Thrash

Intervista Exciter (John Ricci)

Di Stefano Ricetti - 7 Aprile 2008 - 9:48
Intervista Exciter (John Ricci)

Intervista al grande John Ricci, il leader dei guerrieri canadesi Exciter, uno che ancora oggi mantiene la rabbia del 1980 e non si è “smollato” nemmeno di un millimetro, come ben testimoniato nell’ultimo album Thrash Speed Burn, recensito qui

Buona lettura

Stefano “Steven Rich” Ricetti

 

Nella foto: l’ultima line-up degli Exciter

Come sta andando il nuovo Thrash Speed Burn?

Siamo soddisfatti perché sta vendendo davvero bene. Pensa che prima della data di uscita ufficiale del 22 febbraio 2008 la Nostra casa discografica Massacre Records aveva già 5.717 copie in pre-ordine, praticamente a scatola chiusa, che non è affatto male per una band “old school” come Exciter.

Le recensioni del disco finora come sono?

Grandi, davvero! Le riviste e le webzine in generale hanno dato a Thrash Speed Burn dei punteggi elevati e per noi questo rappresenta una grande soddisfazione.

Da dove deriva il titolo dell’album?

Deriva dal fatto di rimembrare a tutti da che parte provengono certe sonorità: Noi siamo degli assoluti pionieri del genere e questo album è una ulteriore conferma che nessuno suona Speed’n’Thrash come gli Exciter. Thrash Speed Burn è crudo, rozzo, con una produzione d’altri tempi come molti nostri fan e altrettanti giornalisti chi chiedevano di fare: un netto e preciso salto negli anni Ottanta che testimonia che quello che suona vecchio è ancora terribilmente “nuovo”.

Devo ammettere che il nuovo singer Kenny Winter è riuscito a non far rimpiangere un grande come Jacques Belanger, il suo predecessore. Quanti cantanti avete audizionato prima di arrivare a Lui?

Solamente due o tre prima di arrivare a Kenny. Si trattava in realtà di cantanti della Nostra zona che si sono però rivelati non all’altezza fin da subito. Quando è arrivato Kenny ci siamo resi subito conto che faceva per Noi. L’unico problema è che risiede a New York. Attualmente ci raggiunge circa due volte al mese per le prove di rito e finora non rappresenta un problema la distanza geografica fra di Noi.

Hai qualche rimpianto, cioè qualcosa che avresti voluto cambiare in Thrash Speed Burn?

No, lo considero un “Exciter classic”. E’ il disco più Dark della Nostra carriera e sono altresì convinto che negli ultimi dieci anni abbiamo fatto uscire degli album molto potenti, addirittura meglio di certi Nostri degli anni Ottanta.

Quali sono i pezzi che prediligi in Thrash Speed Burn?

Massacre Mountain, Rot The Devil King, Betrayal, Demon`s Gate e Crucifixion. In realtà mi piacciono tutti i brani del disco ma queste in particolare sono devastanti, ottime per del sano, buon, headbanging.

Tornando a Crucifixion, la considero una “new entry” in casa Exciter. E’ la prima volta che Vi addentrate in territori così profondamente Doom…

Si, è vero, Crucifixion ha un feeling riconducibile al Doom Metal. In ogni album degli Exciter comunque vi è almeno una “slow heavy song”. Crucifixion è una sorta di scommessa fra di noi: una mistura di differenti stili vocali che alla fine però funziona e soprattutto rimane comunque permeata del classico Trademark degli Exciter.

Qual è secondo te il miglior album degli Exciter?

Sarò scontato ma penso seriamente che sia questo Thrash Speed Burn. E’ la prima volta che mi capita di continuare a sentirlo senza annoiarmi e soprattutto senza trovare, come mi accadeva in passato, cose che sarebbero venute meglio se fatte in maniera diversa qua e là. Spesso mi accadeva addirittura di non voler sentire un Nostro album in assoluto dopo la prima volta, per non stuzzicare il mio profondo senso critico a riguardo. Thrash Speed Burn non soffre di questo problema, forse perché amo profondamente le canzoni che in esso sono contenute.

Cosa ricordi del Vostro concerto al TRADATE IRON FEST del 2005 in Italia?

Fu una fantastica esperienza. Gli organizzatori, gli addetti al backstage, i giornalisti e i fan ci hanno trattati con grandissimo rispetto e ci hanno supportato in tutto e per tutto: grandissimi metallari prima di ogni altra cosa e grandi tifosi degli Exciter. Abbiamo apprezzato molto questo tipo di trattamento. Ricordo che la risposta dell’audience durante il concerto fu molto significativa, proprio come in altre occasioni nei vari Festival europei dove abbiamo presenziato. Spero di poter tornare a breve dalle Vostre parti, davvero.

Nella foto: Clammy & John Ricci al Tradate 2005

Se ne avessi la possibilità, con chi ti piacerebbe fare un Tour massivo in Europa?

Con grandi band come Motorhead o Judas Priest. Penso che costituirebbe un bel package per i fan. Entrambe sono state le Nostre maggiori influenze.

Non Vi hanno mai contattato gli organizzatori del Nostro GODS OF METAL FESTIVAL?

Finora no! Comunque mi hai dato un buon suggerimento per il futuro, vedremo di darci da fare in tal senso.

Come mai lo split dalla Osmose Records dopo tanti anni con Loro?

Osmose Productions è una grande etichetta, questo va detto. Si sono sempre darti da fare molto per gli Exciter ma i risultati sono stati inferiori alle Nostre aspettative, tutto sommato. Probabilmente, da parte Loro, dovevano migliorare l’aspetto promozionale della band. In ogni caso dopo dieci anni abbiamo deciso di andare presso una label dove il prodotto Exciter fosse al centro dell’attenzione, proprio perché in Massacre tengono un occhio di particolare riguardo per le Speed Metal Band.

John, se ti dico…

OVER KILL – Grande band, una delle mie favorite. Bobby “Blitz” è immenso e il loro guitar work impressionante!

RAZOR – Abbiamo suonato con i Razor a una Metalfest anni fa a Montreal e il pubblico impazziva per Loro. Penso che abbiano lasciato un segno nella storia dell’HM.

ANVIL – Una “all time classic” Metal band. Grandi amici e grandi persone. Penso che in comune abbiamo le origini, i sogni e la stessa voglia di suonare heavy metal.

EXODUS – Una delle band della vecchia scuola, fra i più duri degli anni Ottanta insieme a Noi. Abbiamo suonato insieme per alcuni concerti nel 1985 e si sono dimostrati delle belle persone.

TESTAMENT – Mi piace il Loro stile: potenza mista a velocità. I componenti dei Testament inoltre sono molto preparati tecnicamente.

Nella foto: John Ricci… LONG LIVE THE LOUD!

Ok John. Qual è stato il miglior periodo della storia degli Exciter?

E’ adesso! E’ un momento nel quale sento profondamente che stiamo lavorando insieme come band e non uno contro l’altro come accadeva a volte in passato. Rik, Clammy e Kenny hanno realmente dimostrato piena fedeltà e coinvolgimento nel progetto Exciter e per me questa è la maggior soddisfazione. Questo è l’unico modo per poter raggiungere gli ultimi picchi nella carriera della band.

Esisterà sul mercato in futuro un “vero” (non solamente un paio di pezzi) Dvd degli Exciter?

Non è in cantiere per ora, odio le registrazioni dal vivo perché ci sono sempre dei problemi tecnici… oltre ai nostri errori! ah,ah,ah!

Come definiresti la situazione HM in Canada attualmente?

Bah! Da Noi è sempre stata dura per l’heavy metal. L’industria musicale canadese non crede nell’HM, non lo capisce e non sarebbe nemmeno in grado di promuoverlo adeguatamente. Fondamentalmente non riconoscono all’heavy metal nessun merito artistico e questo è paradossale nel 2008. Proprio per questo Noi facciamo pochi concerti in patria.

Quando uscirà un vostro doppio Cd dal vivo con dei suoni finalmente all’altezza? E’ un mio sogno, John…

Se Kenny tiene botta ancora per qualche annetto ci sarà la possibilità di realizzare il tuo sogno, promesso!

Qual è l’album degli Exciter che ha venduto di più?

Penso il primo, Heavy Metal Maniac. Il mercato e l’industria discografica ci considerava una novità nel settore, fummo i primi a suonare Speed’n’Thrash e attorno a Noi c’era un interesse enorme.

Hai sangue italiano nelle vene. Cosa ami dell’Italia?

Per me è la terra del relax: non vedo la frenesia che c’è in altre parti del mondo e la gente sa godersi veramente la vita, separando nettamente i problemi dalle gioie. I Nostri fan italiani li definisco senza alcun dubbio dei veri ‘Metal Crusaders!!!’

Ho finito. Grazie John.

Grazie a te Steven per l’intervista. Ci sentiamo presto, John

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti