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Secondo uno studio i non credenti sono più metallari dei credenti

Di Davide Sciaky - 1 Dicembre 2018 - 11:09
Secondo uno studio i non credenti sono più metallari dei credenti

Secondo quanto riportato dal sito australiano The Conversation, il sociologo Haydn Aarons ha condotto uno studio che ha trovato grandi differenze nei generi musicali apprezzati dalle persone credenti e non credenti, e tra quelle più profondamente religiose e quelle meno religiose.

Lo studioso ha scritto:

I gruppi cristiani più conservatori sono più inclini ad evitare le forme di musica “popolare” delle persone non credenti…invece i Cristiani e le persone più religiose tendono ad essere più interessati alla musica classica e all’opera.
Tra le persone che vanno in chiesa regolarmente il 43% va regolarmente a concerti di musica classica o all’opera, mentre solo 29% di chi non va in chiesa lo fa.

Secondo Aarons i Cristiani e coloro che vanno regolarmente in chiesa tendono ad evitare il “Rock, l’Heavy Metal e l’Alternative Rock suggerendo un’avversione morale basata sulla percezione che i testi incitino sesso e violenza. La musica classica è meno esplicita su questi temi ed è centrale in alcune liturgie Cristiane”.

Il sociologo però ha aggiunto che “ci sono pericoli a mischiare morale e musica. Jazz, Rock, Heavy Metal e Blues sono spesso stati demonizzati (letteralmente chiamati “musica del diavolo”) per la loro capacità di provocare forti emozioni. Col tempo questi generi sono stati utilizzati anche da alcuni gruppi religiosi, ma la mia ricerca suggesce che ci sia ancora una sensazione di disagio negli ambienti più religiosi”.