economiche per noi vantaggiose.

 

La copertina dell’EP di debutto dei thrashers nostrani

 

Questione testi: quanto sono importanti per voi? Il pubblico meridionale ormai vi considera veri e propri portavoce del verbo del thrash metal old school, genere che ha da sempre fatto della denuncia sociale la sua stessa ragione di esistere: qual è il vostro approccio alla materia della parola scritta (e poi urlata a squarciagola, ovviamente)?

Noi ASSAULTER con “Meat Grinder” abbiamo utilizzato un approccio diverso rispetto a “Crushed By Raging Mosh” perchè effettivamente ci sembrava una stronzata continuare a parlare di masturbazione compulsiva o di stermini e devastazioni perpetrati da esseri infernali… Per quanto mi riguarda col trascorrere del tempo ho iniziato a considerare i testi di una canzone sempre più importanti proprio per rendere tale canzone un’opera completa, odio il concetto di buttare lì un testo solo perchè “deve starci”, indipendentemente che il testo contenga un messaggio di denuncia sociale o ironico… Nei brani contenuti in “Meat Grinder” ad esempio, tra i vari argomenti, abbiamo anche parlato di pedofilia (Meat Grinder), controllo globale (Terror World), il nucleare per scopi bellici (After The Countdown), la falsa democrazia imposta dagli USA e dai signori delle armi e del petrolio (Liesocracy), oltre ad argomenti dalle tematiche più ironiche.

Sul livello sonoro, il disco propone un sound realmente old-style e senza compromessi: riascoltando il vostro primo EP suppongo che amiate parecchio spingere sempre più sull’acceleratore! Questa furia crescente è un qualcosa che si unisce al comparto lirico (testi, tematiche) per caso? Nascono prima i pezzi oppure i testi e quanto la musica influenza le parole e viceversa? Pensi che in un eventuale terzo disco sarete ancora più estremi?

Gli ASSAULTER sono nati con il puro intento di suonare un Thrash Metal molto veloce e violento, di conseguenza i brani presenti su “Meat Grinder” sono stati concepiti per essere ancora più rabbiosi  e, come ho già detto prima, ciò si è riversato anche nelle tematiche e nella scrittura dei testi. Solitamente il testo è l’ultima parte del brano ad essere composta anche se spesso si ha già un’idea dell’argomento di cui si vuole scrivere, si cercano dei riffs e pian piano nasce la musica, poi si scrive il testo e cerchiamo il giusto compromesso tra linee vocali e musica per far sì che il brano suoni il più compatto possibile.

Riguardo il terzo disco degli ASSAULTER mi sembra presto parlarne comunque posso rivelare che abbiamo già iniziato a comporre qualcosa di nuovo e stiamo affinando ancor di più il concetto di struttura del brano in modo da creare un nuovo album ancora più diretto, feroce e senza compromessi.

 

La title-track del nuovo album

 

Parlaci della copertina del nuovo “Meat Grinder”. La grafica e lo stile generale del lavoro rimandano a quel mondo musicale tipico del thrash anni ’80: è stata una scelta da voi imposta al designer oppure quest’ultimo si è rispecchiato nella vostra musica a tal punto che un design così vecchia scuola risultasse istintivo?

La copertina di “Meat Grinder” è fottutamente old school in ogni suo più piccolo particolare ed era quello che volevamo ricreare a tutti i costi! E’ stata realizzata da Annamaria D’Andrea basandosi su nostre idee dettate inizialmente e porcaccio dio il risultato rispecchia grandiosamente il violento contenuto dell’album! Questa volta abbiamo voluto realizzare una cosa non troppo comune, infatti la copertina non è solo ciò che si vede dal cd ma è un’opera ben più grande! Il resto del lavoro grafico é stato realizzato dal nostro chitarrista Paolo che ha già curato lo stile dei nostri lavori a partire da “Crushed By Raging Mosh” nonchè la grafica dei miei plettri e della mia maglietta per i live!

 

La citata “maglietta per i live” del frontman Enzo

Voi siete da anni ormai in giro per la scena underground del meridione e la vostra popolarità è andata crescendo col giusto ritmo, anche se ad onor del vero il vostro nome non ha mai fatto il grande passo necessario per spiccare per così dire il volo. Eppure, onestamente, le capacità per emergere credo non vi manchino di certo! Un tuo pensiero riguardo pregi e difetti secondo te della scena al Sud Italia, parlando proprio a livello di tutto l’insieme costituito da concerti, supporto tra le band, pubblico ed organizzatori? A tal proposito mi viene proprio spontaneo chiederti/vi di un brano quale ‘Pay to Play’, di certo non un elogio a certe logiche organizzative o meglio dire ‘vizietti’ di certi organizzatori di basso profilo: personalmente credo che se una band voglia pagare di tasca sua per suonare di supporto ad un grosso nome è rispettosamente libera di farlo finché la volontà di tale scelta rimane esclusivamente sua con la sola voglia di farsi conoscere anche a proprie spese, mentre non ci siamo quando questa cosa del ”paga se vuoi suonare al mio evento” diviene un’assurda ed illogica regola di mercato! Quanto credi che questo sistema abbia danneggiato la scena live non solo meridionale, ma anche nazionale?

Chissà perché stavo giusto aspettavo una domanda del genere, ahahahahah! Il cosiddetto grande passo per gli ASSAULTER non c’è semplicemente perchè non riusciamo a vivere grazie alla nostra musica e purtroppo non possiamo dedicarci ad essa al 100% però questo certamente non ci farà smettere di rompere il culo! Riguardo i pregi e i difetti della scena ti dico che, mentre da un lato ci sono un sacco di bands con i coglioni a certi livelli,  dall’altro lato in Italia e in particolare il Sud Italia ci sono sempre stati un mucchio di problemi di ogni sorta riguardo il Metal (e non solo…). Non ci manca proprio nulla a partire dalla difficoltà di trovare locali adatti ad ospitare eventi live in quanto tante volte sono degli autentici cessi lì presenti solo per fottere soldi al pubblico e con organizzazioni terrificanti, la tristezza delle tribute bands, rimborsi umilanti, pubblico spesso assente perché magari c’è gente che preferisce rimanere a casa a rincoglionire davanti al pc, bands con la terribile sventura di avere nel proprio organico autentici idioti affetti dalle più strambe problematiche mentali e organizzatori e gestori che meriterebbero come trattamento minimo di essere vomitati in faccia… Faccio la premessa che non sto assolutamente facendo di tutta l’erba un fascio per non innescare piagnistei da parte di qualche leone da tastiera… Comunque sia oltre a tutte ste stronzate a cui una band si trova di fronte c’è anche la putrida piaga del pay to play, perché a mio modo di vedere tanti organizzatori stronzi approfittano di ragazzi speranzosi di un futuro con la propria band e tante bands credono di essere fighe solo perché hanno acquistato il posto su quel fottuto palco insieme a quella fottuta band… peccato non possano acquistare anche i fottuti applausi del pubblico… 🙂

Le scelte comunque sono libere, ognuno fà che cazzo gli pare con i propri soldi, io personalmente a dare soldi ad uno stronzo bavoso di “organizzatore” preferisco darli in birreria per bere come un folle, sarà la deformazione professionale dei thrashers… Mi dispiace che questo “sistema” a mio avviso non fà altro che danneggiare ulteriormente una scena che invece meriterebbe decisamente di più in tutto il territorio nazionale ma dall’altra parte c’è anche lo zoccolo duro formato da bands e organizzatori di concerti con le palle che orgogliosamente non scendono a questi vergognosi compromessi bensì ci sputano sopra e sono queste le persone da supportare con ogni fottuto mezzo! 

 

8. Hai un brano preferito nell’album? Un brano che senti particolarmente ispirato, vuoi per il testo oppure un riff o la scrittura del brano stesso in condizioni assolutamente particolari…

Adesso mi metti in difficoltà perchè ogni brano è stato scritto e curato col massimo impegno…Probabilmente tra i miei preferiti spiccano “Meat Grinder” per la cattiveria dei riffs e per il testo rabbioso e “Pay To Play” per il testo carico di odio e attitudine e per l’assolo di basso che ho messo.

 

Gli Assaulter dal vivo

 

Prossime novità sul fronte live? Avete condiviso il palco con realtà differenti quali Abysmal Grief e Schizo, inoltre siete una delle band che prenderanno parte alla prossima edizione dell’Agglutination Metal Festival e, a detta dell’organizzatore Gerardo Cafaro, siete stata una delle band selezionata per merito! Inutile dire che al posto vostro sarei al settimo cielo! Vi sono altre novità su questo fronte per il futuro immediato?

Voglio approfittare di questo spazio per ringraziare i ragazzi del Calabrian Metal Inferno per averci dato la possibilità di suonare con bands del calibro di Abysmal Grief e Schizo!

Ricevere la chiamata alle armi da parte di Gerardo Cafaro è per glI ASSAULTER la vetta più alta raggiunta in questi 9 anni e ciò ci ha scatenato delle emozioni fenomenali ma per quanto mi riguarda l’emozione incalcolabile l’ho avuta nel momento in cui ho letto la parola Venom! I Venom, cazzo! Cronos è stato per me e lo sarà per sempre uno dei miti assoluti dalla mia adolescenza e colui grazie al quale (insieme a Dan Lilker) ho preso in mano il basso! I Sodom sono stati poi il colpo di grazia! Agli inizi degli ASSAULTER con Paolo spesso ascoltavamo insieme i Sodom e sognavamo di suonarci insieme e porca troia dopo tanti anni questo sogno diventerà realtà! Oltre all’Agglutination ovviamente cercheremo altre date per promuovere il più possibile “Meat Grinder” incominciando dalla prossima data, il 2 giugno al motoraduno dei Route 66, litoranea salentina Taranto.

 

La locandina della prossima edizione dell’Agglutination Metal Festival, comrpendente anche gli Assaulter: un’intervista esclusiva all’organizzatore Gerrado Cafaro è disponibile al seguente link.

 

Purtroppo è arrivato il momento di congedarci: Enzo carissimo è stato un vero piacere! Da buon tarantino, non posso che dire “Assaulter a vita”! Vi auguro tutto il meglio possibile con il nuovo album! A presto.

Cazzo proprio ora che mi stavo divertendo, ahahahah! A nome di tutti gli ASSAULTER, caro Giuseppe voglio ringraziare te per l’enorme supporto, tutta la redazione di TrueMetal.it e i suoi lettori e tutti i bastardi thrashmaniacs che supportano gli ASSAULTER! Vi amiamo e vi aspettiamo tutti ai nostri live gigs per un devastante wall of death! MOOOOOOOSH!!!