Recensione: Bleed & Scream

Band: Eclipse

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Anno: 2012

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90

Uscito “tatticamente” a fine agosto, “Bleed & Scream” è l’ennesima manifestazione della fertilità del panorama rock svedese. Non che siano necessarie conferme in tal senso, ma all’orecchio allenato sono sufficienti pochi secondi per intuire la provenienza geografica di questo lavoro: che non si tratti di un disco dei primi anni ‘90 lo dimostrano i suoni curati e una produzione allo stato dell’arte, ma l’ispirazione arriva senz’altro da quel periodo.

Diciamolo subito: “Bleed & Scream” è uno dei migliori album del momento, e non solo limitando il discorso al panorama Scandi AOR; è un album energico, curato, intenso e ricchissimo di sfumature, un disco che non può mancare nella collezione di chi ama un hard rock votato all’eccellenza tecnica, che sa emozionare e mescola con maestria le atmosfere del periodo d’oro dell’hard rock melodico con il sound di una produzione recentissima. Energico, soprattutto: basta ascoltare qualche secondo di “Wake me up” per riconoscere i tratti distintivi della band e dell’album, un tappeto di chitarre intense e graffianti su cui emerge la voce di Erik Martensson, autentico punto di forza di quest’album. Erik è potente, incisivo e delicato al tempo stesso e riesce in questo modo ad offrire un’interpretazione convincente in ogni frangente, dalla ballad sentimentale al pezzo più tirato e volutamente “grossolano”. In mezzo c’è Bleed & Scream, fulgido esempio di Scandi AOR dell’anno 2012: chitarra e tastiera dialogano con intensità e creano un background tipicamente hard rock, sottolineato dagli assoli di Magnus Henriksson in classico stile “shred”, e tutto questo mentre Erik costruisce linee melodiche raffinate che confluiscono nel tipico coro che ci ricorda illustri modelli del passato.

Ma il bello di questo album è che è difficile trovare un filller: non ci hanno fatto impazzire “Ain’t Dead Yet” e “The Unspoken Heroes”, quanto meno se messi in relazione alla trascinante “Battleground” e alla bellissima ballad “S.O.S”, ma si rientra più nel campo dei gusti personali che dei dati oggettivi. Dati oggettivi che invece denunciano una produzione curatissima, non solo sotto il profilo artistico  – laddove nulla è lasciato al caso -, ma anche in ambito di qualità sonora: quasi tutti i riff sono armonizzati, chitarra e tastiera non si ostacolano mai risultando così sempre intelligibili, l’estensione sonora è eccellente così come la dinamica, che regala veri e propri “scossoni” seguiti da momenti più riflessivi e melodici.

Potenza, energia, chitarre cattive e una voce “d’altri tempi” per un album che i fan considerano già imperdibile.
Merita un ascolto a prescindere: davvero difficile restarne delusi.

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Tracklist:

01.    Wake Me Up
02.    Bleed And Scream
03.    Ain’t Dead Yet
04.    Battlegrounds    
05.    A Bitter Taste
06.    Falling Down
07.    S.O.S.
08.    Take Back The Fear
09.    The Unspoken Heroes
10.    About To Break
11.    After The End Of The World

Line Up:

Erik Mårtenssom – Voce / Basso / Chitarre
Magnus Henriksson – Chitarra
Robban Bäck – Batteria
Johan Berlin – Tastiere / Synth