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Intervista Twilight Force (Lynd)

Di Luca Montini - 28 Agosto 2016 - 13:00
Intervista Twilight Force (Lynd)

Ciao Lynd e benvenuto su Truemetal.it! Devo ammettere che è la prima volta che mi capita di intervistare un elfo! Come va?

Tutto ok! Stanno succedendo un sacco di cose, stiamo preparando i prossimi spettacoli dal vivo, stiamo lavorando sodo alla promozione del disco… siamo tutti molto impegnati insomma.

Ero a Bologna nel Maggio 2015 a vedere Sonata Arctica, Freedom Call ed ovviamente Twilight Force, e ricordo un’esibizione davvero notevole. Ci avete conquistati tutti. Cosa ricordi di quella data e di quel tour europeo?

Credo sia stato il miglior concerto di quel tour. Il pubblico era completamente impazzito, c’era un grande coinvolgimento del pubblico italiano, ed è stata la miglior cornice nella quale avessimo mai suonato.
 
Avevate già fatto un tour europeo con i Gloryhammer. Penso che le vostre due band siano tra le più promettenti del power metal europeo. Cosa ne pensi?

I ragazzi sono davvero dei grandi, abbiamo fatto il primissimo tour di spalla ai Gloryhammer, ai quali saremo per sempre grati. Penso comunque che abbiamo un differente approccio alla musica: loro fanno una sorta di grande parodia, scherzano molto di più di quanto non facciamo noi. Va benissimo, apprezzo tanto la loro musica ma penso che non sia qualcosa che ci appartiene, noi prendiamo tutto in un certo senso “sul serio”. Ci divertiamo lo stesso, ma prendiamo molto sul serio il fantasy col quale siamo cresciuti, che abbiamo letto nei libri e visto al cinema.

Parliamo finalmente del nuovo album “Heroes of Mighty Magic”, il nuovo disco che sta per uscire tramite Nuclear Blast. Quali sentimenti provi nel riascoltarlo ora?

Principalmente odio e dolore! (ride) Nonono, sono super-entusiasta, forse anche un po’ nervoso, il nuovo album è un po’ diverso dal lavoro precedente, molto più complesso, anche se abbiamo cercato di mantenere l’essenza, il nucleo di ciò che sono i Twilight Force: una grande attenzione sulle melodie. Le recensioni ad oggi sono state ottime, ma come sempre c’è quella tensione nell’attesa delle reazioni al nuovo album.

Si, ci sono molti più elementi ed in particolare le parti sinfoniche e orchestrali… chi ha scritto tutti gli arrangiamenti?

Io, ossia Lynd, e Blackwald il tastierista.

Avevate veri elementi orchestrali o librerie al computer?

No, per ora utilizziamo orchestre artificiali, abbiamo anche parecchi cori. Il punto dell’orchestra al computer è che hai il massimo del controllo su ogni minima sfumatura del suono, cosa che con un’orchestra vera registrata non permette. Siamo entrambi maniaci del controllo, quindi questo ci aiuta.

…e chi ha curato la produzione dell’album?

Sempre io e Blackwald! Abbiamo fatto tutto noi! (ride)

Chi ha dato l’idea all’artista Kerem Beyit per il drago viola fiammeggiante in copertina?

Direi… io e Blackwald, ancora! (ride) Era proprio quello che volevamo per quest’album. Volevamo ovviamente un drago, quindi perché non mettere un castello stile Cenerentola [sul retro del disco n.d.M.] ed un drago con un soffio infuocato che fa nascere fiori magici sul terreno sottostante? All’inizio volevamo un’immagine più dinamica con quello stesso concetto, ma in questo senso ci ha aiutati la professionalità di Kerem per arrivare al magnifico risultato che potete vedere.
 

twilight force

 

Domandone: puoi darmi una definizione del vostro genere, che avete definito “Adventure Metal”?

Oh, si! Da quando abbiamo iniziato a scrivere musica lo abbiamo fatto con l’intenzione di farti sentire all’interno di una vera e propria avventura, come se sedessi su di un drago volante tra valli e montagne; quel genere di sensazione di felicità. Per questo suona così orchestrale, abbiamo cercato di tratteggiare dei paesaggi musicali. Questo era l’obiettivo, fare qualcosa di più moderno che avesse il sapore di una soundtrack. So che molte band hanno già battuto questa strada tra metal ed orchestra, ma penso che nessuno lo abbia fatto nello stesso modo in cui l’abbiamo fatto noi. In molti hanno un approccio più classico, alla Bach, Vivaldi, Mozart… qualcosa di più barocco, mentre noi abbiamo cercato di fare qualcosa più stile colonna sonora anni ’90 di John Williams; più Jurassic Park che Vivaldi.

Come mai avete scelto l’opener “Battle of Arcane Might” come primo singolo?

Pensavamo che “Battle of Arcane Might” fosse una canzone che si avvicinava maggiormente come i primi album: è una sorta di ponte che ti accompagna dal primo al secondo album, qualcosa di familiare ma al contempo qualcosa di completamente nuovo. Ha un potentissimo chorus e ci sembrava l’ideale inserirlo come primo singolo.

Vedremo mai un videoclip completo dei Twilight Force? Intendo chiaramente un video girato, non un lyric-video né un video con registrazione da live.

Certo, lo vedrete! Non ora, riveleremo presto il tutto in pubblico, sarà “Flight of the Sapphire Dragon”. Non so quando uscirà, penso all’inizio di ottobre. Dobbiamo ancora girarlo, ma lo faremo presto!

C’è anche la presenza di Fabio Lione in “There and Back Again”. Com’è stato lavorare con lui e qual è l’influenza dei Rhapsody nella vostra musica?

Beh, siamo tutti cresciuti ascoltando i Rhapsody, amiamo i Rhapsody, hanno lastricato la via per gran parte del power metal sinfonico, è stato un vero onore lavorare con Fabio Lione. Appena abbiamo saputo dell’opportunità non potevamo dire di no: è entrato nel nostro studio e fatto tutto in un lampo, è stato super-professionale, è una persona molto gentile ed umile. È stato veramente bello averlo, puoi immaginarti un ragazzino quindicenne crescere a pane e Rhapsody e ritrovarti Fabio a cantare sul tuo disco.

Come l’avete conosciuto?

Due anni fa abbiamo suonato sullo stesso palco a Falun, nella nostra città natale, al Sabaton Open Air. L’abbiamo contattato, aveva tutto il giorno libero, avremmo suonato solo nel tardo pomeriggio, quindi è venuto nel nostro studio all’ora di pranzo e spaccato tutto con la sua voce. Veramente  molto emozionante… non so chi sarà il prossimo, mi piacerebbe ad esempio Hansi Kürsch dei Blind Guardian, speriamo!

Il titolo della traccia in questione è ispirato a “There and Back Again”, il romanzo scritto da Bilbo in “Lo Hobbit”?

Certamente il titolo lo è, il titolo è un tributo a Tolkien. Le liriche invece non hanno nulla a che vedere con Il Signore degli Anelli, in quanto è un concept album. Le liriche parlano della lore, della storia del Twilight Kingdom, come in tutti i brani. Ogni membro ha una sua trama personale.
 

force

Si, ho visto su facebook quella di Chrileon proprio ieri!

Esatto! Ognuno di noi ne avrà una che verrà rilasciata presto su youtube, questo ci rende molto più semplice scrivere le liriche. Tutta la trama sarà presente poi nel booklet dell’album ed è spiegata nella traccia 11 del disco: “Epilogue”.

Perché avete deciso di mettere tutto nella 11?

Bella domanda: abbiamo pensato di mettere la narrazione intervallata tra le tracce nell’album precedente. All’epoca pensavamo fosse una buona idea, poi ascoltando l’album abbiamo pensato che interrompesse il flusso della musica, quindi stavolta abbiamo pensato di mettere tutto in fondo. Così non devi necessariamente ascoltarla se non vuoi. Insomma stai ascoltando delle tracce velocissime, poi arriva un tizio stregone che inizia a parlare… non ti viene immediatamente voglia di skippare? Volevamo fare un album un disco senza intro, che facesse subito l’effetto: “bang!” senza narrazione. Penso che sia stata una scelta giusta.

Una domanda curiosa, in “Rise of a Hero”, nella prima sezione, la strofa è cantata da una vocina flebile, non so se una voce bianca, una ragazza o un falsetto…

No, è un ragazzino undicenne. Quel pezzo riguarda la lore di Chrileon, quindi abbiamo la sua versione giovane mentre gioca con spade di legno e roba simile. Poi cresce nel nome del divertimento! (ride)

…e l’ultima traccia “Knights of Twilight Might” è il vostro inno nazionale? Puoi dirci qualcosa in più?

Certo, è l’inno nazionale dei regni del crepuscolo. Ogni nazione ne ha uno, quindi anche il Twilight Kingdom, no? Lo faremo risuonare alla fine di ogni show e spero che le persone lo imparino e lo cantino assieme a noi. Forse metteremo un karaoke on stage! O magari qualche volantino, giusto per le liriche… (ride)

Occhio che in Italia ne abbiamo bisogno!

Allora faremo anche una versione in italiano. Se continuate ad essere così fantastici come a Bologna lo faremo sicuramente! (ride)

Qualche domanda personale: quali sono i tuoi libri e videogiochi preferiti? O comunque quali ispirano maggiormente la tua musica?

I miei giochi preferiti… beh al momento indubbiamente la serie di Dark Souls!

Non avevo dubbi, con tutto questo parlare di lore! [termine che può essere usato come sinonimo di background storico di un videogioco, o nel nostro caso di un album: una trama non espressamente narrata ma presente in quanto tradizione e contesto degli eventi n.d.M.]

Yeah! Amo davvero i Dark Souls, sono i giochi migliori mai realizzati, secondo me. Per quanto riguarda i libri sto leggendo un autore russo che si chiama Nick Perumov. Una serie fantasy in dodici libri che parla di due spade. Ma anche draghi, cristalli magici e così via. (ride) Non penso che esista fuori dalla Russia o dalla Svezia. Credo proprio sia edito solo in Russia, ma in Svezia abbiamo molti traduttori entusiasti di tradurre dal russo allo svedese. Spero che possa trovare fama anche nel resto del mondo perché è uno scrittore fantastico!

Ti è piaciuto Bloodborne?

Si ma ovviamente preferisco l’ambientazione di Dark Souls, come potrai immaginare prediligo il medioevo sul vittoriano. Speriamo arrivi a breve il DLC! [curiosamente qualche minuto dopo l’intervista è uscito il primo trailer ufficiale n.d.M.]

Torniamo alla musica. Sei un chitarrista molto veloce e tecnico, da chi prendi maggiormente ispirazione e qual è il segreto del tuo allenamento?

Pratica. Pratica. Pratica. Ma anche qualche pozione magica! Ho suonato la chitarra per tutta la vita e cercato di assorbire differenti tecniche, provato a mixarle tutte assieme e vedere cosa sarebbe successo. C’è del Malmsteen, Jason Becker, ma soprattutto Michael Romeo dei Symphony X, che credo sia uno dei chitarristi più sottovalutati di sempre. Intendiamoci, non che non sia considerato, ma a mio avviso meriterebbe molto di più. 
 


 

Da Blacklodge Records alla major Nuclear Blast: il drago è già arcidrago. Ma cosa vedi nel future dei Twilight Force? Come avete vissuto questi cambiamenti e dove puntate?

Siamo stati davvero fortunati di essere stati contattati da Nuclear Blast, che ci ha chiamati per alcuni concerti l’anno scorso. Sono dei ragazzi davvero fantastici, ed è andata molto bene una volta iniziato a lavorare con loro. Ora inizia la vera avventura. Abbiamo molti piani per il futuro e dobbiamo molto a Nuclear Blast ed alla nostra agenzia di booking Dragon Productions. Proveremo a promuovere il disco in tour quanto più possibile, suoneremo di nuovo con i Sonata Arctica e saremo all’Alcatraz di Milano il 20 ottobre prossimo.

Che ne pensi del mercato musicale nel nostro mondo? Spotify è nato in Svezia…

Personalmente penso che tu possa scoprire un sacco di musica grazie ad Internet, ma allo stesso tempo non c’è alcun filtro, quindi chiunque può caricare la sua musica. C’è un sacco di musica di m****, e questo rende più difficile vendere dischi, creare musica, fare tour e così via. Il livello medio scende da un lato, ma dall’altro puoi più facilmente raggiungere fan in giro per il mondo molto più di quanto potessi prima. Credo fosse comunque inevitabile. Forse lo streaming pagherà qualcosa in più gli artisti in futuro, non lo so, ora come ora la situazione è molto stagnante. L’unico modo per supportare una band è acquistando merchandise, CD, t-shirt etc. Penso che il nuovo disco valga l’acquisto; abbiamo in booklet dei veri e propri capolavori di Kerem Beyit a parte l’artwork in copertina, ci sono molti disegni, la trama, e persino le statistiche dei personaggi!

Ultima domanda di rito: un saluto ai nosti lettori!

Come vi dicevo il pubblico italiano è stato il migliore ad oggi. Non vediamo l’ora di suonare di nuovo da voi. Spero che apprezzerete “Heroes of Mighty Magic” almeno quanto ci siamo divertiti noi nel realizzarlo. Stay Adventure Metal!! 

Intervista a cura di Luca “Montsteen” Montini