Live report: Dream Theater a Pescara

Di Francesco Sgrò - 26 Luglio 2014 - 14:34
Live report: Dream Theater a Pescara

DREAM THEATER

Pescara@Stadio Adriano Flacco – 23 luglio 2014

 

Live report a cura di Francesco Sgrò, con la collaborazione di Roberto Gelmi.

 

Fin dagli albori della loro carriera, i Dream Theater hanno avuto un occhio di riguardo per l’Italia. Il Bel Paese rappresenta, infatti, una tappa fissa all’interno dei tour chilometrici che i paladini del progressive metal intraprendono sempre con grande energia, da due decadi a questa parte.
Per i musicisti, si sa, suonare dal vivo è fondamentale ed è ancor più gratificante poterlo fare nel mondo e instaurare un rapporto diretto con il pubblico. Come tanti altri colleghi, anche i Dream Theater ne sono perfettamente consapevoli e ogni volta che se ne offre la possibilità, propongono con fierezza la propria musica al cospetto del pubblico italiano, continuamente pronto ad acclamare il combo a stelle e strisce.

In oltre vent’anni d’onorata carriera, il gruppo di John Petrucci, conta ormai ben dodici full-length in studio, rilasciati tra il 1989 e il 2013.
Proprio in occasione del tour a supporto del nuovo album, intitolato semplicemente Dream Theater, nonché secondo lavoro con Mike Mangini alle pelli (il batterista è entrato in line-up nel 2011), la band americana ha toccato la penisola italica, per tre date, nel mese di gennaio (svoltesi a Milano, Padova e Roma). Si è deciso, in seguito, di pianificare altri tre concerti, nel periodo estivo, a Brescia, Grugliasco (in provincia di Torino) e Pescara, che hanno recentemente ottenuto, come di consueto, un grande successo.

Fortunatamente, le avverse condizioni climatiche degli ultimi giorni, non hanno reso difficoltoso il regolare svolgimento dello show, che ha visto un notevole afflusso di pubblico allo stadio Adriano Flacco di Pescara, più che mai determinato a intonare a gran voce ogni singolo brano della lunga scaletta, scelta dai nostri per i concerti dell’Along For The Ride Tour.
Guardando la setlist, comunque, si può notare da subito come, curiosamente, nessun brano tratto da Images And Words (capolavoro assoluto del combo americano, insieme a Scenes From A Memory), sia stato eseguito nelle tre ore di concerto offerte dalla band, che, a ogni modo, è stata protagonista di uno spettacolo adrenalinico e ricco di emozioni.
 

 

 

Sono circa le 21:00 quando le note epiche della strumentale “False Awakening Suite” (prima traccia del nuovo album), spezzano l’attesa interminabile del pubblico italiano, che può finalmente gioire vedendo l’ingresso della band sul palco, accompagnata dai gelidi riff dell’articolata “The Enemy Inside”. Il brano, tratto dal self-titled del 2013, inaugura con grande potenza la prima parte dello show, e viene eseguito senza sbavature. La voce rabbiosa ed elegante di James LaBrie, sempre attento nel coinvolgere la numerosa platea, è supportata splendidamente dal resto del gruppo, che si muove agevolmente sulla massiccia sezione ritmica, orchestrata dai fenomenali John Myung e Mike Mangini (qui al suo secondo tour mondiale con i Dream Theater).
Subito dopo, i newyorkesi proseguono con l’esecuzione della lunga “The Shattered Fortress”, che riporta le lancette del tempo a Black Clouds And Silver Linings, uscito nel 2009 e noto per essere l’ultimo lavoro in studio inciso con il leggendario Mike Portnoy alla batteria. Pur essendo perfettamente suonata, a parere di chi scrive, la canzone in questione si rivela purtroppo poco avvincente e noiosa, suscitando interesse solamente nella lunga serie di assoli inanellati da Jordan Rudess e John Petrucci, entrambi come sempre impeccabili.
Le più recenti “On The Backs Of Angels”, e soprattutto la melodica “The Looking Glass” (tratta ancora dall’ultimo album), riportano la setlist su livelli discretamente soddisfacenti, riuscendo a mantenere viva l’attenzione dei presenti, che subito dopo esplodono sulle sognanti note della monumentale “Trial Of Tears”, che inevitabilmente riporta alla memoria il mai abbastanza cmopreso Falling Into Infinity, datato 1997.
La successiva “Enigma Machine”, si adagia nuovamente sul presente della band, denotando una certa carenza d’ispirazione creativa, in un brano strumentale intricato ma anonimo, arricchito solamente da un assolo di batteria, eseguito con grande maestria da un Mangini scatenato, ma preciso.
Rimanendo alla corte degli ultimi due album pubblicati, “Along For The Ride” spezza l’incredibile potenza sprigionata dal gruppo, che dopo quest’ottima ballad, può ripartire con la lunga e piacevole “Breaking All Illusions”, la quale conclude egregiamente la prima parte del concerto, incentrata sul presente e sul più vicino passato della band.

Successivamente, per festeggiare i venti anni trascorsi dall’uscita dello storico Awake, i Dream Theater si preparano a incastonare una  serie di brani come “The Mirror”, “Lie”, la sognante “Lifting Shadows Off A Dream”, “Scarred” e la pianistica “Space Dye Vest”. Questa serie di capolavori, come acqua fresca, rigenerano la folla presente allo stadio Adriano Flacco di Pescara, regalando una serie di emozioni incredibili, grazie alle superbe melodie allestite dai nostri, che chiudono la seconda parte della serata, con la lunghissima “Illumination Theory”, riapprodando così al presente.

Nelle fasi conclusive, la serata assume tonalità teatrali, con la riproposizione di alcuni passaggi salienti del già citato Metropolis Pt. II – Scenes From A Memory. La stratosferica “Overture 1928” dà il via a quest’ultimo tripudio di pathos; seguono “Strange Déjà Vu” e la splendida “The Dance Of Eternity”, che continuano a mietere vittime, davanti a una platea inerme, completamente rapita dalla classe dei cinque musicisti americani. Per il gran finale i Dream Theater salutano il pubblico esaltato con la strepitosa e lunghissima “Finally Free”, brano che va magnificamente a chiudere una serata a base di divertimento e grande musica.

 

Setlist

Parte prima:

01 False Awakening Suite
02 The Enemy Inside
03 The Shattered Fortress
04 On The Backs Of Angels
05 The Looking Glass
06 Trial Of Tears
07 Enigma Machine (con assolo di Mike Mangini)
08 Breaking All Illusions

Parte seconda:

09 The Mirror
10 Lie
11 Lifting Shadows Off A Dream
12 Scarred
13 Space Dye Vest
14 Illumination Theory

Encore:

15 Overture 1928
16 Strange Déjà Vu
17 The Dance Of Eternity
18 Finally Free